Cronaca

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SEREGNO – ANZIANA CHIUSA DA TRE GIORNI IN CASA : SALVATA DAI VVFF

SEREGNO – E’ stata salvata ieri martedì 3 ottobre poco prima delle 17 dai Vigili del Fuoco un’anziana donna che, dopo essere caduta in casa, non era stata più in grado di alzarsi . Il fatto è successo il piazza Lazzaretto: A.E. una donna ultraottantenne vive da sola in un appartamento al secondo piano di una degli edifici delle case comunali . Da alcuni giorni i vicini non la vedevano e hanno pensato di avvisare i Carabinieri . I militari giunti sul posto insieme ad un mezzo dei Vigili del Fuoco attraverso il balcone sono entrati nell’appartamento e hanno trovato la donna per terra. Era lì da tre giorni, era caduta e non era più riuscita ad alzarsi . Fortunatamente nonostante il tempo trascorso per terra le sue condizioni erano ancora discrete : il 118 l’ha trasportata al Pronto Soccorso ma le sue condizioni non destano preoccupazioni .

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MONZA – GIOVANE TROVATA MORTA LUNGO LA LINEA FERROVIARIA

MONZA – Il corpo di una giovane ragazza di cui non sono state rese note le generalità, è stato ritrovato stamane lungo la linea ferroviaria  all’altezza di via Pasubio . La scoperta è stata fatta intorno alle 10 e l’allarme è scattato immediatamente . Purtroppo quando medici e  paramedici del 118 sono giunti sul posto per la donna non c’era più nulla da fare. Ignote per ora le cause del decesso: resta da stabilire se sia avvenuto in seguito all’investimento di un treno oppure se si tratti di un gesto volontario . Le indagini sono affidate alla Polizia Ferroviaria . Il tragico fatto ha causato notevoli rallentamenti sulla circolazione ferroviaria lungo le direttrici  Milano, Lecco, Como e Bergamo, come ha segnalato la direzione di Trenord .

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MONZA – ATM : SCIOPERO VENERDI’ 6 OTTOBRE

MONZA  – Venerdì 6 ottobre la Confederazione Unitaria di Base Trasporti (Cub Trasporti) ha proclamato uno sciopero dei lavoratori del Gruppo ATM S.p.A. L’agitazione del personale viaggiante e di esercizio sia di superficie sia della metropolitana è prevista dalle 8,45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio.

Per le linee gestite da NET – Nord Est Trasporti – l’agitazione a Monza è prevista dalle ore 9 alle 11,50 e dalle 14,50 al termine del servizio per il Servizio Urbano.
Per il Servizio Extra Urbano l’agitazione è prevista dalle 8,45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio.

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SEREGNO – UCCISE L’EX AMANTE : CONDANNATO A 16 ANNI DI CARCERE

SEREGNO – Attilio Berlingerì uccise la sua convivente Carmela Aparo ( leggi ) ed ora il Tribunale di Monza lo ha condannato a 16 anni di carcere . Così ha deciso il gip Federica Centonze nel processo con il rito abbreviato; il giudice ha accolto la richiesta di pena presentata dal  sostituto procuratore monzese Alessandro Pepè titolare dell’inchiesta, concedendo all’imputato e attenuanti generiche equivalenti alle contestate aggravanti della premeditazione e alla recidiva. Al  Berlingeri non sono state invece concesse le attenuanti per incapacità di intendere e di volere ( leggi ) come era stato chiesto dal  difensore avvocato Norberto Argento. I familiari della vittima non si sono costituiti parte civile nel processo .

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MONZA -DENUNCIA L’EX FIDANZATO PER VIOLENZA: ARRESTATO DAI CC

ARCORE – Era da più di un anno vittima del suo ex fidanzato  che un giorno l’aveva addirittura sequestrata in casa. Protagonista della triste storia è una 35enne di origine nigeriana domiciliata ad Arcore che dopo aver subito per mesi e mesi violenze e angherie da parte del suo ex, un 24enne connazionale della donna, ha trovato la forza di recarsi dai Carabinieri a presentare una denuncia . A supporto di quanto affermava ha esibito copie di documentazione medica che attestavano le lesioni subite . I Carabinieri del NORM hanno individuato il violento, nullafacente e senza fissa dimora, mentre era tranquilamente a passeggio per il centro di Monza, lo hanno arrestato e trasferito in carcere .

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SEREGNO – L’ORTOPEDICO CONFALONIERI NON ESERCITERA’ PER UN ANNO

SEREGNO – Non potrà tornare a lavorare per un anno Norberto Confalonieri, il primario di ortopedia del Cto-Pini finito agli arresti domiciliari lo scorso 23 marzo ( leggi ) e poi rimesso in libertà nell’ambito dell’inchiesta della procura di Milano su presunte ‘sponsorizzazioni’ per forniture di protesi in cambio di tangenti che avrebbero comportato anche danni fisici ai pazienti. La decisione è stata presa nei giorni scorsi dal gip di Milano Teresa De Pascale, che ha disposto il divieto per il chirurgo di esercitare, per dodici mesi, sia l’attività privata sia quella pubblica negli ospedali.
Il primario era tornato libero lo scorso 19 settembre, dopo che il giudice aveva accolto la richiesta di revoca dei domiciliari presentata dalla procura. Nel luglio scorso i pm hanno chiuso l’indagine, in vista della richiesta di processo a carico di Confalonieri e di altre quattro persone, contestando al medico, oltre alla corruzione, le lesioni relative ai casi di tre persone da lui operate. Secondo l’ipotesi d’accusa, il primario avrebbe incassato denaro, quasi 19mila euro, e altre utilità per favorire l’acquisto di circa 360 protesi della Johnson&Johnson e della B.Braun che avrebbe poi impiantato ai pazienti. E i pm hanno contestato a Confalonieri di avere causato, durante le operazioni chirurgiche, lesioni dolose a una donna di 91 anni e lesioni colpose ad altri due pazienti. Dagli atti dell’indagine, condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Gdf, erano emerse intercettazioni nelle quali il luminare di ortopedia parlava anche di un femore rotto ad un’anziana per “allenarsi” in vista di un intervento in regime privato e il gip nell’ordinanza di custodia cautelare aveva sottolineato che il suo “modus operandi (…) sembra porsi in netto contrasto con i principi di etica medica”. Accuse da cui, però, il primario si era difeso già nell’interrogatorio davanti al gip dopo l’arresto sostenendo di non essere “né un mostro né un money maker” e che quelle intercettate erano solo “chiacchiere da bar, goliardiche”.
( fonte Repubblica.it)

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MONZA – TRUFFA AD ANZIANA : LE CHIEDONO 72MILA EURO

MONZA – Ignoti hanno messo in atto l’ennesima truffa ai danni di una persona 85enne . Questa volta il truffatore al telefono si è  finto  un dipendente del Tribunale di Milano, le ha comunicato  che il figlio era stato protagonista di un incidente e che ora si trovava presso il Palazzo di Giustizia . L’anziana spaventata ha chiesto delle condizioni del figlio e su questo  è stata prontamente rassicurata : lui stava bene ma purtroppo aveva provocato danni per 72mila euro.  Il truffatore ha comunicato che serviva con urgenza una somma di denaro  per evitare conseguenze pesanti . L’anziana, vista l’ora, ha risposto che l’indomani  avrebbe richiesto  alla banca di emettere un assegno  perché ormai gli sportelli erano chiusi. Il truffatore a quel punto  ha richiesto una cauzione in oggetti preziosi e ha convinto la donna a dare il proprio indirizzo di casa.  Dopo pochi minuti  si è presentata una donna che ha ritirato  tutto ciò che la donna aveva preparato collane, anelli, orecchini in oro . Più tardi la figlia della donna si è accorta di quanto era successo alla madre ed ha avvisato la Polizia ma purtroppo dei truffatori non c’era più traccia .

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MONZA – FERMATO UN ULTRAOTTANTENNE TAXISTA DELLE LUCCIOLE

MONZA – Una pattuglia della Polizia Locale mentre era impegnati in una fase dell’operazione Smart ( Servizio Monitoraggio Aree a Rischio del Territorio), un progetto della Regione Lombardia che ha preso il via in tutte le province della regione e che ha visto impegnati anche Carabinieri e Polizia,  ha fermato un 83enne che a bordo della sua auto stava trasportando sul posto di lavoro  tre prostitute . Il nonno è stato denunciato per sfruttamento della prostituzione .

OPERAZIONE SMART

E’ partita dal Castello di Brescia l’edizione 2017 dello Smart, un’operazione regionale di polizia locale, in collaborazione con le Forze dell’ordine, volta a prevenire in tutte le province lombarde i rischi urbani e a ridurre incidentalita’, illeciti ambientali ed esercizi abusivi o irregolari di attivita’ commerciali. I controlli si sono svolti dalle 20.30 di ieri, fino a notte
inoltrata. A dare il via all’operazione l’assessore alla Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione della Regione Lombardia.

“La Regione Lombardia – ha spiegato l’assessore – ha finanziato questa operazione regionale con 220.000 euro: 284 comuni hanno aderito, 1182 operatori di polizia locale hanno prestato servizio con 74 unita’ mobili, 401 auto, 74 moto e 350 attrezzature come telelaser, alcoltest e drug test. Uno spiegamento di forze importante. Ringrazio tutti gli agenti che hanno lavorato fino a notte fonda, i sindaci che hanno aderito e le Forze dell’ordine che hanno collaborato. E’ necessario controllare in modo capillare il territorio per prevenire le morti sulle strade e garantire sicurezza ai cittadini”. L’assessore dopo aver dato il via all’operazione dal Castello di Brescia ha visitato i posti di blocco di Desenzano del Garda, Brescia, Rovato, Bergamo, Monza e Sesto San Giovanni.

Al termine dell’operazione sono stati 13.954 i veicoli controllati in tutta la regione; 2480 i verbali elevati per infrazioni al codice della strada; 3.490 i conducenti sottoposti a test alcolemico, di cui 118 positivi; 74 i drug test effettuati, e 8 persone sono risultate positive; 167 le patenti ritirate; 103 i veicoli sottoposti a fermo o sequestro; 19 i sinistri rilevati e 129 gli interventi effettuati su richiesta.

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SEREGNO – Stamane primo ottobre c’è stato in piazza Vittorio Veneto un Presidio autoconvocato per la Legalità . In piazza si sono ritrovati cittadini di diversa estrazione politica, rappresentanti di associazioni ed ex componenti del disciolto  Consiglio Comunale prima che lo facesse il Prefetto con la  motivazione delle ” possibili infiltrazioni mafiose  ”
Una nostra troupe  ha raccolto i commenti di alcuni rappresentanti delle forze politiche cittadine presenti; non è stato possibile raccogliere nessun commento da parte di esponenti della ex maggioranza.

ANTONIO COLZANI – Segretario Partito Democratico – Seregno


TIZIANO MARIANI – NOI X SEREGNO

 


 

PIETRO AMATI – RIPARTIAMO , PER SEREGNO CIVICA


In piazza c’erano anche alcuni rappresentanti di associazioni operanti in città

GIANNI BOTTALICO – già Presidente Nazionale ACLI


STEFANO DOSIO – Presidente associazione ” DARE UN’ ANIMA ALLA CITTA’ ” 

Al presidio ha partecipato anche Laura Barzaghi, consigliere Regionale del Partito Democratico

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SEREGNO- ‘NDRANGHETA, MATTONI E IL POLITICO DA ” ELIMINARE “

Strani furti, colpi di pistola e denunce infamanti di stupro

di DARIO CRIPPA – IL GIORNO.IT

SEREGNO – Operazione ‘ndrangheta e corruzione a Seregno, pagina 74 dell’ordinanza a firma del gip Pierangela Renda.

L’assessore Gianfranco Ciafrone ( già salito agli onori della cronaca per una vicenda riguardante la Tassa Rifiuti )  racconta infastidito una scena a cui ha appena assistito: «Io cammino, lo vedo con Tiziano Mariani, davanti al negozio di Luca Talice! L’ottico, famoso che c’ha dato problemi per cinque anni!». A volte per provare a capire le cose, è bene mettere in fila fatti e date. E a Seregno, specie in tema di urbanistica, le cose andavano in maniera un po’ strana, alle volte. Vediamo un po’. Anno 2005. Il nuovo uomo della Lega in paese si chiama Luca Talice: classe 1970, è un giovane ottico, volonteroso ma urbanisticamente ingenuo. Ma in paese piace e trova un certo seguito, tanto da risultare il leghista più votato in quella tornata elettorale. Naturale nominarlo capogruppo. Però Talice è anche un piantagrane. E quando vede certe manovre urbanistiche, si mette di traverso.

Nel 2008 intanto si lavora al nuovo Pgt di Seregno, quello che dovrebbe portare a un mucchio di cemento in più e di consumo del suolo pubblico. E iniziano ad accadere alcuni fatti strani. Marzo, notte: un misterioso furto all’Ufficio Tecnico e dell’Urbanistica. I ladri entrano ed escono dagli uffici ben due volte, e vi si trattengono anche a lungo. Però tralasciano qualsiasi oggetto di valore e l’unica cosa che portano via è un computer. Con tutto il suo contenuto.

Ottobre, Lissone: davanti alla discoteca Noir il segretario seregnese del Carroccio viene derubato. Qualcuno rompe il vetro posteriore della sua auto, ma in realtà non ruba nulla di valore. Prende solo una cosa: la cartelletta con le osservazioni al Piano di governo del territorio di Seregno. «La cosa è abbastanza strana – dichiara la vittima, Riccardo Liviero, – c’erano diverse macchine anche più grosse della mia, eppure sono venuti a colpire la mia Renault Clio quasi a colpo sicuro». Per prendere peraltro solo le osservazioni al Pgt che i lumbard avevano preparato in previsione della discussione del documento urbanistico. Trascorrono pochi giorni, notte fra il 17 e il 18 di ottobre. Contro la macchina di un consigliere comunale di una lista civica, Claudio Busnelli (“Amare Seregno”) vengono esplosi tre colpi di pistola.

Intimidazione? Per qualcuno, come Talice, forse sì, è un brutto periodo quello. Appena un mese prima, un’inchiesta della Polizia provinciale – Star Wars – ha scoperto che diversi terreni della Brianza venivano usati dalla ‘ndrangheta per seppellirci tonnellate di rifiuti, anche tossici. Alcuni di questi terreni, sono proprio a Seregno. Insomma, la situazione è più che opaca e Talice rilascia un’intervista radiofonica dedicata proprio al caso rifiuti. E, a proposito dell’aria pesante che si respira nel suo comune, cita senza timori l’episodio dei tre colpi di pistola esplosi contro l’auto del suo collega di Consiglio comunale.

Apriti cielo. Il sindaco Giacinto Mariani minimizza tutto, e se la prende con i «media scorretti: è un atto di vandalismo» sostiene. Il suo vice Attilio Gavazzi si spinge più in là e avverte: «Quando si è uomini pubblici queste cose purtroppo possono capitare». La vittima, per parte sua, nega pure lui: «Nessun atto intimidatorio, la macchina è rimasta incidentalmente coinvolta». Tre colpi di pistola esplosi «incidentalmente»?

La guerra del mattone a Seregno è in corso. Il nuovo Pgt scalda gli animi. Di ritorno dalle ferie, in piena estate, il vicesindaco Attilio Gavazzi porta con sé il Pgt già bell’è pronto per essere votato. Alla faccia della bozza ancora da discutere. Il capogruppo Luca Talice e i suoi si oppongono: «non si fa così, meglio non correre» dichiarano a tutti i giornali, in Consiglio comunale, nei faccia a faccia. Ingoiato il rospo, si è dunque costretti a rimandare tutto a dopo le elezioni.

Nel 2009 a casa dei genitori di Talice arriva però una lettera. Dentro c’è una foto del figlio, o meglio della sua testa. E alcune frasi minacciose, che si concludono con un consiglio ben poco amichevole: «Non ti ricandidare». Talice però tira dritto. Viene rieletto totalizzando il maggior numero di voti di tutta la tornata. Confermato capogruppo, nel frattempo era diventato anche assessore provinciale alla Sicurezza della neonata Provincia di Monza e Brianza. Talice sembra lanciatissimo. Costituisce la nuova polizia provinciale attingendo a piene mani alla squadra che aveva scoperto il caso Star Wars, i terreni coi rifiuti della ‘ndrangheta, insomma. Anche se dalle intercettazioni dell’inchiesta Infinito si scopre che le cosche, che tentano di infiltrare pesantemente quella Giunta, avrebbero voluto mettere al posto del nuovo comandante della Polizia provinciale un’altra persona. Intanto, il gruppo seregnese del suo partito sembra seguire Talice. E produce un documento sul Pgt in cui si scrive chiaro e tondo: «La bozza di Pgt presentata così non va. Inaccettabile prevedere una cementificazione pari al 10,02%». Insomma, Talice si mette ancora una volta di traverso.

Ma arriva la polpetta avvelenata. Anzi, la bomba. Nell’ottobre di quell’anno due giovani consiglieri leghisti presentano una denuncia che ammazzerebbe chiunque: Talice avrebbe abusato sessualmente, e più riprese, e per anni, di loro due. Lo scandalo esplode qualche mese dopo: 2011, gennaio, Talice riceve dai giornali la notizia delle accuse infamanti presentate contro di lui. Nello stesso giorno la sua fidanzata, oggi divenuta sua moglie, gli annuncia che diventerà padre per la prima volta. Politicamente e per un lungo periodo anche umanamente, Luca Talice è rovinato. Viene isolato. E costretto a dimettersi dal ruolo di assessore. E anche se rimane sino a fine mandato in Consiglio comunale a Seregno, è ormai azzoppato. E fa nulla se due anni di calvario più tardi – nel frattempo il Pgt viene approvato – una sentenza del Tribunale di Monza lo assolve completamente dall’accusa di violenza sessuale perché il fatto non sussiste. Insomma, non era vero niente.

Nelle motivazioni della sentenza di assoluzione, i giudici scrivono: «Sta di fatto che all’interno della maggioranza alla guida del comune di Seregno era in atto una vera e propria guerra… quando era stata resa nota la bozza del Pgt. La maggioranza si era divisa in due fazioni, la prima schierata con Talice che si opponeva radicalmente alla trasformazione delle aree verdi in edificabili, la seconda facente capo al sindaco, sostenitore della bozza contenente appunto dette trasformazioni urbanistiche». Della fazione anti-Talice, fanno parte anche i suoi due giovani accusatori.

E poi ancora più avanti nelle motivazioni: «Non hanno bisogno di essere spiegati i forti ed elevatissimi interessi economici sottostanti alla prospettiva di lottizzazione di numerose aree in passato non edificabili e il conseguente disturbo che Talice rappresentava, avendo dimostrato di potersi opporre a quelle che lui stesso definiva speculazioni e cementificazioni… Talice per le sue posizioni radicali era definito dai suoi avversari “estremista come i comunisti” e aveva ricevuto velate minacce, tanto da fargli temere delle azioni eclatanti nei suoi confronti».

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