antonio fornaro

Cronaca

SEREGNO – CONTINUA IL PROCESSO “SEREGNOPOLI”. SI ATTENDONO I CHIARIMENTI DEL TECNICO DELLA PROCURA

MONZA – E’ proseguito lunedì 25 novembre presso il Tribunale di Monza il processo “Seregnopoli”. L’udienza è ripresa laddove si era interrotta il 18 novembre con l’audizione del maresciallo dei Carabinieri Antonio Fornaro, del nucleo investigativo dei Carabinieri di Desio. Il maresciallo ha riferito, tra l’altro, anche relativamente al compresso di compravendita sottoscritto tra la GAMM e la società IN’s Supermercati specificandone la data di stipula e cioè il 20 dicembre 2012, ovvero due anni e mezzo prima che venisse presentato il piano attuativo presso l’ufficio tecnico del Comune di Seregno, il 17 marzo 2015, a cura della stessa GAMM. Dal compromesso si evincerebbe di come la GAMM, che aveva la piena ed esclusiva proprietà del terreno e dei fabbricati sovrastanti l’ex area “Dell’Orto Pullman”, volesse realizzare, sul terreno di risulta della demolizione dei fabbricati, un immobile ad uso commerciale di cui una porzione da vendere successivamente alla società IN’s Supermercati.

La deposizione del maresciallo si è poi soffermata su quelli che lo stesso ha indicato come tentativi di “velocizzazione” della pratica riportando riferimenti precisi ad una serie di intercettazioni ambientali su presunti aiuti e consigli da parte di alcuni dipendenti comunali, che oggi figurano tra gli imputati, al Lugarà stesso.  Terminata la deposizione del teste si è proceduto al contro esame da parte delle difese le quali hanno fatto parecchie domande ed espresso dubbi e perplessità su particolari riferiti dal maresciallo. La maggior parte delle domande, precise e mirate, hanno ottenuto sempre la medesima risposta ovvero quella di richiedere precisazioni  al consulente tecnico della Procura, che ha seguito il team di inquirenti, l’architetto Maurizio Rimoldi. Appare sempre più chiaro di come sarà fondamentale la deposizione del consulente tecnico per comprendere le tesi accusatorie che si contrapporranno a quelle difensive che esprimeranno i consulenti e i periti degli imputati . L’udienza  è aggiornata al prossimo 16  dicembre.  ( Davide Vismara )

( foto da archivio )

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Cronaca

SEREGNO- PROSEGUE SEREGNOPOLI. ” MAZZA UNA PEDINA IN MANO A MARIANI”

MONZA – “Mazza una pedina in mano a Mariani” :la frase è presente in una delle intercettazioni telefoniche effettuate dai Carabinieri ed è stata riferita in aula dal maresciallo Antonio Fornaro, uno degli investigatori che hanno condotto le indagini che  hanno portato ai fatti del settembre 2017 ( leggi ) culminate con l’arresto dell’allora sindaco Edoardo Mazza. La frase citata è stata pronunciata dalla signora Giuseppa Cartia,  moglie del dirigente comunale Calogero Grisafi, suicidatosi il 23 settembre del 2015 ( leggi ) .
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E’ proseguito lunedì 18 novembre presso il Tribunale di Monza il processo “Seregnopoli” . Nella prima parte dell’udienza il luogotenente del nucleo investigativo dei Carabinieri, Giovanni Azzaro, ha continuato la sua deposizione nella quale ha disvelato, intercettazioni alla mano, i rapporti tra l’imprenditore Antonino Lugarà e Giuseppe Carello impiegato dell’ufficio “SDAS” della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza.
In data 1 febbraio 2015, riferisce Azzaro, Lugarà chiamò Carello per chiedere informazioni relativamente un esposto da lui presentato qualche tempo prima a riguardo di una certa “Immobilare Umberto Primo”. Non trovando nulla Carello richiamò il Lugarà che gli suggerì di controllare  ricercando le parole chiave  “Comune di Seregno”: diversamente dalla prima ricerca risultata negativa, l’interrogazione della Banca Dati fece emergere una serie di nominativi di soggetti iscritti al registro degli indagati tra i quali comparivano Calogero GrisafiFranco Greco, Carlo Santambrogio e Gianfranco Ciafrone. Ascoltati i nomi  Lugarà intuì subito dell’esistenza  di  un’indagine che coinvolgeva  membri della Giunta Comunale nonchè dipendenti e dirigenti comunali.

Il 4 febbraio 2015 Lugarà tentò di contattare, senza riuscirci perchè era in vacanza,  Gianfranco Ciafrone per avvertirlo di quanto scoperto. Successivamente  Lugarà chiamò l’imprenditore Emilio Giussani chiedendogli se si trovasse in zona Seregno e fissando con lui  un incontro nell’ufficio del Lugarà per le 11.30 dello stesso giorno  Alle 11.49 Lugarà chiamò il Carello, e presumibilmente alla presenza del Giussani, chiese se fra l’elenco delle persone indagate vi fosse anche quello del noto imprenditore seregnese.
Il 9 febbraio 2015 Lugarà si presentò nell’ufficio dell’ allora assessore Gianfranco Ciafrone per metterlo al corrente di un’indagine a carico suo e del comune di Seregno, comprendente anche intercettazioni e specificando di aver appreso la notizia  da un suo “amico” del Tribunale di Monza: il Ciafrone da parte sua rimase stranito ed incredulo del come mai tra i nomi non figurasse anche quello di Giacinto Mariani.
Sempre nel suo intervento il luogotenente  Azzaro ha specificato e precisato come il piano attuativo dell’ area “ex-dell’orto pullman” dovesse essere oggetto di una vera e propria delibera consiliare e non di giunta trattandosi di una variante al PGT in quanto si andava a modificare la viabilità esistente non per un interesse pubblico, ma per quello di un privato.
Nel contraddittorio seguito alla deposizione dell’Azzaro le difese hanno cercato di smontare le accuse mosse dalla Procura ( pm Salvatore Bellomo – Giulia Rizzo ): è apparso chiaro come sarà indispensabile ed essenziale a questo punto la testimonianza del consulente urbanistico architetto   Rimoldi,  nominato dalla Procura,  dalla quale si potrà evincere la solidità dell’ impianto accusatorio.
Nella seconda parte dell’udienza è iniziata la deposizione del maresciallo Antonio Fornaro, del nucleo investigativo dei Carabinieri, che ha esposto quella che è apparso come una delle principali prove a sostegno delle tesi accusatoria, ovvero il compromesso di compravendita stipulato tra la GAMM (società riconducibile alla moglie del Lugarà, Giuseppina Linati e alla figlia Annalisa Lugarà) e la società IN’s Supermercati dal quale emergerebbe come il Lugarà, impegnandosi con tale atto, fosse come sicuro che il piano attuativo riguardante la ” ex Dell’Orto pullman ” sarebbe stato sicuramente approvato.
L’udienza riprenderà  il 25 novembre . ( Davide Vismara )
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