SEREGNO – CONTROLLI IN UN CENTRO MASSAGGI. TRA I CLIENTI ANCHE UN DIPENDENTE PUBBLICO
SEREGNO – Venerdì sera agenti della Polizia Locale , coordinati direttamente dal Comandante, sono entrati in un centro massaggi situato lungo una trafficata strada cittadina. All’interno della struttura, situata su 2 piani, erano state create 8 ” alcove” . Gli agenti si sono trovati davanti ad un “ambiente dell’amore”, caratterizzate da estrema sporcizia: le lenzuola non erano monouso e i materassi erano privi di copertura e lasciati a terra. Nello stabile c’erano anche due camere da letto, anch’esse in condizioni precarie, destinate all’ospitalità delle “massaggiatrici”.
Al momento dell’intervento nel locale oltre ad alcuni clienti, erano presenti 2 ragazze cinesi. Le donne, di oltre 40 anni, hanno dichiarato di svolgere l’attività senza alcuna costrizione. I clienti , provenienti anche da diversi comuni del circondario e di età molto variabile, confermavano agli agenti di aver consumato prestazioni sessuali a pagamento. Nel centro sono stati recuperati circa 900 euro in contanti, numerosi telefoni cellulari connessi alle piattaforme di annunci on line, gadget sessuali e medicine orientali. Tutto è stato posto sotto sequestro. Sono state accertate violazioni amministrative per oltre 15000 euro. L’immobile è stato sequestrato.
Le attività di verifica hanno fatto emergere che il centro era riconducibile ad un uomo cinese di 50 anni, pluripregiudicato per reati connessi allo sfruttamento ed al favoreggiamento della prostituzione
“Ho potuto seguire le operazioni direttamente dalla sala operativa della Polizia Locale – ha detto l’assessore alla Sicurezza William Viganò -: con la mia presenza, e con il costante collegamento con il sindaco Alberto Rossi, ho voluto confermare il supporto ed il sostegno che l’Amministrazione ha riservato a questa operazione e, più in generale, all’attività della Polizia Locale. In tutte le fasi dell’intervento ho potuto apprezzare non solo la professionalità dei nostri ufficiali ed agenti (professionalità che si è vista nella puntuale organizzazione dell’azione e nell’attenzione ad intervenire nel rispetto della dignità di tutte le persone coinvolte), ma anche l’ammirevole coesione degli opertivi, segno di un marcato spirito di gruppo”.
