Cronaca

CESANO – LA VELOSTAZIONE TRA I MIGLIORI PROGETTI ESPOSTI ALLA BIENNALE CAPPOCHIN

CESANO MADERNO – Soddisfazione è stata espressa dall’Amministrazione Comunale per l’inserimento della Velostazione di Cesano tra i 40 migliori progetti esposti in mostra nell’ambito dell’8^ edizione della Biennale Internazionale di Architettura Barbara Cappochin a Padova. Compiacimento più che legittimo, motivato dal fatto che fine del premio “è quello di far emergere il ruolo centrale e la responsabilità dell’architettura nel processo di trasformazione del paesaggio, secondo i principi della bio-architettura, dell’efficienza energetica e dell’urbanistica sostenibile. Tutto ciò – si prosegue – selezionando e premiando le opere di architettura e di rigenerazione urbana sostenibile che si distinguano per qualità, ideazione innovativa e costruttiva, uso appropriato dei materiali e delle strutture e studio dei particolari costruttivi, coniugando estetica, funzionalità e sostenibilità” La stessa soddisfazione è stata condivisa dall’Ufficio Tecnico comunale diretto dall’arch. Davide Cereda, che ha selezionato il progetto dello studio Luconi Architetti Associati nell’ambito del Concorso di Idee promosso dall’Amministrazione allora guidata dal Sindaco Gigi Ponti. E’ stato il vice-Sindaco con delega ai Lavori Pubblici Celestino Oltolini che, nel dare notizia del riconoscimento, ha sottolineato come la Velostazione rappresenti “una struttura che va oltre il semplice ricovero delle biciclette per offrire un segno distintivo e innovativo della Città”.


Fondazione Barbara Cappochin – Promossa dalla Fondazione Barbara Cappochin e dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Padova, la Biennale (che si avvale della collaborazione del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, dell’Unione Internazionale degli Architetti e del Consiglio degli Architetti d’Europa),  rappresenta un appuntamento importante e sempre più di stretta attualità nel panorama culturale internazionale a livello architettonico. La rassegna, nota per il prestigio a livello settoriale, focalizza infatti l’attenzione sul presente e sul futuro delle città, sulla costruzione di spazi pubblici intendendo l’architettura come fenomeno sociale e nel suo rapporto con l’ambiente, i territori e le popolazioni che li abitano.
Concorrenti da ogni continente – A testimonianza della valenza e dell’internazionalità del concorso, è da rilevare che alla Biennale sono pervenute 314 candidature provenienti da 42 Paesi di ogni continente ( Oceania esclusa).


“E’ per questo – ha concluso il viceSindaco Oltolini – che siamo particolarmente soddisfatti per essere stati selezionati dalla giuria internazionale che ha vagliato le opere più disparate, soppesandole sia sotto l’aspetto estetico che tecnico ed ecologico con una competenza che va ben oltre quella di coloro che si limitano a guardare l’immediato. Insieme alle piste ciclopedonali che le fanno da corollario, oltre ad una valenza architettonica eco-sostenibile la Velostazione rappresenta un incentivo all’utilizzo delle due ruote, indirizzando la cittadinanza verso quella mobilità dolce che costituisce uno degli obiettivi di mandato della Giunta guidata dal sindaco Maurilio Longhin“.

Altri riconoscimenti della Velostazione – Oltre ad essere stata inserita tra le 40 migliori opere presentate al Premio Internazionale di Architettura Barbara Capocchin, la Velostazione è stata selezionata tra le 5 opere italiane candidate al Premio Piranesi 2017 che si è tenuto a Pirano; è stata compresa nella pubblicazione Year Book 1 realizzata dal Consiglio Nazionale degli Architetti che ha scelto nel panorama italiano 67 opere; ha partecipato al Convegno ” Architects meet in Selinunte 2016 /Now Next ” ed è comparsa sulla relativa pubblicazione; è stata inserita nella Rassegna dell’Architettura Italiana realizzata dall’ANCE sul numero 450 dell’Industria delle Costruzioni ed è infine stata pubblicata su “Progetti e Concorsi de Il Sole 24 Ore” nel dicembre 2015.

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