Autore: Redazione

Cronaca

SEREGNO – LA PIZZERIA SCULLI CHIUSA NUOVAMENTE DALL’ANTIMAFIA

SEREGNO – Per decisione dell’ufficio Antimafia della Prefettura da alcuni giorni la pizzeria Sculli di via Colzani è nuovamente chiusa.  L’interdittiva è stata notificata alla giovane titolare, Caterina Sculli subentrata al padre Santo Sculli . Il locale aveva subito analogo provvedimento lo scorso mese di ottobre ( leggi ) sulla base di un’informativa dell’Antimafia secondo la quale il locale era luogo di incontro per la ‘ndrangheta. Contro la decisione i legali della titolare  hanno presentato ricorso al Tar . Lo stesso locale è  anche oggetto di un ingiunzione di demolizione di una parte dell’immobile da parte del Comune poichè ritenuta abusiva .

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Cronaca

CESANO – SCOPERTA AUTOFFICINA CLANDESTINA CHE LAVORAVA A PIENO REGIME

CESANO MADERNO – I Carabinieri insieme alla Polizia Provinciale hanno scoperto in via Trento un’autofficina abusiva: all’interno di un capannone  lavoravano due uomini, un 33enne originario di Vino Valencia e domiciliato a Cantù e un 43enne marocchino di Paderno Dugnano. I due pare avessero affittato un capannone all’interno del quale svolgevano l’attività di riparazione e di commercio di pezzi di ricambio . Nell’officina c’era un andirivieni di clienti e gli affari procedevano molto bene . Purtroppo l’attività era completamente abusiva e non disponeva di alcuna autorizzazione prevista per legge . All’interno dell’immobile i Carabinieri hanno rivenuto parti di carrozzerie di auto e scarti di lavorazione, depositati   in alcuni fusti. I due uomini dovranno rispondere di pesanti sanzioni relative a violazione di normative a tutela dell’ambiente.

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Politica

SEREGNO – ELEZIONI: “GRANDE NORD” SOSTIENE LA LISTA DI CARLO MARIANI

SEREGNO – Contrariamene a quanto annunciato durante una conferenza stampa della lista ” Noi x Seregno ” la scorsa settimana,  il movimento autonomista  ” Grande Nord ” di cui è presidente Roberto Bernardelli che raccoglie molti ex leghisti, ha annunciato il proprio sostegno alla lista civica ” Ripartiamo InSieme” che vede come candidato sindaco Carlo Mariani . In particolare il sostegno del movimento, come ha specificato Davide Redolfi, responsabile provinciale de “Grande Nord ”  è indirizzato a Davide Vismara, ex segretario leghista dimessosi alcuni mesi prima dei noti fatti del 21 settembre 2017 . ( leggi )

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Cronaca

VAREDO – EXTRACOMUNITARIO NASCONDE IN CASA DROGA E 150 MILA EURO IN CONTANTI

VAREDO – I Carabinieri hanno arrestato l’altro giorno un cittadino 24enne di origine marocchina irregolare in Italia, trovato in possesso di oltre 100 grammi di cocaina e 150mila euro in contanti . I militari sono giunti a lui  mentre svolgevano un servizio di controllo del territorio:  mentre stavano monitorando un appartamento del centro hanno avuto la sensazione che all’interno ci fosse qualcosa di sospetto. Nella mattinata dello scorso venerdì è scattato il blitz ed è stata effettuata una perquisizione a sorpresa nell’immobile. All’interno hanno trovato il giovane e dopo un’accurata perquisizione dell’appartamento, sotto i mobili della cucina, hanno rinvenuto degli involucri in cellophane che celavano circa 100 grammi di cocaina e ben 150mila euro in contanti . Il giovane è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

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Cronaca

MONZA – LA GDF ESEGUE 30 ARRESTI E SEQUESTRI PER 95 MILIONI DI EURO

MONZA –  I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Monza hanno dato esecuzione, questa mattina, a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal G.I.P. di Monza nei confronti di 30 persone – residenti nelle province Milano, Monza e Brianza, Lecco, Bologna. Asti e Reggio Calabria – indagate, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata a reati tributari e fallimentari, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e corruzione. Le indagini sono scaturite da un esposto, presentato nell’ottobre 2014, presso la Procura della Repubblica di Monza su un presunto episodio corruttivo, risalente al 2010, riguardante un comune brianzolo. Su delega della locale Autorità Giudiziaria, le Fiamme Gialle hanno iniziato accertamenti, anche di natura tecnica, rilevando una pluralità di condotte illecite, sia di carattere fiscale sia in materia fallimentare, poste in essere nella gestione di circa 40 società appartenenti ad un gruppo societario facente capo ad un noto imprenditore edile operante nella provincia di Monza e Brianza. L’esame della documentazione amministrativo-contabile sequestrata nel corso delle perquisizioni effettuate dai Finanzieri presso le sedi delle società coinvolte, unitamente agli accertamenti bancari ed alle intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno permesso di appurare come l’imprenditore arrestato avesse, nel corso degli anni, organizzato la propria struttura aziendale grazie all’apporto qualificato di professionisti e consulenti compiacenti, nonché avvalendosi di una folta schiera di “prestanome”, al fine di occultare la reale riconducibilità dei propri beni. L’attività investigativa ha accertato, nel suo complesso: – il sistematico ricorso all’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti da parte delle società dell’imprenditore per un ammontare di circa 95 milioni di euro; – distrazioni patrimoniali per un valore pari a circa 234 milioni di euro. Nel corso delle indagini, i militari del Gruppo di Monza hanno ricostruito, tra l’altro, una serie di operazioni societarie fraudolente di natura distrattiva poste in essere al solo fine di preservare dalle pretese dei creditori il patrimonio di una delle società riconducibili all’imprenditore, costituito da un prestigioso albergo di Venezia, il quale, dopo una serie di passaggi societari, è stato infine trasferito ad una nuova società, costituita ad hoc, legalmente rappresentata dalla segretaria e storica collaboratrice dell’arrestato. Per impedire il perfezionamento della distrazione, ad aprile 2017, i Finanzieri hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo d’urgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Monza, cautelando le quote della predetta società per un valore stimato di oltre 75 milioni di euro, quale prodotto e/o profitto del delitto di bancarotta fraudolenta, sequestro successivamente convalidato dal G.I.P. e confermato sia dal Tribunale del riesame che, a febbraio scorso, dalla Corte di Cassazione. Le risultanze investigative acquisite dalla Guardia di Finanza, coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza, hanno portato all’emissione da parte del G.I.P. di misure cautelari personali nei confronti di 30 indagati, dei quali 9 destinatari di custodia cautelare in carcere, 12 degli arresti domiciliari, 1 dell’obbligo di dimora, 5 dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e 3 del divieto di esercitare attività professionali o imprenditoriali per la durata di 12 mesi. In relazione ai reati contestati, il G.I.P. di Monza ha, inoltre, disposto il sequestro preventivo: – di 28 unità immobiliari, quote societarie e disponibilità finanziarie, oggetto di distrazione, per un valore complessivo di 9,3 milioni di euro; – finalizzato alla confisca fino a concorrenza dell’importo di circa 10 milioni di euro, corrispondente all’imposta evasa.

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Cronaca

ALBIATE – INCIDENTE SULLA SP6 : SBANDA E FINISCE NELLA CUNETTA

ALBIATE – Incidente stamane intorno alle 7 sulla strada provinciale che collega Albiate con Carate Brianza : un automobilista mentre viaggiava nella corsia in direzione Monza, pare abbia perso il controllo del proprio mezzo che ha invaso la corsi opposta per terminare la sua corsa nella cunetta che corre a fianco della strada. Sul posto sono accorsi i Vigili del fuoco, quattro autoambulanze e un’automedica.  Tre i feriti a bordo dell’auto, una Chevrolet, tutti giovani ( di età compresa tra i 26 e i 30 anni ) che sono stati trasportatati  nei pronto soccorso di Carate Brianza e Desio . Sul posto la Polizia Locale che dovrà stabilire la dinamica del sinistro, anche se la prima ipotesi farebbe supporre che l’auto viaggiasse a forte velocità.

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Cronaca

CASSANO D’ADDA – CC. DEL NUCLEO INVESTIGATIVO DI MONZA ARRESTANO TRE COLLEGHI

CASSANO D’ADDA –  Nella tarda mattinata, in Cassano d’Adda (MI) e Bergamo, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Milano su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di tre militari dell’Arma (uno dei quali già sospeso dall’impiego e attualmente sottoposto agli arresti domiciliari), ritenuti responsabili, a vario titolo e in concorso, in qualità di pubblici ufficiali, di peculato, detenzione illecita di sostanza stupefacente, calunnia, arresto illegale e falsità ideologica commessa dal P.U. in atti pubblici. L’indagine, affidata dall’Autorità Giudiziaria ai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Monza scaturisce dagli sviluppi di una pregressa attività investigativa che, il 6 aprile 2017, aveva già portato all’arresto di un sottufficiale dell’Arma (destinatario del provvedimento restrittivo eseguito in data odierna), all’epoca dei fatti Comandante dell’Aliquota Radiomobile del NORM di Cassano d’Adda, ritenuto responsabile di spaccio di stupefacenti, peculato, corruzione, rivelazione ed utilizzazione di segreto d’ufficio, nonché falso in atto pubblico. L’indagine si è incentrata sulle dichiarazioni accusatorie rese da un pregiudicato marocchino, 44enne, tratto in arresto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti nel giugno 2016, in Pessano con Bornago . Ai militari è stato contestato, a vario titolo, di essersi impossessati di somme di denaro, tra aprile 2016 e agosto 2017, in occasione di 4 attività di perquisizione domiciliare a pregiudicati locali e, solo in un caso, di aver detenuto stupefacenti (10 grammi) attribuendone il possesso ad un arrestato, attestando il falso nei relativi verbali di arresto. Il provvedimento è stato eseguito nei confronti dei militari liberi presso la Compagnia di Cassano d’Adda, loro attuale sede di servizio.

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Cronaca

MONZA – MAROCCHINO SI FINGE POLIZIOTTO E DERUBA DUE EXTRACOMUNITARI

MONZA – Gli agenti della Polizia hanno arrestato la scorsa notte un finto poliziotto nei pressi del sottopasso della stazione ferroviaria. Costui, un 29enne di nazionalità marocchina, nei pressi della stazione, esibendo un falso tesserino, ha fermato due cittadini originari dello Sri Lanka e li ha derubati di 50 euro.  Per compiere il misfatto il marocchino ha dapprima esibito ai due una tessera rilasciata da un istituto universitario, risultata poi provento di furto denunciato nei giorni precedenti e poi le ha derubate dei soldi in loro possesso. Fortunatamente pochi istanti dopo che era successo il fatto nei pressi è transitata una pattuglia della Polizia alla quale i derubati hanno fornito una descrizione del  ladro;  poco dopo gli agenti lo hanno  intercettato e bloccato . Ora dovrà rispondere  di sostituzione di persona, furto con destrezza e ricettazione.

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Cronaca

BRIANZA – FATTURE FALSE E FINTE COOPERATIVE. FRODE FISCALE DA 20 M. DI EURO

BRIANZA  – E’ in corso di esecuzione da parte dei finanzieri del Comando Provinciale di Como un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Como su richiesta della locale Procura della Repubblica. Le attività di indagine svolte dalla Compagnia di Olgiate Comasco e dal Gruppo Como, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Como, dottor Nicola Piacente, e dirette dal Sostituto Procuratore, dottor Pasquale Addesso, hanno consentito di ricostruire una articolata frode fiscale attuata da diciotto cooperative dal 2011 al 2015 con l’emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, per un importo complessivo di 20 milioni di euro, finalizzate alla creazione di fittizi crediti iva a favore di un consorzio. Le cooperative sono risultati meri contenitori della forza lavoro, gestite dalla stessa governance del consorzio, su cui dirottare gli adempimenti tributari che non sono stati mai assolti. Nel sistema fraudolento il citato consorzio rappresentava, invece, un operatore economico credibile sul mercato, in grado di essere particolarmente competitivo grazie al meccanismo illecito realizzato attraverso le cooperative. Al termine degli accertamenti di polizia giudiziaria svolti per il contrasto del caporalato di appalti, le Fiamme Gialle di Como hanno denunciato 22 persone, di cui 4 gestori di fatto e 18 amministratori di diritto, residenti nelle Province di Como, Lecco, Varese, Monza Brianza, Reggio Calabria e Messina, ritenuti a vario titolo responsabili dei reati di emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture false, omessa dichiarazione, occultamento e distruzione di documenti contabili. Nel corso delle operazioni sono già stati sequestrati 4 immobili di cui 1 villa con 14 vani, denaro contante depositato in 89 conti correnti e 2 autoveicoli.

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