Cronaca

BIMBA MORTA IN AMBULANZA: SI MUOVE ANCHE LA REGIONE

MILANO – Regione Lombardia con riferimento alla morte della piccola Elisabetta durante il trasferimento dall’ ospedale di Carate Brianza al Papa Giovanni XXIII di Bergamo ( leggi articolo ) ha emesso un comunicato :
“In riferimento al caso della piccola Elisabetta, nell’esprimere la propria vicinanza alla famiglia per il tragico evento, Regione Lombardia informa di aver gia’ richiesto e acquisito, da parte dell’Asst di Vimercate, la relazione sanitaria riguardante l’accaduto
“Dalle prime informazioni assunte – prosegue la nota -, la piccola paziente, sia durante la degenza e sia durante il successivo trasporto in ambulanza, e’ stata assistita con continuita’ dal personale medico e infermieristico della Struttura Complessa di Pediatria e Patologia Neonatale di Carate Brianza. Sono stati eseguiti gli accertamenti clinici necessari per poter verificare la natura dei sintomi presentati, in contatto con il medico cardiologo che aveva in cura la piccola”.
“Il trasferimento della bambina alla Terapia Intensiva Pediatrica dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, per peggioramento delle condizioni cliniche, e’ stato predisposto e condiviso con i genitori” recita ancora la nota.
“Regione Lombardia – conclude il testo – ha attivato nella giornata odierna ‘un gruppo di professionisti multidisciplinare’, che avra’ il compito, presso il presidio ospedaliero di Carate Brianza, di acquisire ulteriori elementi per fare piena luce sull’accaduto, valutando l’intero percorso assistenziale”.

Anche il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ha chiesto un rapporto preliminare ai carabinieri del Nas. Qualora fossero riscontrate anomalie , nell caso interverrà sia a Carate che a Bergamo, la task force di esperti istituita dal ministero per le situazioni di crisi.

Intanto l’avvocato Alessandro Dell’Oro, del foro di Lecco, al quale si sono rivolti i coniugi Vismara, genitori della bimba, ha fatto sapere che : «Ancora una volta l’ospedale di Bergamo si è dimostrato totalmente insensibile nei confronti dalla famiglia Vismara. Nella giornata di lunedì il padre della bambina ha fatto richiesta nuovamente delle cartelle cliniche, dopo che lo aveva già fatto il sabato, e per la seconda volta in pochi giorni, in malo modo, gli è stato risposto che potrà averle tra un mese. L’unico documento che gli è stato consegnato è il referto del pronto soccorso. La bambina è arrivata all’ospedale di Bergamo, in arresto cardiaco e con l’elettroencefalogramma piatto: è difficile affermare, contrariamente alla ricostruzioni che in questi giorni hanno fatto le due aziende ospedaliere, di Bergamo e Carate, che Elisabetta non sia morta durante il trasporto».

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