MONZA – NUOVA CHIUSURA PER IL “BUNS” . A RISCHIO ANCHE LA LICENZA COMUNALE
MONZA – Dopo che i carabinieri l’altro giorno avevano trovato uno dei suoi baristi con 47 dosi di cocaina nascoste in un cappello fra i bidoni dell’immondizia del cortile a fianco ( leggi ) , il Buns, uno dei locali più frequentati dalla movida, in piazza del Tribunale, è stato chiuso.
Lo ha disposto oggi il questore della Provincia di Monza e della Brianza Marco Odorisio per 60 giorni per motivi di sicurezza pubblica. Nei confronti del Buns già il 14 febbraio 2019 era stata disposta una prima sospensione della licenza per 15 giorni, in seguito ad alcune aggressioni che avevano visto coinvolti avventori del locale che per le ferite inferte avevano dovuto ricorrere alle cure dei vicini ospedali, ma anche per scongiurare le frequentazioni del bar da parte di persone gravate da precedenti di polizia per gravi reati.
La precedente sospensione della licenza non ha avuto un effettuato dissuasivo, in quanto il pubblico esercizio, ha continuato ad essere teatro di gravi turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica, come attestato dalle numerose richieste di intervento per liti, aggressioni e disordine che arrivano alla centrale operativa in particolare nelle notti del weekend , che vedono coinvolti gli stessi avventori del bar, come riscontrato nel corso dei numerosi interventi e controlli effettuati dai poliziotti delle Volanti della Questura, o nel corso dei servizi straordinari disimpegnati anche in collaborazione con la polizia Locale.
In particolare, il 30 aprile era arrivata alla Questura una segnalazione relativa all’arresto effettuato dai carabinieri della Compagniadi Monza, nei confronti di un dipendente del Buna, sorpreso ad occultare numerose dosi di cocaina, nel cortile interno del pubblico esercizio. Era stata pertanto attivata una istruttoria da parte della Divisione Polizia Amministrativa di Sicurezza della Questura, riscontrando numerosi interventi anche per fatti violenti come quello del 18 settembre 2022 alle 3.30 quando le Volanti della Questura erano costrette a intervenire in quanto una persona armata di una mazza da baseball cercava di entrare nel locale per aggredire il barman, lo stesso sorpreso ad occultare le dosi di cocaina.
Anche in merito alle frequentazioni, il locale ha continuato ad essere abituale ritrovo di persone gravate da precedenti di polizia per gravi reati relativi all’uso personale di sostanze stupefacenti, spaccio di sostanze stupefacenti, guida sotto l’influenza di sostanze alcoliche, rapina, lesioni personali, danneggiamento atti osceni, esercizio arbitrario delle proprie ragioni, estorsione, porto abusivo di armi, minaccia, maltrattamenti in famiglia, furto aggravato, invasione di terreni ed edifici, false attestazioni a pubblico ufficiale.
Accertati i rischi per la sicurezza e l’ordine pubblico, nonché l’incolumità delle persone, soprattutto giovanissimi, al fine di evitare il protrarsi delle condizioni di pericolosità sociale, con riguardo alla esigenza obiettiva di tutelare la sicurezza delle persone, il Questore ha dunque disposto la sospensione dell’attività con chiusura per 60 giorni. E trattandosi del secondo provvedimento di sospensione, ha inoltrato al sindaco la proposta per la revoca della licenza.