SEREGNO – IL COMUNE ADERISCE AL MANIFESTO DELLA COMUNICAZIONE NON OSTILE
SEREGNO – Parole Ostili in Rete, no grazie! E’ l’impegno del Manifesto della Comunicazione Non Ostile, promosso nell’ambito del progetto culturale “Parole O_Stili”, che ha l’obiettivo di responsabilizzare ed educare gli utenti della Rete a scegliere forme di comunicazione non ostile. Parole O_Stili si rivolge a tutti i cittadini consapevoli del fatto che “virtuale è reale”, che l’ostilità in Rete ha conseguenze concrete, gravi e permanenti nella vita delle persone e che i comportamenti individuali di ciascuno sono determinanti per il successo complessivo di un nuovo modo di stare sulla Rete.
Al Manifesto hanno già dato formale adesione oltre 150 comuni in tutta Italia, tra cui Milano, Torino, Bergamo, Padova, Palermo, Firenze, Bari, Novara, Ferrara e Lecce. Per maggiori informazioni sul progetto, il sito ufficiale è www.paroleostili.it.
Questo il testo integrale del Manifesto:
1. Virtuale è reale
Dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona.
2. Si è ciò che si comunica
Le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano.
3. Le parole danno forma al pensiero
Mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso.
4. Prima di parlare bisogna ascoltare
Nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura.
5. Le parole sono un ponte
Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri.
6. Le parole hanno conseguenze
So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi.
7. Condividere è una responsabilità
Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi.
8. Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare
Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare.
9. Gli insulti non sono argomenti
Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi.
10. Anche il silenzio comunica
Quando la scelta migliore è tacere, taccio.
Federica Perelli, assessore alla Cultura: “In questo particolare momento storico, in cui siamo chiamati a trascorrere molto tempo nelle nostre case, si amplifica enormemente la nostra presenza su Internet. Ecco, quindi, che una riflessione sui comportamenti e sui linguaggi da adottare in rete è ancora più opportuna. Con una particolare attenzione agli studenti e ai più piccoli utenti che, in questo momento, barattano la quotidianità scolastica con gli scambi virtuali e che dobbiamo, per primi, tutelare”.
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