luca allievi

Politica

SEVESO – ELEZIONI : SCINTILLE TRA L’EX SINDACO LUCA ALLIEVI E I LEGHISTI VILLA E CORBETTA

SEVESO – A pochi giorni dal ballottaggio, tra l’ex sindaco Luca Allievi ( ex leghista ) dimessosi lo scorso mese di luglio ( leggi ) e alcuni suoi ex compagni di partito, è guerra aperta. Scrivono in una nota Andrea Villa, referente provinciale della Lega Salvini, e il consigliere regionale Alessandro Corbetta : ” …E’ politicamente scandaloso, considerando che si tratta di una persona che è stata in Lega per 30 anni andarsene senza un valido motivo, facendo allo stesso tempo cadere la propria Amministrazione Comunale.  Ha abbandonato come Schettino la nave su cui stava navigando e ora tradisce totalmente sia la Lega,  sia la propria storia politica per dare l’appoggio alle sinistre.. ”. Continuano i due leghisti : “… Si tratta dell’evidente conferma della confusione in cui è piombato da mesi e che lo ha portato a non beccarne una giusta, dalle sue dimissioni per finire alle ultime dichiarazioni: un sostegno alla sinistra condito da accuse sgangherate e prive di senso…”

Rapida la replica dell’ex sindaco che, rispondendo ai leghisti afferma : ” Leggo le farneticanti dichiarazioni di Alessandro Corbetta e Andrea Villa che vedrebbero in me una persona confusa perché ho invitato a non votare chi tradisce territorio e comunità e vorrebbe governare con una maggioranza di consiglieri guidati da un imprenditore immobiliare con interessi diretti su Seveso. E’ evidente che i confusi sono questi due personaggi. Non hanno esitato ad abbandonare Seveso sul tema delle vasche contenenti materiale inquinato da diossina mentre vorrebbero consegnare la mia amata città nelle mani di chi ha interessi speculativi in ambito edilizio. ”  E termina Allievi : ” .. Sosteniamo le persone e non i simboli. Domenica 17 e lunedì 18 ottobre 2021 voterò per il candidato Sindaco Gianluigi Malerba. ”

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Politica

SEVESO – ALLIEVI: “REGIONE LOMBARDIA AMMETTE CHE CI SONO CRITICITA’! LA MIA AZIONE È SERVITA”

SEVESO L’ex sindaco di Seveso Luca Allievi dopo le dichiarazioni dell’assessore regionale Raffaele Cattaneo ( leggi ) replica con una nota in cui afferma : ” Lo scorso 20 luglio 2021, a seguito delle mie dimissioni, si è tenuta unaudizione presso la VI Commissione  Ambiente e Protezione Civile di Regione Lombardia per fare il punto sulle vasche di discarica situate sotto il
Bosco delle Querce di Seveso e Meda e del deposito di materiale inquinato da diossina posizionato a Cesano  Maderno.

Durante l’audizione regionale è emerso che:
I tecnici ipotizzano infiltrazioni nella vasca A di Seveso. Ciò sarebbe la causa dell’eccessiva e continua  produzione di percolato;
Il depuratore e il sistema di pompaggio non sono mai entrati in funzione;

Regione Lombardia stanzierà 300.000 euro per lavori di manutenzione straordinaria.


Appare evidente come sia ragionevole pensare che per molto tempo non sia stata data la giusta attenzione  al monitoraggio dei sopraccitati siti. Ne consegue che è superficiale poter sostenere che vada tutto bene.


Si può quindi affermare, ad esempio, con assoluta certezza che le infiltrazioni siano solo in cima alle vasche? 
Siamo certi che staticamente sia tutto a norma?  Di certo, da Sindaco, non ho l’assoluta certezza e tranquillità.

Da questo, e da altri indizi molto ben delineati e circostanziati è nata, e oggi a maggior ragione appare  ulteriormente suffragata dopo tali conferme, la mia preoccupazione sul tema in oggetto, che mi ha portata rassegnare le dimissioni vista la totale incapacità di comprensione di quella che era la mia maggioranza  politica, e cioè Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia
.

A mio parere fa spavento la chiarezza, la linearità, la logicità e la semplicità di quanto sopra esposto: a tal  proposito voglio rassicurare l’Illustrissimo Assessore Raffaele Cattaneo che le mie dimissioni non hanno nulla  a che vedere con semplici e futili beghe politiche cittadine e lo ringrazio calorosamente per aver capito che è  importante iniziare a recuperare il tanto tempo perso, tant’è che pare siano in arrivo i primi 300mila  euro di  investimenti per opere di manutenzione.


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Politica

SEVESO – IL PREFETTO NOMINA IL COMMISSARIO PER IL COMUNE

Diventate irrevocabili le dimissioni del sindaco Luca Allievi, ora la gestione provvisoria fino alle elezioni. Opposizione sul piede di guerra

di Sonia Ronconi ( Fonte il Giorno.it)

SEVESO – Diventate irrevocabili le dimissioni da sindaco di Luca Allievi, ieri il prefetto di Monza Patrizia Palmisani ha avviato la procedura per lo scioglimento del Consiglio comunale nominando come commissario per la provvisoria amministrazione del Municipio il prefetto Giorgio Zanzi (nella foto). Ma le polemiche tra i gruppi politici di Seveso non si placano. E se Fratelli d’Italia, Forza Italia e la lista civica di Tino Galbiati ’MuoviAmo Seveso (all’opposizione) festeggiano la ritirata dei leghisti, il centrosinistra è preoccupato per i temi che non troveranno ancora soluzione. L’ex sindaco Paolo Butti, Anita Argiuolo e Ersilia Cappelletti del Pd e il grillino Antonio Cantore si riferiscono in particolare all’occasione persa di poter affrontare, in un ultimo consiglio comunale, il tema delle “opere ferroviarie che coinvolgeranno la città nei prossimi anni”.

E attaccano la ex maggioranza: “Il presidente del Consiglio comunale Alessandra Bernini (Forza Italia) ha comunicato di essere in vacanza, mentre il vice presidente Ferruccio Ferro (in quota Fratelli d’Italia) anziché convocare il Consiglio come autorizzato anche da comunicazione del segretario generale ha preso tempo inviando strumentalmente richiesta di parere al prefetto, impedendo di fatto la convocazione del Consiglio e la discussione di proposte che avrebbero potuto ridurre le criticità che il sottopasso ferroviario proposto dalla ex maggioranza causerà sul centro della città”. Per questo “Ferro ha enormi responsabilità politiche ed istituzionali che in città non hanno precedenti”.

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Politica

SEVESO – LA LEGA SCARICA IL SINDACO ALLIEVI : “VICENDA FOLLE, DIOSSINA SCUSA POCO CREDIBILE”

SEVESO – Ha ascoltato attentamente tutte le relazioni, per avere un quadro completo della vicenda delle vasche della diossina, poi è intervenuto anche lui: Alessandro Corbetta, pezzo da novanta della Lega a livello regionale, al termine dell’audizione in tre parole ha crocefisso politicamente il sindaco di Seveso. Se restavano ancora dubbi sul fatto che la Lega potesse di nuovo appoggiare il dimissionario Luca Allievi alle elezioni del prossimo autunno, ora è una possibilità da scartare nel modo più assoluto.

Difficile commentare una vicenda che reputo sufficientemente folle – ha commentato Corbetta – per la maniera in cui è avvenuta. Conosco Allievi personalmente, devo dire che la decisione di dimettersi dall’incarico è stata presa all’oscuro del movimento di cui faccio parte. Anche noi l’abbiamo appresa all’improvviso. Dimissioni davvero non pensabili fino a quel giorno”.

Forti perplessità non solo sul metodo, ma anche sul motivo: “Abbiamo assistito – ha aggiunto Corbetta -, visto, letto dichiarazioni con cui il sindaco ha voluto spiegare il suo gesto. Motivazioni che non mi convincono. Ancora meno al termine di questa audizione della Commissione Ambiente. Mi fido della Regione Lombardia, dei nostri uffici. Ritengo che ci sia altro sotto a quelle dimissioni. Sono convinto che se le motivazione fossero state davvero quelle della diossina, si sarebbe potuto lavorare a livello istituzionale per cercare di trovare una soluzione”.

Corbetta ha voluto ringraziare anche tutta la Regione: “Un grazie all’assessore Raffaele Cattaneo per l’approfondimento. Non ho dubbi sul lavoro portato avanti dai tecnici della Regione Lombardia, puntuale e orientato alla tutela della salute dei cittadini. So che c’erano problemi politici all’interno dell’amministrazione comunale di Seveso per l’approvazione della convenzione”.

Da parte di Corbetta una sola indicazione: “Chiedo all’assessore di andare fino in fondo. I cittadini di Seveso meritano la verità. Non bisogna guardare in faccia a nessuno. Di fronte a queste situazioni credo che la Regione debba fare chiarezza in ogni sede opportuna. Se quanto dichiarato dal sindaco non è veritiero, ci troviamo di fronte a possibili risvolti in sede giudiziaria. Non si gioca con il fuoco”.

( fonte seietrenta.com – Gualfrido Galimberti )

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Cronaca

SEVESO – “SULLA DIOSSINA ZERO CONTROLLI “. LA VERITA’ DEL SINDACO LUCA ALLIEVI

di SONIA RONCONI
( fonte Il Giorno )

SEVESO Dimissioni in massa dei consiglieri leghisti del Comune di Seveso che seguono quelle del sindaco Luca Allievi, per la questione della presunta cattiva gestione delle vasche contenenti la diossina ‘erede’ del grave incidente ambientale del 1976. Anche i non eletti che potrebbero subentrare, non sono disponibili. Il caso comincia il 1°, con l’addio del primo cittadino, fra l’altro per “omissione di controlli e zone d’ombra nel monitoraggio sulle vasche della diossina”. Da qui nasce un esposto che ora è sul tavolo della Procura di Monza. Per Allievi gravi perplessità sull’”affidamento a partire dal 2008 della gestione di un sito così pericoloso al Comune” e preoccupazione “per l’assenza totale di monitoraggio delle vasche e di un piano di controllo”. Allievi spiega perché ha deciso di lasciare, seguito dai consiglieri le

Allievi, le sue dimissioni sono arrivate il 1° luglio. Quanto tempo prima ha scoperto questo presunto malfunzionamento alle vasche che contengono la terra contaminata dalla diossina del 1976?
“Non ho mai parlato di malfunzionamento. Avrei potuto farlo se avessi avuto in mano delle analisi sul loro stato. Ma questi documenti non ci sono. È questo il tema: da almeno 20 anni non si sono mai fatti rilievi sulla tenuta delle vasche”.È vero che la sua decisione si è basata sull’analisi dei tecnici del Comune di Seveso che non avrebbero trovato protocolli di monitoraggio? E che l’impianto di rilievo del percolato delle vasche non sarebbe mai entrato in funzione?
“Sì, anche su quella”.

È sempre convinto della sua decisione?
“Le dimissioni sono state improvvise ma non improvvisate. Sono sempre più convinto della bontà della mia scelta: se ti viene impedito anche dai tuoi stessi alleati di procedere sulla via della salvaguardia della salute, della trasparenza, e dell’integrità, meglio fare un passo di lato. Gli altri partiti non hanno appoggiato il bilancio 2020, ma soprattutto non volevano votare a favore dell’accordo per riaffidare la gestione delle vasche alla Regione. Hanno chiarito che per parte della maggioranza la gestione sarebbe dovuta rimanere a Seveso. Quale gestione chiedo io?”.

Ma di cosa è preoccupato, della salute pubblica?
“Un sindaco si deve sempre preoccupare della salute pubblica. Non per fare allarmismo, ma per avere trasparenza nei controlli”.

Ha parlato di ombre nella gestione delle vasche. Lei è di Seveso, sa cosa significa convivere con il disastro dell’Icmesa: non pensa che con le sue dichiarazioni i cittadini ora abbiano più paura e angoscia?
“Io credo che la trasparenza e la conoscenza siano l’antidoto per non avere paura e angoscia”.

Le due vasche da 15 anni vengono controllate dagli uffici del Comune con finanziamenti regionali. Lei era sindaco da 3 anni. Cosa è sfuggito?
“A inizio 2020 è entrato in funzione il nuovo modello organizzativo del comune. In questo contesto, insieme al dirigente dell’area Territorio, abbiamo analizzato le procedure di governo delle due vasche tra Seveso e Meda e del deposito di Cesano Maderno. Inspiegabilmente, non abbiamo trovato in archivio nessun documento sulle vasche: non c’erano progetti, protocolli di gestione e sicurezza, procedure per l’emungimento del percolato, sistemi di misurazione della discarica e strumenti di controllo. Invece tempo fa abbiamo trovato lettere indirizzate a Regione Lombardia datate 2015 e 2016 a firma dell’allora direttore del Bosco delle Querce (l’area verde realizzata sopra i grandi contenitori in cemento, ndr ), che chiedeva di dare un incarico a un tecnico specializzato, per fare una verifica sullo stato delle vasche e soprattutto degli impianti tecnologici collegati. Il dirigente chiedeva alla Regione di trasmettere la documentazione progettuale delle vasche, non presente presso il comune di Seveso. Nel gennaio 2015 l’allora direttore del parco scriveva che il documento più recente disponibile “risulta lo studio di ENEL-Hydro risalente al luglio 2007“. Insomma, i cassetti erano vuoti…”.

Allora cosa avete fatto per chiarire la situazione?
“Agli atti non abbiamo trovato l’assegnazione dell’incarico, quindi è probabile che la verifica dello stato delle vasche, richiesta dal direttore del Bosco delle Querce sin dal 2015, non sia mai stata assegnata. L’Amministrazione ha rappresentato la situazione a Regione Lombardia che è proprietaria dell’area e responsabile delle gestione delle vasche. Regione ha preso atto della situazione e, con una delibera della giunta del 21 dicembre scorso, ha approvato un nuovo schema di convenzione che avrebbe accentrato gestione e controllo a livello regionale. La nuova convenzione è stata sottoscritta dal Comune di Meda e da Ersaf, l’ente regionale che gestisce l’oasi. A Seveso, invece, sono cominciati i problemi. Veti in maggiornaza, Fratelli d’Italia e Forza Italia, sostenuti anche dal Pd. Col veto è arrivato il boicottaggio del bilancio e l’azione della giunta ha rallentato. Poi gli alleati hanno detto che mai avrebbero appoggiato l’accordo con la Regione. A questo punto ho preso atto della situazione e con senso di responsabilità ho fatto un passo di lato. Mi auguro che altre istituzioni dello Stato potranno fare chiarezza sulla vicenda”.

Il riferimento è al suo esposto. Lei ha detto anche che l’estrazione del percolato delle vasche è stata assegnata nel tempo, per via diretta, senza gara, sempre alla stessa azienda, con un atto firmato sempre dalla stessa funzionaria.
“Anche questa non è una frase che ho detto io, ma che sta scritta nella relazione del dirigente dell’area Territorio del Comune di Seveso”.

Lei è convinto delle sue affermazioni: qualcuno di fidato le ha fornito queste informazioni?
“Non c’è nulla e nessuno di più fidato dei documenti protocollati in un ente pubblico: sia i documenti che ci sono, sia quelli che non ci sono…”.

( nella foto il laghetto che sorge sopra le vasche della diossina )

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CronacaPolitica

SEVESO – LE VASCHE DI DIOSSINA PERDONO MA NON SI SA DOVE

SEVESO – Le due vasche di diossina collocate nel Bosco delle Querce a Seveso, terzo sito mondiale per pericolosità dopo Fukushima in Giappone e Chernobyl in Ucraina, “perdono”. E’ quanto risulterebbe da un dialogo tra un esponente del Comune teatro del grave incidente ambientale del 1976 e un rappresentante di Ersaf, l’Ente regionale lombardo per i servizi all’Agricoltura e alle Foreste, riportato nell’esposto letto presentato dal sindaco dimissionario della cittadina Luca Allievi in Procura. ( leggi )

Il 30 giugno 2021 – scrive il primo cittadino leghista Luca Allievi nel documento sul tavolo dei magistrati di Monza per competenza territoriale dopo essere stato depositato a Milano – con il sottoscritto in collegamento telefonico, l’architetto Matteo Gargarella, dirigente dell’Area Territorio del Comune, contattava Ersaf nella persona di Antonio Mambriani, il quale gli riferiva che ‘la riunione in Regione era stata fatta e che la dirigente Elisabetta Confalonieri aveva espresso tutta la sua arrabbiatura verso il Comune di Seveso perché ‘scrivono troppo’. Inoltre, su domanda diretta dell’architetto Gargarella a Mambriani: ‘Ma allora le vasche perdono?’, Mambriani aveva risposto: ‘Per me sì’”.

La questione del potenziale pericolo ambientale e per la salute era emersa con l’annuncio nei giorni scorsi delle dimissioni da parte del sindaco dovute, aveva spiegato, “alle moltissime zone d’ombra che riguardano la gestione delle due vasche, una a Seveso e l’altra a Meda, costruite dopo il disastro e in cui è stata depositata la diossina”.

Nell’esposto Allievi afferma che, nel corso del suo mandato cominciato a settembre del 2018, ha maturato serie perplessità su “come possa la Regione (guidata ora dal suo partito, ma la convenzione è datata 2008, ndr) possa avere affidato un sito così pericoloso al Comune”.

Dubbi diventati fonte di “estrema preoccupazione” dopo avere scoperto, tra le altre cose, “l’assenza totale del monitoraggio e del sistema di rilevazione del percolato”, l’”assenza di protocolli operativi per la gestione ordinaria delle vasche”, l’ “assenza di un piano di controllo e di pianificazione degli interventi di manutenzione e di controllo delle vasche”.

Nel frattempo, Ersaf ha effettuato dei sopralluoghi nel Bosco delle Querce, l’ultimo nel maggio scorso.

Da colloqui informali avvenuti nelle settimane scorse – dice Allievi ai magistrati – tra Gargarella ed esponenti di Ersaf sono emerse gravi criticità strutturali tanto da far dire all’esponente di Ersaf ‘la vasca perde ma non sappiamo dove e come’”.  Alla luce di questi fatti, Allievi chiede alla Procura di sequestrare il sito dove il 10 luglio di 25 anni fa una nube tossica infinita si sprigionò dalla fabbrica Icmesa trasportando nei polmoni, nella natura, sulle cose, la diossina, una delle sostanze più cancerogene contenuta anche nell’Agente Arancio utilizzato dagli americani per distruggere le foreste del Vietnam.

Subito dopo l’esposto la Regione aveva fatto sapere che “nel corso della gestione da parte del Comune i dati rilevati sulle analisi del percolato – è la replica della Regione – non hanno evidenziato la presenza di concentrazioni rilevanti di contaminanti né sono mai state evidenziate criticità particolari. Non vi sono dunque evidenze di rischio per la popolazione e per l’ambiente derivanti da tali impianti”

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CronacaPolitica

SEVESO- DIOSSINA : REGIONE LOMBARDIA “NESSUN PERICOLO PER LA SALUTE” MA IL SINDACO ALLIEVI REPLICA…

SEVESO-  Dopo le dimissioni del Sindaco Luca Allievi ( leggi ) motivate anche dalle “moltissime zona d’ombra che riguardano la gestione delle vasche, contenenti materiale inquinato da TCDD ( diossina ), sottostanti il Bosco delle Querce ” la Direzione Generale dell’Assessorato regionale Ambiente e Clima, spiega in una nota che “è opportuno precisare che fino alla fine del 2020 la gestione delle vasche è stata in capo al Comune di Seveso. Che, in base alle convenzioni sottoscritte con Regione Lombardia, ha effettuato il prelievo, il monitoraggio e le analisi del percolato delle discariche”.

Nel corso della gestione da parte del Comune di Seveso, i dati rilevati sulle analisi del percolato – prosegue la nota – non hanno evidenziato la presenza di concentrazioni rilevanti di contaminanti né sono mai state evidenziate criticità particolari. Non vi sono quindi evidenze di rischio per la popolazione o per l’ambiente derivanti da tali impianti. A seguito di richiesta esplicita del Comune di Seveso, Regione Lombardia, dal 2021 non ha più rinnovato la convenzione per la gestione delle vasche con il Comune. Intendendola affidare poi ad Ersaf, Ente gestore del Bosco delle Querce“.

Regione Lombardia, nel gennaio 2021 – spiega la nota – si è fatta carico di verificare se, dopo 45 anni, le discariche necessitino di opere di manutenzione straordinaria. O se il loro stato garantisce ancora i criteri di sicurezza previsti nel momento in cui erano state realizzate”.

A tale scopo, Regione Lombardia, tramite Ersaf – prosegue la nota – ha ricontrollato i progetti di realizzazione della discarica. Ha verificato i documenti relativi alle attività eseguite dal Comune negli anni e ha eseguito sopralluoghi per verificare lo stato e l’efficienza degli impianti a servizio delle vasche. Lo scorso 30 giugno si è svolta una riunione tra Regione Lombardia ed Ersaf per fare il punto della situazione e condividere le risultanze delle verifiche e dei sopralluoghi effettuati”.

In tale riunione – continua la nota – è emerso chele caratteristiche costruttive delle vasche appaiono in generale rispondere a principi di buona pratica e ragionevolezza tecnica. Essendo presenti i principali presidi di contenimento e gestione degli impatti potenziali. E tenendo in debita considerazione il periodo di realizzazione delle opere, nei primi anni ’80; la caratteristica della maggior parte dei rifiuti abbancati non presentano rischi né strutturali né di rilasci di sostanze particolari; le caratteristiche del percolato prodotto non evidenziano presenza significativa di contaminanti”.

“Inoltre – conclude la nota – si sono fatte alcune valutazioni preliminari sulla necessità o meno di un ripristino dello strato superficiale delle discariche. E su ciò che deve essere oggetto di ulteriore monitoraggio negli anni prossimi. Non emergono dunque, al momento, elementi o evidenze che giustifichino uno stato di pericolo per l’ambiente o la salute”.

Al comunicato di Regione Lombardia ha replicato il sindaco dimissionario Luca Allievi  : ” Il comunicato di Regione Lombardia non entra nel merito delle criticità da me espresse e sa benissimo tutto quello che non va e quello che non è mai stato fatto negli ultimi 15 anni. Con questo comunicato prende una posizione che spero possa dimostrare e sostenere.  Non sono uno sprovveduto o un improvvisato che non sa quello che dice. Ho fatto il mio dovere e il futuro dirà come stanno i fatti.

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Politica

SEVESO – LE PREOCCUPAZIONI DI “SEVESO FUTURA” DOPO LE DIMISSIONI DEL SINDACO ALLIEVI

SEVESO – Dopo che Luca Allievi ha presentato ieri le proprie dimissioni da primo cittadino ( leggiSeveso Futura in una nota ha espresso  grande preoccupazione in merito alle dichiarazioni del sindaco dimissionario che: ” abbandonando la responsabilità che si era assunto, apre un grosso interrogativo sulla gestione delle vasche contenenti la diossina. Una denuncia di malagestione che coinvolge, oltre all’amministrazione comunale, anche la Regione Lombardia.
I cittadini di Seveso hanno diritto di conoscere se la loro salute è in pericolo e se il Bosco delle Querce, con le sue vasche, è un luogo sicuro.
Inoltre, non possiamo fare a meno di notare che per la seconda volta Seveso rischia il commissariamento a causa dell’inadeguatezza di Luca Allievi, della Lega e di tutta la destra

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CronacaPolitica

SEVESO – SI DIMETTE IL SINDACO ALLIEVI. SULLA CITTA’ ALEGGIA IL FANTASMA DELLA DIOSSINA

SEVESO – Si è dimesso ieri 1 luglio il sindaco Luca Allievi ( Lega ) : ” Mi dimetto perchè ci sono moltissime zona d’ombra che riguardano la gestione delle vasche, contenenti materiale inquinato da TCDD ( diossina ), sottostanti il Bosco delle Querce. Da un’analisi effettuata con il supporto dell’Area Tecnica del Comune di Seveso non ho trovato i protocolli di monitoraggio delle vasche,ho  appreso che l’impianto  di depurazione dei percolati non è mai entrato in funzione, non ho accertato la presenza di sistemi di monitoraggio della staticità delle vasche e ho grossi dubbi sulle procedure usate per prelevare il percolato “ .
A fronte di questa grave situazione ambientale,  pare che Allievi non abbia avuto il sostegno degli alleati politici che governano la città ( Forza Italia – Fratelli d’Italia ) ma nemmeno quello della Lega suo partito di appartenenza, che ha commissariato la sezione locale come:  ” se il problema fosse il segretario cittadino della Lega e non la salute pubblica . E la provenienza di questo commissariamento la dice molto lunga …
Commissario della sezione cittadina della Lega è stata nominata  Gabriella Cadorin, ex assessore al commercio  a Seregno nella amministrazione guidata da Giacinto Mariani. Sia la Cadorin che il Mariani  risultano  da sempre fedelissimi dell’onorevole Paolo Grimoldi ) .
Benchè il Sindaco dimissionario si sia trincerato dietro un ” no comment” è probabile che dell’intera questione  riguardante il ” Bosco delle Querce” ma soprattutto di quello che c’è sotto, sia già stata informata la Procura della Repubblica di Monza.

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