MONZA – TELEFONIA: FATTURAZIONE MENSILE MA… AUMENTO DEL 8,6 %
MONZA – Gli operatori telefonici stanno comunicando il ritorno alla fatturazione a 30 giorni, come previsto dal decreto fiscale approvato a dicembre ma per gli utenti a spesa annua rimarrà invariata. Tanto rumore per nulla. La battaglia dell’Agcom contro la fatturazione a 28 giorni, rilanciata nel decreto fiscale del 4 dicembre con l’obbligo per legge di tornare alla bolletta mensile per i servizi Tlc (fissi e mobili), non ha prodotto alcuna variazione sulla spesa che i consumatori dovranno sborsare su 12 mensilità (anziché le 13 previste con la fatturazione a 28 giorni). In soldoni, gli aumenti dell’8,6% connessi alle 13 mensilità della fatturazione a 28 giorni saranno spalmati e riproporzionati su base mensile con il ritorno delle bollette a 30 giorni. A quanto pare le compagnie telefoniche stanno “continuando a fare cartello per provare a giustificare un incredibile aumento delle tariffe dell‘8,6% che avevano mascherato con il trucchetto delle fatture a 4 settimane. Una legge approvata dal Parlamento obbliga le società a tornare alla fatturazione mensile e le compagnie stanno inviando agli utenti una comunicazione che punta a strumentalizzare la novità legislativa allo scopo di coprire, per la seconda volta, l‘aumento delle tariffe” . L’Unione Nazionale Consumatori (Unc) ha deciso di presentare un esposto all’Antitrust e all’Autorità delle Comunicazioni per comunicazione ingannevole e pratica commerciale scorretta contro Vodafone e Tim, che, tornando alla fatturazione mensile, nel comunicare l’aumento dell’8,6% dell’abbonamento mobile e di rete fissa non hanno informato adeguatamente e correttamente i propri clienti privati e ha diffidato Wind Tre e Fastweb perché non facciano altrettanto.
Gli operatori di telefonia stanno iniziando a comunicare ai propri clienti via sms, messaggi in bolletta e servizio clienti il ritorno alla fatturazione mensile delle offerte commerciali stabilito dalla legge 172 del 4 dicembre 2017, che ha fissato nel 4 aprile prossimo il termine massimo per ripristinare il ciclo mensile sia per la telefonia fissa sia per quella mobile, in sostituzione della fatturazione ogni 4 settimane. Questa era stata introdotta con efficacia su tutte le tipologie di offerta, la legge ha superato l’approccio – impugnato dagli operatori – dell’Autorità di settore (Agcom) che aveva invece dato il via libera alla fatturazione ogni 4 settimane alle sole offerte di telefonia mobile. In attesa del giudizio del Tar atteso per febbraio, ecco come gli operatori si stanno adeguando alla legge. Agcom ha già multato gli operatori, che tramite Asstel hanno a suo tempo impugnato la delibera al Tar, contestando all’Agcom carenza di potere nel disciplinare il contenuto dei rapporti contrattuali fra operatori e clienti. La sentenza del Tar è prevista a febbraio.
Tim
Le offerte consumer torneranno ai rinnovi mensili, a partire, rispettivamente e dal 5 marzo per le offerte di telefonia mobile e dal 1° aprile per la telefonia fissa.
Con una pagina web di facile comprensione e raggiungibile dalla home page del sito tim.it, l’operatore spiega con dettaglio come funzionerà il ritorno al rinnovo mensile delle offerte. Da rilevare la presenza di un apposito contatore che permette di conoscere quanto si andrà a spendere con la variazione di fatturazione. Basta digitare il costo attuale per ottenere il costo giornaliero e quello (futuro) mensile. La spesa complessiva sarà la stessa solo ripartita diversamente. Inoltre, i pagamenti rateali di dispositivi abbinati ai contratti e addebitati in bolletta non subiranno modifiche. Sempre sul fronte della trasparenza, ogni offerta mobile si rinnoverà una volta ogni mese (e non più ogni 7, 28 o 30 giorni), sempre nello stesso giorno del mese dando così al cliente la certezza della data di rinnovo e portando a 12 il numero dei rinnovi nel corso di ogni anno solare. Inoltre, Tim aumenterà in maniera proporzionale le quantità di minuti, GB e SMS per garantire gli stessi contenuti annuali delle offerte. Un dettaglio non da poco, che distingue TIM dagli altri operatori.
Vodafone
I clienti passeranno al rinnovo mensile a partire dal 25 marzo per le offerte mobili e dal 5 aprile per le offerte residenziali.In particolare, sul proprio sito Vodafone annuncia che il numero dei cicli di fatturazione si riduce da 13 a 12 e di conseguenza l’importo mensile delle offerte aumenterà dell’8,6%. Per avere maggiori informazioni si può contattare il 42590. I canoni saranno leggermente alzati e ciò che si pagava in 13 fatture si pagherà in 12. Il traffico voce, dati e SMS resterà invariato e spalmato su 12 mensilità.
Wind-Tre
Anche Wind-Tre hanno annunciato il ritorno alla fatturazione mensile. Rispetto a TIM e Vodafone che hanno esplicitato cosa cambierà a livello tariffario, per i clienti dell’operatore multi-brand in caso di modifica delle condizioni dell’offerta sarà inviata una comunicazione personalizzata. Per i clienti Wind residenziali (telefonia fissa) il passaggio al rinnovo mensile delle offerte avverrà a partire dal 5 aprile, mentre per il mobile la data è fissata per il 4 aprile.
3 Italia sul mobile suggerisce di approfondire con il servizio clienti e fissa come data di transizione il 24 marzo.
Fastweb
Anche Fastweb, in ottemperanza a quanto previsto dalla Legge 172/2017, comunica che a partire dal 26 marzo per le offerte mobili ricaricabili, e dal 5 aprile per le offerte mobili in abbonamento, tutti gli importi saranno calcolati su base mensile. Gli importi delle offerte Fastweb saranno calcolati su base mensile. Questa variazione non comporterà nessun aggravio di costo, l’importo dell’offerta sarà calcolato mantenendo fisso l’attuale costo annuale per i servizi compresi in abbonamento e dividendo tale importo per dodici mensilità, invece di 13 rinnovi ogni 28 giorni.
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