Autore: Redazione

Cronaca

MONZA – IL PREMIO ” CORONA FERREA 2020 ” ALL’ OSPEDALE SAN GERARDO

MONZA – È stato il Direttore Generale della ASST Monza, Mario Alparone, a ritirare questa mattina, mercoledì 24 giugno, il premio “Corona Ferrea 2020” in rappresentanza dell’intera Azienda socio sanitaria territoriale, insignita per la prima volta della prestigiosa onorificenza. A ritirare il premio insieme al Direttore Generale erano presenti la dottoressa Domenica Sartori, in rappresentanza di tutti gli infermieri e il professor Paolo Bonfanti, Direttore dell’unità operativa di Malattie Infettive in rappresentanza di tutti i medici. “Sono onorato e devo dire emozionato di ricevere a nome dell’Azienda che rappresento un premio così sentito dalla nostra cittadinanza. Sento forte il legame con questa città così come fortissimo è stato il legame della città con il proprio Ospedale, dimostrato dalle innumerevoli manifestazioni di aiuto ricevute”, sottolinea il dottor Alparone. “Faccio da tramite per condividere il riconoscimento con tutti gli operatori sanitari ed amministrativi della ASST di Monza e, lasciatemelo dire, con la mia Unità di crisi, con la quale ho vissuto una straordinaria unità di intenti e di spirito che ci ha consentito di superare l’emergenza da Covid 19. Durante questo periodo abbiamo offerto assistenza ad oltre 1700 pazienti di cui 350 che arrivavano da fuori provincia a dimostrazione del ruolo di sostegno determinante dei nostri Ospedali sul nostro territorio ma anche a favore delle province lombarde maggiormente colpite”. L’Unità di crisi, che per oltre tre mesi ha gestito la pandemia, era costituita, oltre che dal Direttore Generale, da Laura Radice, Stefano Scarpetta, Gianluca Peschi, Antonino Arduca, Paolo Bidoli, Andrea Biondi, Paolo Bonfanti, Luca Bresolin, Marina Cazzaniga, Matteo Cesana, Giuseppe Citerio, Ernesto Contro, Bruno Cutrì, Silvia Manuela De Bianchi, Giuseppe Foti, Raffaele Latocca, Marco Luciano, Paolo Mascagni, Alberto Pesci, Domenica Sartori, Erik Sganzerla, Giovanni Zatti

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Cronaca

SEREGNO – “SEREGNOPOLI ” PARLA RIMOLDI CONSULENTE DELLA PROCURA

MILANOE’ proseguito sabato 20 giugno, presso l’aula bunker 1 del carcere di San Vittore, il processo “Seregnopoli” che vede coinvolti 15 soggetti tra cui l’ex sindaco Edoardo Mazza (Forza Italia), l’imprenditore Antonino Lugarà ed altri 13 imputati di minor rilevanza tra cui l’ex vicesindaco Giacinto Mariani (Lega).Durante l’udienza ha deposto, in qualità di consulente della Procura della Repubblica di Monza, l’architetto Giacinto Rimoldi  (che collabora con le Procure di Milano, Novara, Bergamo e Monza sin dal 1992 ) relativamente l’area “ex Dell’Orto Pullman”, di 5.000 mq, sita tra la via Valassina e la via Dell’Oca.
Il consulente riferisce che l’area sopraccitata è stata acquistata il 1 agosto 2008 dalla società GAMM, riconducibile al Lugarà, area inquadrata come settore produttivo nel PRG vigente dell’epoca. Successivamente, il 20 dicembre 2012, la GAMM stipula un preliminare di vendita con la IN’s Supermercati : in tale preliminare la vendita è subordinata al fatto che la parte venditrice avesse ricevuto dal Comune le debite autorizzazioni per il cambio di destinazione d’uso, da produttivo a commerciale, per poter permettere all’acquirente l’esercizio della propria attività.
Tra il 2013 e il 2015 il vecchio PRG, oggi PGT, viene modificato e tra adozione ed approvazione finale varia nel dettaglio l’art. 15. Con tale modifica viene permessa la possibilità di riconvertire le aree cosiddette dismesse non in base al microtessuto di appartenenza ma in base al tessuto di espansione (produttivo o polifunzionale).
Durante il rifacimento del PGT ci sono due osservazione da parte della GAMM che sono state parzialmente accolte a valle delle controdeduzioni presentate dagli uffici comunali.
Il PGT così approvato in via definitiva non permette la possibilità di edificare l’immobile per l’attività commerciale oggetto del preliminare di vendita per cui la GAMM procede, il 17 marzo 2015, a presentare un Piano Attuativo (PAP) con la richiesta di cambiare la destinazione d’uso dell’area riproponendo, tramite tale piano, la richiesta fatta in sede di osservazioni del PGT e non accettata dal Comune. Il piano viene adottato dalla giunta in carica a luglio 2015, poco dopo la vittoria elettorale del 14 giugno 2015, e approvato in via definitiva ad ottobre 2015: in questo modo l’area da produttiva/polifunzionale passa interamente a polifunzionale.

L’Architetto Rimoldi, dopo aver ricostruito quanto sopra, spiega quelle che sono – secondo lui –  le anomalie presenti e riportate nella sua relazione finale:
1) L’intero iter del Piano, dalla presentazione all’approvazione finale, è stato molto rapido rispetto alle complessità dello stesso (da marzo 2015 ad ottobre 2015). Se si fosse fatta una variante al PGT i tempi sarebbero stati maggiori;
2) L’art.15 così modificato allarga le possibilità di costruire;
3) Le deliberazioni non potevano essere di Giunta ma di Consiglio Comunale in quanto oggetto di variante del PGT (che non è nelle facoltà della sola Giunta). La Giunta deliberando da sola ha ritenuto che il Piano fosse conforme al PGT e che non vi fosse necessità di variante;
4) Modifiche alla viabilità della via Dell’oca senza variante al PGT e senza l’esistenza di un Piano Urbano del Traffico (PUT).

Terminata l’esposizione dell’architetto Rimoldi è iniziato il controesame del teste-consulente da parte degli avvocati difensori,  alcuni dei quali si sono avvalsi a loro volta di un consulente tecnico di parte  con il compito di interfacciarsi  con il consulente della Procura. Tra i consulenti di parte da segnalare la presenza dell’architetto Piergiorgio Borgonovo, conosciuto in città perchè facente parte del gruppo ” Ripartiamo Insieme” che in consiglio comunale sostiente l’amministrazione guidata da Alberto Rossi. Il Borgonovo è stato chiamato come tecnico,  dalla difesa dell’imputato ingegner Carlo Santambrogio, ex dirigente reggente dell’urbanistica .

Il processo continuerà il 15 luglio in quel di Monza con il proseguo del controesame.
( Davide Vismara )
Politica

SEREGNO – TIZIANO MARIANI : ” IN AEB QUALCUNO NON CONOSCE LE PREROGATIVE DEI CONSIGLIERI COMUNALI “

SEREGNO – Il consigliere comunale Tiziano Mariani, ( Noi per Seregno ), interviene in risposta all’intervista rilasciata dalla presidente di Aeb spa, Loredana Brachitta, al settimanale “il Cittadino” di sabato 20 giugno 2020, pagina 8 – Seregno.
“Riscontro con sorpresa ed amarezza le dichiarazioni della presidente di Aeb spa, Loredana Brachitta, che si domanda quali celati interessi ci siano dietro l’azione posta in atto da sottoscritto in merito alla vicenda di fusione tra Aeb spa e A2A spa, che ha portato alla sospensiva delle delibera di Consiglio Comunale da parte del Tribunale Amministrativo Regionale.
La sorpresa deriva dalla sua mancanza di conoscenza delle prerogative proprie di un consigliere comunale, carica elettiva che assegna titolarità di dirtitti finalizzati ad un esercizio della funzione in modo consapevole, con la piena possibilità di presentare proposte di deliberazione al Consiglio Comuale, chiedere al convocazione dello stesso, presentare interrogazioni e mozioni, che rappresentano un potere di sindacato ispettivo, ottenere dagli uffici e dagli enti e/o aziende strumentali tutte le notizie e le informazioni in loro possesso utili per l’espletamento del mandato come estensione del diritto di accesso, ex art. 22 della legge 241/90.
Ricordo infatti che nelle attività consiliari il quarto comma dell’articolo 39 del D. Lgs 267/2000 (Tuel) prevede una adeguata e preventiva informazione ai gruppi consiliari ed ai singoli consiglieri sulle questioni da sottoporre al Consiglio Comunale, affinchè sia assicurata e garantita la possibilità di prendere cognizione di tutti gli atti e documenti istruttori posti alla base dei singoli provvedimenti da approvare in assemblea.
Tutto ciò nella vicenda della fusione Aeb spa-A2A spa è venuto palesemente a mancare come rimarcato in più circostanze, attraverso il diniego dell’accesso a diversi atti.
Nessun interesse nascosto, dunque, se non quello di rappresentare appieno e in modo limpido il mandato popolare affidatomi dai cittadini seregnesi.
Da qui deriva l’amarezza nel constatare la persistente mancanza di rispetto nei confronti della principale istituzione cittadina e dei suoi componenti, acuita dai mancati interventi del presidente del Consiglio Comunale e del Sindaco, che saranno oggetto di valutazione legale.

 

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Cronaca

MILANO – ARRESTATI ALCUNI DIRIGENTI DI ATM : TRUCCAVANO GARE ED APPALTI

MILANO – Su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano hao eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Milano,  Lorenza Pasquinelli, nei confronti di tredici persone, delle quali dodici poste in custodia cautelare in carcere ed una in regime di arresti domiciliari.

Sono gli esiti di una complessa indagine nel settore della criminalità economico-finanziaria, che ha permesso di individuare un’associazione per delinquere finalizzata al compimento di plurimi reati contro la Pubblica Amministrazione ed in particolare dei delitti di corruzione propria, turbativa d’asta, peculato, abuso d’ufficio e falsi in atti pubblici.

Le indagini hanno accertato l’esistenza di un sistema di metodica alterazione di gare ad evidenza pubblica indette da ATM s.p.a. gravitante attorno alla figura ed all’operato di B.P. – pubblico ufficiale con il ruolo di Responsabile dell’Unità Amministrativa Complessa sugli Impianti di Segnalamento e Automazione delle Linee Metropolitane 1, 2, 3 e 5 ed alle società IVM S.r.l. e MAD SYSTEM S.r.l., occultamente create e dirette dal funzionario infedele e, insieme ad altri indagati, al fine di interferire nell’assegnazione ed esecuzione degli appalti di A.T.M. s.p.a., parte lesa nel procedimento.

Sono stati ricostruiti decine di episodi corruttivi e di turbativa d’asta maturati in particolare nel settore degli appalti per l’innovazione e la manutenzione delle Metropolitane Milanesi.

Oltre al pubblico ufficiale di A.T.M. s.p.a. e ad altri funzionari della stessa azienda pubblica, destinatari del provvedimento restrittivo sono i manager e dirigenti delle imprese private che hanno colluso con essi nel turbare le procedure competitive pubbliche al fine di aggiudicarsi i relativi contratti di appalto, remunerando quindi B.P. con dazioni di denaro ed altre utilità.

Tra i soggetti coinvolti nel sistema, spiccano in particolare gli esponenti di SIEMENS MOBILITY s p a

ALSTOM FERROVIARIA s.p.a., ENGINEERING INFORMATICA s.p.a., C.E.I.T. s.p.a., GI.L.C. Impianti Civili S.r.l. e C.T.F Impianti S.r.l., tutte società iscritte nel registro degli indagati, insieme alle stesse IVM S.r.l. e MAD SYSTEM S.r.l., quali Responsabili ai sensi del D.Lvo n. 231/2001, e destinatarie di provvedimenti di perquisizione e sequestro in corso di svolgimento, contestualmente all’esecuzione delle ordinanze cautelari.

Allo stato delle indagini, e secondo quanto ricostruito nell’ordinanza di custodia cautelare, il metodo seguito dall’associazione per delinquere consisteva nell’offrire alle imprese interessate a partecipare alle gare d’appalto indette da A.T.M. s.p.a., la consulenza del pubblico ufficiale, sotto forma di fornitura di materiale ed informazioni privilegiate, trafugate dalla stazione appaltante, ovvero garantendo la possibilità di sopralluoghi riservati e perfino la supervisione e correzione delle bozze di offerta, sino all’indicazione precisa delle percentuali di ribasso da offrire ad A.T.M. al fine di prevalere sulle imprese concorrenti; il tutto in cambio delle promesse di versamenti in denaro, proporzionali al valore dell’appalto e cadenzati mensilmente ed anche dell’impegno da parte dell’impresa aggiudicataria di coinvolgere nell’esecuzione delle opere, in qualità di subappaltatori, le società IVM S.r.l. e MAD SYSTEM S.r.l. o altre imprese, con le quali BP. concordava le proprie illecite remunerazioni.

Nel solo arco temporale coperto dall’indagine (da ottobre 2018 a luglio 2019) sono state registrate promesse e dazioni in denaro pari ad oltre € 125.000,00, oltre a diverse utilità quali prestazioni di servizi e benefit vari, ma le utilità più significative, per il sodalizio criminale, sono state rappresentante dall’acquisizione, alle imprese gestite dall’associazione, di rilevanti sub appalti di lavori pubblici nella Metropolitana Milanese.

Sono inoltre stati raccolti elementi relativi ad un ulteriore e più risalente episodio di corruzione, avvenuto nel 2006 per l’assegnazione dell’appalto relativo al sistema di segnalamento della linea Metropolitana Ml, nel cui contesto sono emerse le recenti criticità (frenature brusche d’emergenza) che hanno investito la linea rossa.

Il dipendente infedele di ATM s.p.a. risulta anche intervenuto per pilotare alcune procedure di assunzione di personale nell’azienda di proprietà comunale, favorendo soggetti privi delle necessarie professionalità e competenze, ma legati alle imprese che lo remuneravano illecitamente, e quindi inseriti nel gruppo di lavoro alle sue dipendenze, garantendogli così l’assoluta riservatezza nella gestione illecita della fase esecutiva dei lavori.

Sono in corso di esecuzione anche perquisizioni e sequestri di documentazione amministrativo-contabiles nonché di supporti informatici presso le abitazioni degli indagati, gli uffici di A.T.M. S.p.A. e le sedi delle società coinvolte, nelle province di Milano, Monza, Savona, Lodi, Parma, Reggio Emilia, Bologna, Firenze, Latina, Caserta, Napoli, Salerno, Benevento, Pescara e Chieti.

Complessivamente, le indagini hanno riguardato trenta persone fisiche ed otto persone giuridiche, ed hanno investito otto gare d’appalto – a vario titolo turbate e/o oggetto di accordi corruttivi per un importo complessivo di oltre 150 milioni  di euro.

 

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Cronaca

MISINTO – CONTROLLATI DAI CC DUE LOCALI: EMESSE SANZIONI PER OLTRE SETTEMILA EURO

MISINTO – Pesante per i gestori il bilancio di maxi controllo effettuato dai carabinieri della compagnia di Seregno nella notte di sabato : due locali multati, il Bar Locanda Gambun Country e il Cocktail Cafè Indie con  sanzioni per oltre settemila euro, 89 clienti controllati e numerose irregolarità riscontrate .    I militari sono stati impegnati dalle 22 di venerdì alle 2 di sabato notte insieme agli uomini del Nucleo Ispettorato del Lavoro e dei Nas di Milano accompagnati dai vigili del fuoco. Il servizio aveva come scopo la verifica dell’applicazione delle misure anti-contagio da Covid-19, Ai titolari delle due attività sono state contestate irregolarità a carattere amministrativo e penale inerenti la sicurezza sul lavoro, il lavoro irregolare, l’attuazione del protocollo HACCP e irregolarità amministrative. Per il Bar Locanda Gambun è scattata una multa di 4.650 euro ed è stata disposta la chiusura temporanea dell’attività mentre per il Bar Indie la sanzione ammonta a 2.474 euro con relativa segnalazione all’Ats Brianza.

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Cronaca

BRIANZA – LA GDF ARRESTA DUE IMPRENDITORI ED UN PROFESSIONISTA: FATTURE FALSE PER 17 MILIONI

BRIANZA –  Nella mattinata di oggi 22 giugno i Finanzieri della Compagnia di Sesto San Giovanni, in esecuzione di un’Ordinanza del G.I.P presso il Tribunale di Monza, hanno arrestato due imprenditori e un commercialista in quanto promotori e organizzatori di un’associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale mediante emissione e annotazione di fatture false, coinvolgente 8 società e 20 persone fisiche .Le indagini, dirette dalla Procura delle Repubblica di Monza, sono state avviate in seguito alla conclusione di verifiche fiscali eseguite nei confronti di un Consorzio di Cologno Monzese (MI) che forniva personale per svariate tipologie di attività a numerose imprese. Dalle investigazioni svolte le Fiamme Gialle hanno scoperto come la collaudata associazione a delinquere, composta da imprenditori e un commercialista, attraverso la gestione di società cooperative consorziate e di società “cartiere”, abbia architettato una frode all’I.V.A. mediante l’emissione e l’utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti in danno dell’Erario per oltre 17 milioni di euro. In particolare, il sodalizio criminale avrebbe gestito direttamente i lavoratori facendoli risultare dipendenti delle citate cooperative, intestate a soggetti irreperibili e sostanzialmente create appositamente per emettere  fatture nei confronti del menzionato Consorzio salvo poi non versare le imposte dovute. Con tale sistema il Consorzio, pur mostrando apparentemente una situazione contabile regolare, otteneva un illecito e consistente vantaggio dal punto di vista fiscale, grazie alle fatture fittizie ricevute, che gli consentivano di indicare redditi irrisori nelle dichiarazioni annuali e, inoltre, di porsi sul mercato a prezzi altamente concorrenziali rispetto alle  aziende che assolvono regolarmente tutti gli obblighi fiscali.  Oltre agli arresti, i Finanzieri hanno sequestrato disponibilità finanziarie e immobiliari per oltre 4 milioni di euro riconducibili agli stessi indagati

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Cronaca

SEREGNO – RAGAZZA INVESTITA MENTRE SALE IN AUTO: GRAVE

SEREGNO – Grave incidente la scorsa notte quando mancavano una manciata di minuti alle 3 . Il sinistro è avvenuto in via Giovanni Colombo ( zona piscina ) : una ragazza 20enne P.A. mentre si accingeva a salire in auto sarebbe  stata investita da un veicolo il conducente del quale pare ne avesse perso il controllo .  La vittima nell’urto ha riportato un trauma cranico ed uno addominale. Sul posto sono intervenuti i paramedici del 118 con tre ambulanze ed un’auto medica . La ragazza è stata trasferita in codice rosso al san Gerardo di Monza. Nell’incidente sono stati coinvolti altri tre   giovanissimi : due ragazzi 20enni ( P.S – O.L. )  ed una ragazza 18enne ( P.G.) . Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco ed i Carabinieri che dovranno stabilire l’esatta dinamica del sinistro . Il conducente dell’auto che ha provocato il sinistro, un 20enne disoccupato  residente a Meda, è risultato pregiudicato per violazioni in materia di armi
foto da archivio )

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Cronaca

MONZA – UOMO FERITO DA COLPI DI PISTOLA : E’ GRAVE

MONZA – Ieri giovedì 18 giugno intorno alle 22 in via le Lombardia un uomo italiano di 34 anni è stato soccorso in seguito a ferite all’addome e alla schiena da colpi di arma da fuoco. Nel momento della sparatoria la vittima era nelle immediate vicinanze di un locale.  Immediato l’intervento dei soccorritori del 118 con un’ambulanza e un’automedica, in codice rosso. L’uomo soccorso in gravi condizioni, è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso del San Gerardo.  Pare che sia stato vittima di una rapina: sarebbe stato aggreditoin via Fiume Latte, dove si era appartato con una ragazza . Non appena è stato colpito dai rapinatori, avrebbe  fatto scappare la ragazza e poi si sarebbe spostato fino i in viale Lombardia davanti al ristorante Karni e Braci, dove è stato trovato dai soccorritori.

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Cultura

MONZA – NASCE IL PRIMO SPORTELLO DI ASCOLTO LGBTQ+

MONZA –  A un anno dal primo riuscitissimo Brianza Pride ( leggi ) , nasce uno sportello di ascolto per le cittadine e i cittadini LGBTQ+.

Angela Mondellini, segretaria generale della Cgil di Monza e Brianza, e Aniello Barbato, presidente dell’associazione Brianza Oltre l’Arcobaleno (BOA), hanno sottoscritto un accordo per la realizzazione di un progetto che ha l’obiettivo di “garantire uno spazio di ascolto non giudicante di accoglienza e sostegno per persone LGBTQ+ che affrontano momenti cruciali della propria esistenza, in special modo per quanti siano stati vittima di violenza o abbiano subito episodi di discriminazione”.

Nell’ambito della convenzione sottoscritta dalle due parti, la Cgil di Monza e Brianza si impegna a garantire uno spazio all’interno della Camera del Lavoro di Monza per le attività dello sportello: il servizio è gestito dai volontari di Brianza Oltre l’Arcobaleno in coordinamento con gli operatori dell’Area Politiche Sociali della Cgil brianzola. Una nuova attività che va a rafforzare gli sforzi del sindacato sul fronte del contrasto alle discriminazioni sui luoghi di lavoro e per la promozione dei “Nuovi Diritti”.

Le due organizzazioni ritengono che sul territorio provinciale servano luoghi di ascolto, supporto e orientamento per quanti, tra cittadini e cittadine LGBTQ+, subiscono soprusi in famiglia o sul posto di lavoro.

Tra gli obiettivi del progetto c’è proprio quello di fornire supporto legale per i casi di discriminazione nei luoghi di lavoro, in collaborazione con l’Ufficio Vertenze e Legale della Cgil di Monza e Brianza.

A garanzia della solidità del progetto, Cgil e BOA hanno anche deciso di istituire un Gruppo di Progetto con funzione di verifica e di controllo, costituito, oltre che da Mondellini e Barbato, da Luca Mandreoli, referente dell’ufficio “Nuovi Diritti” della Cgil di Monza, e Nicoletta Mariani, referente degli sportelli di ascolto di BOA.

Per richiedere un appuntamento allo sportello di ascolto è sufficiente chiamare il numero 338.7116902 o scrivere a boabrianza@gmail.com

L’acronimo LGBTQ+ intende accogliere in una sola sigla cittadine e cittadini di diverso orientamento sessuale e identità di genere, lesbiche, gay, bisex, trans, queer. E quel + che sta a indicare la costante disponibilità ad accogliere nuovi orientamenti sessuali, senza discriminazioni e nel pieno rispetto della sensibilità personale. Un atteggiamento di apertura che descrive pienamente lo spirito di questa nuova esperienza di tutela e rappresentanza.

Qualcosa sta cambiando anche in Brianza – dichiara Barbato –. Lo sportello di ascolto, oltre che un servizio necessario, sarà anche una opportunità per la nostra comunità per non rimanere nell’ombra ed avere una rete di tutela che garantisca uguali diritti sia a lavoratori sia ai cittadini LGBTIQI+ che come tutti contribuiscono in egual modo ai doveri di ogni singolo italiano. Le nostre caratteristiche – aggiunge il presidente di BOA – non possono e non devono mai essere una discriminante nella società, a scuola, in famiglia e nei luoghi di lavoro”.

La Cgil, anche a livello territoriale, vuole leggere i nuovi bisogni che possono emergere in capo alle cittadine e ai cittadini, alle lavoratrici e ai lavoratori – dichiara Angela Mondellini –, cogliendo anche nuovi problemi che ci possono essere nei vari ambiti vita, tra cui quello lavorativo, cercando sempre di dare risposte concrete. Questo è il ruolo del sindacato”, conclude la segretaria generale della Cgil di Monza e Brianza.

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Politica

SEREGNO – MATRIMONIO A2A – AEB : ACCOLTO IL RICORSO AL TAR DI TIZIANO MARIANI

SEREGNO – Dopo il ricorso del consigliere regionale Marco Fumagalli, ecco quello di Tiziano Mariani (capogruppo della lista civica “Noi x Seregno”). Stesso argomento, ovvero l’integrazione societaria e industriale tra il Gruppo Aeb e A2A, stesso risultato: anche questa volta il Tar (tribunale amministrativo regionale) ha deciso di accogliere l’istanza sospendendo in via cautelare la delibera del Consiglio comunale di Seregno numero 17 del 20 aprile 2020. Ovvero quella che dettava la linea politica di indirizzo incaricando il rappresentante della municipalità di presentarsi nell’assemblea dei soci di Aeb a fine aprile per dare il via libera all’operazione con A2A. Parere tutt’altro che secondario: il Comune di Seregno da solo, in virtù del 54 per cento delle azioni in suo possesso, di fatto era libero di disporre a suo piacimento delle sorti dell’azienda.

Assistito anche lui dall’avvocato Antonio Carullo, Mariani ha sottoposto ai giudici un problema di legittimità: “In qualità di consigliere comunale – spiega Mariani – ritengo che mi sia stato impedito di esercitare il mio ruolo nell’interesse della collettività poiché il Comune mi ha vietato l’accesso ai documenti su cui di basa quella delibera. Pertanto non ho potuto esprimere un parere puntuale e partecipare alla discussione in aula”.

Il documento a cui fa riferimento l’esponente della lista civica è la cosiddetta “due diligence”, con l’impossibilità di fare le dovute valutazioni riguardo all’operazione che era stata portata all’approvazione del Consiglio comunale. L’accusa, insomma, è quella di non aver potuto valutare la legittimità dell’operazione, l’interesse pubblico del Comune di Seregno a perdere il controllo assoluto sulla società affidataria dei servizi comunali, e quindi non aver potuto discutere della documentazione.

Per Mariani è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: da mesi, anzi da anni, andava sollevando il problema della mancata trasparenza di un’azienda “che rappresenta la cassaforte dei seregnesi – ricorda sempre Mariani – che ci hanno lasciato i nostri padri e che non possiamo permetterci di svendere”. Di fatto quando A2A si è fatta avanti per chiedere ad Aeb se potevano esserci spiragli per fare reciproche valutazioni su un percorso comune, il Consiglio comunale non è stato preventivamente informato. “Neanche le tempistiche – ricorda il leader della lista civica – sono state rivelate al Comune che è socio di maggioranza di Aeb. Così come nulla è stato detto riguardo alla sottoscrizione di un ‘accordo quadro’. Poi ecco la convocazione della seduta consiliare senza depositare la due diligence che era il presupposto su cui si basa l’intera operazione”.

Un mese prima Mariani aveva chiesto di poter avere accesso a tutta la documentazione, ma ha ottenuto solo alcuni documenti. “A fine maggio – conclude – anche la beffa: a delibera già approvata dalla maggioranza, dal Comune è stata data risposta alla mia richiesta di accesso agli atti, semplicemente dicendomi che A2A non ha concesso l’autorizzazione a consegnare la documentazione”. Chissà cosa ne pensa il Tar: se ne parlerà mercoledì insieme al ricorso presentato dal consigliere regionale Fumagalli.  ( seietrenta.com – Gualfrido Galimberti )

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