SEREGNO – IL CENTRO CULTURALE ISLAMICO E’ STATO UFFICIALMENTE INAUGURATO ?
SEREGNO – La domanda posta nel titolo trae origine da quanto successo ieri sabato 13 ottobre in via Milano nel tardo pomeriggio . Alcuni consiglieri della Lega avrebbero avuto la certezza che all’interno del capannone artigianale situalo al civico 3 e destinato ad attività produttive, si stesse attuando un evento che di produttivo non aveva nulla. Il movimento di persone in un orario insolito per lo svolgimento di un’attività di confezionamento di spezie ( pertinente alla destinazione dell’immobile ); l’arrivo di donne e bambini, lo scarico di bevande dalle auto e le richieste di indicazioni stradali rivolte agli stessi consiglieri, ha fatto loro pensare che all’interno fosse in programma un evento non autorizzato, probabilmente l’inaugurazione del centro culturale islamico, in precedenza già annunciato per lo scorso 21 settembre con un volantino. Quel giorno l’inaugurazione non si fece ma probabilmente è stata fatta ieri. Sentiamo però dalla voce del consigliere comunale della Lega, Edoardo Trezzi, il racconto di quanto accaduto ieri sera :
La vicenda dell’apertura del centro culturale islamico ha origine ancora prima delle scorse elezioni quando la Lega nel giugno del 2018 segnalò che al mercato sistematicamente ogni sabato venivano raccolte offerte destinate a sostenere l’iniziativa portata avanti dall’associazione ANASR che ufficialmente ha sede in via Milano 3 ( pagina Facebook ). . Nella storia dell’immobile è da ricordare anche l’aggressione ad un collega giornalista davanti al capannone ( guarda ) mentre erano in corso i lavori di ristrutturazione . Dopo questo fatto ci fu da parte dell’allora commissario prefettizio Giorgio Zanzi una smentita sul possibile cambio di destinazione d’uso dell’immobile ( guarda ).
Il consigliere Stefano Casiraghi ricorda un commento video sulla vicenda del sindaco Alberto Rossi durante la scorsa campagna elettorale ( guarda ):
La consigliera Gabriella Cadorin ( Lega ) racconta dell’attività di controllo svolta da lei e dai suoi colleghi di partito negli ultimi giorni e annuncia una raccolta firme qualora non venga chiarito quale reale attività si svolga all’interno del capannone :
La consigliera Elisabetta Viganò ( Lega ) precisa che l’esatta destinazione d’uso del capannone è produttivo e certamente non compatibile come sede di un’associazione o come luogo di culto
Il sindaco Alberto Rossi ieri sera ci ha inviato il seguente video in cui racconta la sua versione di quanto successo .
Sono evidenti delle discrepanze tra quanto detto dal sindaco Rossi ed il racconto fatto dalla consigliera Cadorin. Ognuno potrà comunque farsi la propria idea .
Lo scrivente stamane ha bussato alla porta dell’immobile di via Milano 3 chiedendo se un responsabile dell’associazione volesse fare qualche dichiarazione . Alla risposta negativa ha comunque lasciato il proprio recapito telefonico: se il presidente dell’associazione volesse dire cosa facessero ieri sera tutte quelle persone all’interno del capannone, noi siamo a disposizione.
( Pino Caputo )
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