BESANA – FINGE IL FURTO DEL PC E ORA RISCHIA 3 ANNI DI CARCERE
BESANA BRIANZA – L’11 maggio scorso si era presentata dai carabinieri di Cremella (LC) per denunciare che quel pomeriggio, verso le 15, mentre era alla guida della sua Audi, appena uscita dallo svincolo della S.S. 36 di Veduggio con Colzano , era stata affiancata da un’altra auto che, dopo averla seguita in superstrada per qualche kilometro, l’aveva improvvisamente costretta a fermarsi tagliandole la strada.
Poi, affiancandola sul lato di guida, era sopraggiunta una moto di grossa cilindrata con in sella un uomo con un casco integrale scuro che, impugnando una pistola, aveva colpito il finestrino intimandole di aprire.
Il motociclista senza proferire parola ma solo con i gesti le aveva indicato di consegnargli la valigetta che aveva poggiata sul sedile del lato passeggero. Ottenuto quanto richiesto era scappato via verso Renate seguito dall’auto che l’aveva bloccata.
All’interno della valigetta la donna, una 47enne di origini pugliesi ma da anni residente nel lecchese, aveva documenti di lavoro e il computer, fortunatamente assicurato.
La segnalazione del furto, giunta al comando stazione cc di Besana in Brianza, ha subito destato l’attenzione dell’Arma. La possibilità che nel territorio fosse giunta una banda dedita a rapine in strada aveva subito portato a innalzare il livello dei controlli alle uscite della s.s. 36.
Contemporaneamente però, ai carabinieri di Besana alcuni particolari raccontati dalla derubata sono risultati strani e nei giorni successivi hanno convocato la donna in caserma . Il racconto presentava alcune contraddizioni e alla fine la donna, incalzata dai carabinieri ha confessato che, in realtà, quel giorno si era persa la valigetta con i documenti e il pc. Per giustificarsi con il proprio datore di lavoro, aveva deciso di inventarsi la rapina.
A quel punto la “furbetta” da vittima è passata ad essere indagata e per il reato di simulazione dovrà affrontare un procedimento la cui pena varia da 1 a 3 anni di reclusione.