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Desio – Il PD : “Casa di Comunita’ fanalino di coda della Brianza. Perde Consultorio Familiare, Servizi e Medici “

Desio – Dal Circolo del Partito Democratico di Desio riceviamo e pubblichiamo :

Questo è ciò che emerge dalla Commissione Politiche Sociali richiesta dal Partito Democratico alla maggioranza per avere notizie sullo stato dei servizi sanitari a Desio in seguito alla chiusura del Consultorio di via Foscolo.

Dopo mesi di insistenze da parte dei membri PD della commissione Angelo Paola e Marta Sicurello, finalmente il 22 ottobre la Commissione Politiche Sociali si è svolta, presenti anche i tecnici professionisti richiesti dalla minoranza per avere risposte certe sullo stato dei servizi sanitari desiani.

Quanto è emerso è preoccupante: la Casa di Comunità a Desio sembra ben lontana dall’essere realizzata, con tutte le ricadute che ciò comporterà sul territorio.

Tra servizi che spariscono, carenza di medici, fondi mancanti per il completamento della CdC e programmazione lacunosa dal punto di vista progettuale e finanziario, Desio rimane al palo.

Angelo Paola, Consigliere comunale e membro della commissione Politiche sociali, entra nel dettaglio della situazione che è emersa:

“La prima criticità è lo spostamento del consultorio di Desio a Bovisio: tutti gli sportelli sono stati spostati, tranne quello sullo screening della cervice uterina. Tutti i servizi del percorso nascita e del servizio alla famiglia sono spariti e la nostra città è priva di tutte le attività del consultorio rivolte anche alle giovani donne e alle giovani coppie. Tutti i servizi al cittadino sono spariti e, purtroppo, ad oggi, non è in previsione un rientro immediato con tutte le conseguenze del caso. Attenzione: questo spostamento non va inteso come un servizio della città delocalizzato in altro Comune rimanendo comunque sul territorio, purtroppo viene accorpato a un altro sportello già esistente è ciò sta a significare che si ha una diminuzione del servizio e dei punti di accesso di chi ha bisogno.

Seconda criticità emersa dalla Commissione del 22 ottobre è la scarsa certezza della realizzazione della CdC a Desio: ad oggi, stante la situazione attuale illustrata dai tecnici consultati, non si ha alcuna sicurezza della realizzazione della CdC nel nostro Comune a causa della carenza di fondi poiché il PNRR copre solo il finanziamento della metà dei costi e dunque la nuova casa di comunità necessita di ulteriori fondi che arriveranno, si spera, ma ad oggi non sono previsti.

Terza criticità: la carenza di personale medico che, seppur una questione sovralocale, va a creare una realtà sul territorio che funzionerà solo a spot e che non fornirà un servizio continuo sul territorio per garantire l’assistenza necessaria e prevista per i bisogni dei cittadini. I professionisti si alterneranno, saranno presenti solo e in determinati intervalli di tempo e questo non aiuta di certo ad andare nella direzione della prevenzione e del cambio di cultura della salute di cui c’è un estremo bisogno.

L’unico servizio rimasto a Desio è quello dell’ambulatorio medico temporaneo spostato in altra sede.”

Non si tratta di volersi intromettere nelle scelte gestionali di ASST Brianza.

“Ricordiamo soltanto che Desio ha due figure apicali come il sindaco Gargiulo che è presidente del Distretto e l’assessore alle politiche sociali Sclapari che è presidente dell’assemblea d’Ambito a cui la normativa dà il compito di programmazione, insieme all’azienda sanitaria dei servizi sociosanitari – afferma Paola Buonvicino ex Assessore alle Politiche sociali del Comune di Desio – perché gli amministratori comunali, in quanto rappresentati dei cittadini, hanno il diritto/dovere di pretendere di essere ascoltati da parte della sanità e devono presentare proposte che tutelino e migliorino la salute dei propri cittadini, eppure la casa di comunità di Desio non solo è più indietro rispetto alle altre nell’ambito, ma sembra anche quella dove c’è meno in assoluto e dunque ci chiediamo a che cosa servano le figure apicali in questione se non riescono a garantire ai cittadini i servizi che meritano e che dobbiamo avere sul nostro territorio. Ci viene il dubbio che considerino le due cariche non come ruoli impegnativi per cui lavorare e battersi per produrre proposte e soluzioni ma come onorificenze al merito!”

È ovvio che sul tema sanità non si possa risolvere dall’oggi al domani un problema che il centrodestra ha creato con oltre trent’anni di governo a Regione Lombardia e altrettanti tagli quando sono stati al governo, – dichiara Marta Sicurello, consigliera comunale e membro della Commissione Politiche sociali – ma il continuare a non voler risolvere questi problemi e insistere su scelte scellerate ci porterà a raccoglierne gli amari frutti. Già ora mancano gli specialisti, le liste d’attesa sono infinite, le case di comunità sono spesso contenitori vuoti pieni solo di macchinari all’avanguardia ma privi di specialisti, se anche a Desio che è il Comune capofila dell’Ambito ed esprime le suddette figure, l’amministrazione non pone la dovuta attenzione sulla questione, la città è destinata a perdere anche quello che già aveva. L’amministrazione stessa ha ammesso di non aver fatto chissà cosa per tenere i servizi della casa di Comunità a Desio, nonostante gli annunci in pompa magna sui giornali.”

Come Partito democratico non possiamo evidenziare il fatto che intanto i desiani restano non solo in una situazione di difficoltà per i servizi che si perdono sul territorio, ma anche senza informazioni: se non fosse stato per noi che abbiamo richiesto una commissione specifica sul tema nulla si sarebbe saputo, né da parte nostra né da parte della cittadinanza che aveva chiesto lumi in merito tramite un’associazione del territorio.

Questa amministrazione dimostra ancora una volta di non favorire la comunicazione trasparente e la partecipazione della cittadinanza, nemmeno su un tema cruciale come quello della salute. Non solo: la disattenzione su quanto si sta verificando a proposito della Casa di Comunità (nonostante le figure apicali di Gargiulo e Sclapari) e sulla comunicazione da dare ai desiani, gettano città e cittadini in uno stato di abbandono da parte di quelle stesse Istituzioni che dovrebbero fare di tutto per mantenere attivi servizi essenziali come quelli del comparto sanitario.

Noi continueremo, nonostante le difficoltà a ottenere risposte, a batterci perché il diritto alla salute dei desiani venga rispettato e abbia l’attenzione che merita. “