Politica

MONZA- RICCHIUTI ” QUERELE PRETESTUOSE E INTIMIDATORIE CONTRO I GIORNALISTI”

MONZA – Lunedì pomeriggio la senatrice desiana Lucrezia Ricchiuti  (Partito Democratico) ha presentato il disegno di legge 2659 in materia di   ” querele pretestuose e intimidatorie contro i giornalisti “. Nel suo intervento la senatrice  ha evidenziato anzitutto l’aspetto economico dell’attacco preventivo alla libertà di stampa. La minaccia di querela contro giornalisti free lance privi di tutela e di mezzi è un deterrente fortissimo alle inchieste. In particolare quelle di mafia (ricordiamo che la senatrice fa parte della commissione antimafia).  Il risultato è che molte testate giornalistiche rinunciano preventivamente a certe inchieste pericolose. Non si scrive più e non si danno notizie complete di nomi soprattutto in materia di criminalità organizzata. Spesso il procedimento giudiziario che segue alla querele dura per anni attraverso i tre gradi di giudizio con enorme esborso economico.   Lucrezia Ricchiuti, da noi intervistata, ha auspicato che il disegno di legge  (visibile  per intero sul sito  La meglio Italia) venga calendarizzato al più presto.

A parere di chi scrive il disegno di legge è un buon provvedimento, se l’intento è impedire il ricorso ai tre gradi di giudizio quando la querela è manifestamente improponibile e pretestuosa.  Il disegno di legge infatti propone l’archiviazione in primo grado e il non luogo a procedere per l’aspetto penale oltre che una multa a carico del querelante. Resta inteso che la manifesta improponibilita’ è rimessa alla discrezionalità del PM o del GIP.  Naturalmente a nostro avviso la legge  non rimedia ( né potrebbe ) al timore suscitato da intimidazioni frutto del clima politico di un ambiente sociale criminoso ove la manifestazione del pensiero e il diritto di cronaca si dispiegano, né può porre rimedio alla crisi democratica della libertà di stampa. A nostro avviso la questione piu grave in questa fase storica è infatti  la concentrazione dell’informazione circoscritta a pochi gruppi di potere imprenditoriale e finanziario. A tal proposito durante il dibattito la stessa senatrice Ricchiuti ha espresso un giudizio negativo sulla carenza di finanziamento pubblico per l’informazione. È stato fatto osservare dai presenti che  il punto di massima debolezza della libertà di espressione è rappresentato dalle piccole realtà di informazione anche non qualificate come testate giornalistiche cioè i blog. A tal proposito la senatrice Ricchiuti ha  assicurato che il disegno di legge è pienamente applicabile ad ogni genere di querela anche al di fuori della attività di giornalismo professionale.

Auspichiamo l’approvazione della norma proposta, esaminata alla luce dell’evoluzione della nozione stessa di informazione, nell’era dei social network e della sempre maggiore ostensione pubblica di atti e documenti che chiunque è in grado di pubblicare e commentare. Mai come oggi cresce la trasparenza e diminuisce l’informazione. ( Anna Migliaccio )

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