Cronaca

POL.LOCALE : ARCHIVIATO IL PROCEDIMENTO CONTRO VERNO’

Rimangono invece i richiami scritti per un ufficiale e un agente.

Archiviato il procedimento disciplinare contro il comandante Damiano Vernò mentre sono rimasti  i richiami scritti per l’ufficiale Carlo Barazzetta e l’agente Roberto Zorloni. Si è comcluso così il procedimento disciplinare interno che come avevamo riferito in precedenza era stato loro contestato dall’ex segretario generale dell’ente Lucia Amato ( ora trasferita )  . Ricordiamo che martedì 9 giugno il comandante della Polizia Locale, Damiano Vernò, il commissario Carlo Barazzetta ed il sovraintendente Roberto Zorloni erano comparsi, accompagnati dall’avvocato Marco Galbiati, davanti alla commissione disciplinare, presieduta dal segretario Generale dell’Ente, Lucia Amato . La vicenda aveva avuto origine origine dalla sentenza emessa dal Giudice di Pace Welleda Canonici , nella quale la stessa aveva accettato il ricorso contro un’ingiunzione emessa dal comune, da parte di un pizzaiolo, multato l’anno scorso per circa 2400 euro. Il giudice aveva ritenuto nulle le ordinanze contro il debitore poichè erano state emesse «da un organo incompetente per materia», nella fattispecie il Segretario Generale Lucia Amato, «che non ha funzioni di Polizia». A seguito di ciò la Amato aveva iniziato un procedimento interno contro  gli agenti  nel quale  al Barazzetta e  allo Zorloni è stata contestata la loro assenza in giudizio, mentre al Vernò un comportamento negligente, per non aver sorvegliato sull’intero iter giudiziario.
Ora è arrivata l’archiviazione del procedimento nei riguardi del Comandante ma non è detto che la vicenda non abbia altri strascichi:  il comandante Damiano Vernò, che insieme ai colleghi in sede di dibattimentale si era dovuto far assistere da un legale, potrebbe chiedere all’ente un risarcimento sia per il danno economico che per quello d’immagine. Ricordiamo anche che il prossimo 11 settembre andrà a sentenza la causa che lo stesso comandante Vernò ha intentato contro l’Ente  davanti al tribunale di Monza, per vedersi riconoscere la differenza retributiva tra la retribuzione che normalmente riceve e quelle da dirigente, incarico che, secondo il legale dell’ufficiale, avrebbe svolto fin dalla sua nomina a comandante nei primi mesi dell’anno 2000

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