Seregno – La Procura del Tribunale di Monza chiede il rinvio a giudizio per don Samuele Marelli
Rinvio a giudizio richiesto per l’ ex responsabile dei centri parrocchiali di Seregno (MB), accusato di violenza sessuale e atti sessuali con minori. La Procura di Monza ha formalizzato la richiesta dopo un’indagine che ha coinvolto quattro ragazzi, presunte vittime di abusi avvenuti tra il 2019 e il 2023.
Seregno –Rinvio a giudizio richiesto per don Samuele Marelli, ex responsabile dei centri parrocchiali di Seregno (MB), accusato di violenza sessuale e atti sessuali con minori. La Procura di Monza, guidata dalla PM Francesca Gentilini, ha formalizzato la richiesta dopo un’indagine che ha coinvolto quattro ragazzi, presunte vittime di abusi avvenuti tra il 2019 e il 2023. Durante l’interrogatorio dello scorso maggio, Marelli ha negato ogni addebito, ammettendo solo di aver “esagerato sul tema nudità”. Secondo la sua versione, si trattava di un’abitudine condivisa durante ritiri spirituali e momenti comunitari. Tuttavia, le testimonianze raccolte parlano di comportamenti ben più gravi: palpeggiamenti e strusciamenti ripetuti, inviti a spogliarsi per “superare la vergogna”, docce condivise con insaponamenti nelle parti intime ed episodi di masturbazione davanti a uno dei ragazzi.
Parallelamente all’inchiesta penale, il tribunale ecclesiastico ha già emesso una condanna ad aprile 2025. I giudici hanno riconosciuto Marelli colpevole di “atti impropri” nei confronti di un minore e di un maggiorenne, compiuti con abuso di autorità. Le sanzioni canoniche includono: divieto di celebrare funzioni pubbliche per 5 anni, proibizione di confessare per 10 anni, allontanamento dalla diocesi di Milano e divieto di frequentare ambienti con minori, se non accompagnato.
Dopo la diffusione della notizia, la comunità pastorale di Seregno ha emesso una nota in tutte le chiese locali, confermando che don Marelli aveva lasciato la comunità a gennaio 2024 ed era stato sollevato da ogni incarico. La diocesi ha avviato percorsi di supporto psicologico e legale per i ragazzi coinvolti e le loro famiglie. L’udienza preliminare davanti al GUP del Tribunale di Monza è fissata per febbraio 2026. Sarà in quella sede che si deciderà se il sacerdote dovrà affrontare un processo penale per le gravi accuse che pendono su di lui.
( Fonte Radiolombardia – Luca Levati )
