SEREGNO – GELSIA MOVIMENTA IL CONSIGLIO COMUNALE

7 Aprile 20167 Aprile 2016 Redazione 3 minuto di lettura

SEREGNO – La seduta di Consiglio comunale di martedì è stata movimentata da un vivace discussione tra Giacinto Mariani ( Assessore alla cultura, grandi eventi, bilancio, società partecipate e sicurezza ) ed il consigliere comunale Tiziano Mariani ( Noi x Seregno ) . Tutto è iniziato in seguito della comunicazione dell’assessore che ha informato l’assemblea circa i possibili scenari futuri per la multiutility Gelsia, scenari illustrati durante l’assemblea dei soci tenutasi lo scorso 31 marzo . Giacinto Mariani ha riferito che tra le ipotesi nel futuro di Aeb Gelsia potrebbe esserci un’ aggregazione con Ascopiave ( società del Nord Est distributrice di gas metano, partecipata da 91 comuni e con partecipazioni in altre 16 aziende del settore energia) , una possibile quotazione in borsa oppure la quotazione unita all’aggregazione con altra società o infine la cessione parziale o tatale dell’azienda . Mariani Giacinto ha sottolineato, per sgombrare il campo da possibili equivoci, che non è nelle intenzioni di questa amministrazione la cessione dell’azienda. Le notizie date in consiglio dall’assessore erano stato anticipate in una intervista rilasciata ad alcuni organi di stampa dal presidente di Gelsia, Alessandro Boneschi. Il consigliere Tiziano Mariani rifacendosi al regolamento comunale si è chiesto come mai i vertici delle partecipate non vengano in consiglio comunale a relazionare i consiglieri sull’attività della società di cui il Comune di Seregno è il maggior azionista e gli stessi consiglieri debbano apprendere in anteprima le notizie dagli organi di stampa . Da qui è scaturita la discussione tra assessore e consigliere per la quale vi rimandiamo al video pubblicato di seguito

Per la cronaca segnaliamo che la seduta del Consiglio è stata aperta da una comunicazione del sindaco Edoardo Mazza che ha fatto il punto sulla vicenda che vede il Corpo Musicale Santa Cecilia senza sede e costretto a sospendere temporaneamente la propria attività. Il primo cittadino ha detto : ” La stampa locale, in questi giorni, ha dato ampio spazio alla vicenda del Corpo musicale Santa Cecilia, che aveva la propria sede presso il Padiglione Colli di proprietà della Fondazione Cabiati Ronzoni. Una struttura che ospitava una decina di associazioni per le quali il Comune di Seregno pagava un affitto di circa 40 mila euro l’anno. Purtroppo la spending review ci impedisce di sottoscrivere nuovi contratti di affitto con i privati. Pertanto abbiamo dovuto trovare soluzioni alternative. L’idea è stata quella di aprire una “casa delle associazioni” presso la Corte del Cotone, edificio di proprietà del Comune, quindi a costo zero per i cittadini. Gli spazi, però, non sono adeguati per la banda. Ciò per ragioni “tecniche” legate al tipo di attività. Anche altri spazi comunali non sono consoni alle esigenze del corpo musicale, che deve continuare ad essere un fiore all’occhiello della città. Per questo motivo stiamo lavorando per dare una “casa” anche alla Santa Cecilia. È il nostro impegno personale nei confronti di tutti i musicisti e della città ” Mazza ha concluso lanciando un appello affinchè tutte le forze politiche si adoperino per trovare una soluzione al problema . Molti suggerimenti sono arrivati dalle opposizioni: William Viganò ( Partito Democratico ) ha avanzato l’idea di trovare una soluzione utilizzando qualche spazio all’interno delle scuole locali; Pietro Amati ( Ripartiamo – Per Seregno Civica ) ha proposto l’Auditorium delle Don Milani, almeno come soluzione provvisoria. Tiziano Mariani ( Noi x Seregno ) ha suggerito l’Auditorium ( non ancora ultimato ) di Piazza Risorgimento, che sarebbe la casa ideale per il Corpo Musicale cittadino . A tutti ha replicato l’assessore Giacinto Mariani che ha esposto i vari aspetti del problema che devono essere risolti: non è sufficiente dare alla ” banda ” un luogo dove esercitarsi, che chiaramente dovrebbe essere isonorizzato se si trovasse nelle vicinanze di abitazioni, ma occorre che la eventuale sede disponga di un posto chiuso e sicuro, dove i musicisti possano riporre i loro strumenti ed infine la sede deve disporre anche di locali idonei per lo svolgimento dei corsi di musica . Il problema per ora rimane aperto . ( Pino Caputo )

CONSIGLIO COMUNALE
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5 aprile 2016