Cronaca

VAREDO – LUNEDI’ DUE NOVEMBRE APRONO DUE HOTSPOT PER LA DIAGNOSI DEL COVID

VAREDO – Lunedì 2 novembre apriranno in città i primi due hotspotterritoriali per la diagnosi del Covid 19. Lo annunciano in una nota l’Assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera e il Direttore Generale dell’ASST di Monza Mario Alparone.“La decisione di apertura degli hotspot territoriali risponde ad un duplice obiettivo -sottolinea l’Assessore Gallera -: integrare le prestazioni della medicina territoriale con quelle specialistico-ospedaliere offrendo così ai medici di medicina generale un punto diriferimento di prossimità verso cui indirizzare i pazienti che necessitano di un accertamentodella patologia da coronavirus”.

Grazie a questo progetto – spiega il Direttore Generale Alparone – è possibile garantireuna maggiore appropriatezza negli accessi ai pronti soccorso indirizzando sugli ambulatoriterritoriali quei pazienti che non versano in stato di acuzie, in questo modo cercandoanche di limitare sovraffollamenti nei PS”.

Sono previsti 6 ambulatori in 3 hotspot distinti: i primi due ad aprire, lunedì 2 novembre,saranno situati all’interno dell’hotspot di via San Giuseppe a Varedo con orario 8.30/12.30– 13.00/15.30. Nelle prossime settimane saranno quindi attivati gli hotspot di Limbiate e di Monza.Importante sottolineare che l’accesso non sarà libero, bensì avverrà esclusivamente previo appuntamento che potrà essere preso direttamente, ed esclusivamente, dal medicocurante.

 “Il paziente inviato all’hotspot verrà sottoposto a visita specialistica e ad una diagnostica adeguata – commenta Gallera – e potrà quindi essere inviato a casa in telemonitoraggiooppure direttamente al ricovero in reparto saltando quindi il passaggio in pronto soccorso.Si tratta quindi di una risposta efficace, rapida e tempestiva che pone la persona al centrodel percorso di diagnosi, cura e assistenza, nell’ambito di una proficua e virtuosacollaborazione fra ospedale e territorio”.
Sin dalla ricostituzione della mia unità di crisia fine agosto – sottolinea il Direttore Generale della ASST Monza Mario Alparone – ero convinto che la strategia giusta per laseconda ondata fosse associare un argine territoriale alla gestione ospedaliera. Per questoho chiesto ai nostri specialisti di predisporre unpercorso di valutazione clinica per poteraiutare i Medici di medici generale ad individuarecon semplicità quando il caso sospettosia da inviare in pronto soccorso e quando invece si può gestire a domicilio o nei nostricentri territoriali. Lo abbiamo proposto al nostroOrdine dei medici che ha accolto congrande favore l’iniziativa. Apriremo fino a 6 centri territoriali dove specialisti e medici dimedicina territoriale collaboreranno insieme. Spero questa iniziativa venga seguita ancheda altre aziende”.
Si plaude a questa iniziativa di vera integrazione territorio-ospedale che contribuisce amigliorare la gestione di un paziente che può presentare un potenziale aggravamento inbrevissimo tempo, evitando il dramma già vissuto nella prima fase – aggiunge Carlo Maria Teruzzi, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Monza e della Brianza -. Questa emergenza ci pone nuove sfide: siamo tutti chiamati a ripensare anche il nostro ruolo e a ritrovare vie per vivere il nostro impegno con spirito collaborativo affrontando la complessità dell’emergenza con il genuino senso del prendersi cura”.

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