Cronaca

MEDA – AVEVA COME BASE MEDA ” LA VIA DELLA DROGA ” PER LA SVIZZERA

MEDA  –  Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Como hanno individuato un italiano di 48 anni che effettuava transiti giornalieri oltreconfine senza apparente motivazione lavorativa e personale. Per tale ragione gli investigatori della Polizia di Stato hanno iniziato un discreto monitoraggio dell’uomo notando che, prima di raggiungere il territorio elvetico, si recava a Meda dove prelevava un’autovettura da un parcheggio condominiale che utilizzava per raggiungere la Svizzera. Dopo un primo riscontro in ordine a una cessione di cocaina effettuata, con la collaborazione della Polizia Cantonale del Canton Ticino e d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, gli investigatori hanno piazzato delle cimici nella macchina del quarantottenne intercettando dunque i suoi movimenti all’interno dell’autovettura.

L’attività di intercettazione ha poi permesso di identificare un 33enne albanese coinvolto nell’illecita attività dell’italiano. Lo stesso cittadino albanese è risultato essere anche il soggetto deputato al taglio e alla conservazione dello stupefacente in un’abitazione sita in Meda, proprio dove il primo indagato prelevava l’autovettura per i suoi viaggi in Svizzera. Nel corso delle indagini si è inoltre potuto appurare come i due indagati fossero dediti a una fiorente e redditizia attività di fornitura a favore di spacciatori al dettaglio localizzati in Svizzera, a cui cedevano circa gr. 700/800 di sostanza stupefacente ogni settimana, mediante trasporto oltreconfine a bordo della citata autovettura dotata di doppiofondo meccanicamente accessibile.

Lo scorso 23 gennaio, acquisiti concreti elementi sulla programmazione di un trasporto di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente, è stato quindi deciso di intervenire e gli indagati sono stati sorpresi in Figino Serenza dove sono stati sequestrati a loro carico complessivi gr. 3.800 di eroina e gr. 990 di cocaina oltre a circa 15mila euro  in contanti, materiale per il taglio, la pesatura ed il confezionamento della sostanza, tra cui degli stampini in ferro battuto per creare i classici panetti di droga.

I due uomini sono quindi stati arrestati e successivamente associati al carcere Bassone, a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa della verifica in sede processuale.