Politica

DESIO – POLITICA: IL PD CHIEDE AL SINDACO UN PASSO INDIETRO

DESIO – Riceviamo e pubblichiamo dal PD desiano :

“E così il giorno del giudizio è arrivato.
Il Sindaco Simone Gargiulo si vede costretto a togliere le deleghe agli Assessori Ghezzi e Cuppari e lui stesso si vede spogliato di deleghe pesanti: Bilancio, Lavori Pubblici e Partecipate. Ogni valutazione politica non può che essere impietosa.

Un Sindaco solo, debole, commissariato dalla Lega: artefice e vittima di scelte sbagliate che si impilano settimane dopo settimane.
La Lega rimuove due Assessori fedeli al primo cittadino, proprio poche settimane dopo le sue affermazioni in Consiglio comunale: “Ho piena fiducia nei miei Assessori”. Quanto risuonano vuote, ora, quelle frasi.

Che fossero affermazioni al vento l’avevamo già immaginato dal 29 settembre, quando il Gruppo consiliare della Lega aveva fatto mancare il numero legale in Consiglio comunale (seconda volta in pochi mesi, cosa mai accaduta col Sindaco Corti) per poi rientrare nell’emiciclo, in fila indiana, senza proferire parola. Un chiaro avvertimento, un chiaro segnale di sfida a Simone Gargiulo. La capogruppo, Martina Cambiaghi, che guidava quella imbarazzante processione, entrerà ora in Giunta, sfilando al Sindaco una delega pesante come quella ai lavori pubblici.

Sugli scranni della Giunta solo due Assessori della Lega erano presenti quel 29 settembre: Luca Ghezzi e Miriam Cuppari. L’altra Lega era fuori, in riunione e protesta. Non due nomi a caso, avevamo intuito allora.

Oggi ne abbiamo la conferma. Una guerra fratricida all’interno della Lega che prosegue da mesi, iniziata con il Congresso cittadino e proseguita con la restaurazione nei luoghi di potere del “cerchio magico” del Vicesindaco Villa.

Mentre va in scena questo vergognoso braccio di ferro per il potere, e nel silenzio più totale degli altri alleati di governo Lista Civica per Desio e Fratelli d’Italia che sembrano stare alla finestra ad osservare, Desio ha iniziato il suo secondo “anno perduto”, perché mentre si susseguivano, una dietro l’altra, le scelte sbagliate e la città veniva mal governata, sono stati sprecati tempo e opportunità.

Si pensi al “pasticciaccio” del campo da calcio di Via Monterosa, sul quale tutta la minoranza consiliare ha chiesto una commissione d’inchiesta che coinvolgerà, tra gli altri, proprio l’ex Assessore Ghezzi.
Si pensi, sempre a suo riguardo, alla gestione sciagurata dei bandi del PNRR: risorse dilapidate ad inseguire bandi senza logica e senza una idea di Città, per trovarsi infine con un nulla di fatto.

E poi l’archivio storico, l’assenza di una programmazione culturale innovativa e partecipata, l’abbandono delle strade scolastiche e il teatrino svilente sulla ricorrenza delle stragi di mafia: alcuni punti della profonda divergenza che si è manifestata tra il gruppo del Partito Democratico e l’Assessora Miriam Cuppari.
Sicuramente entrambi gli ex Assessori hanno pagato errori pesanti, inesperienza, troppa vicinanza al Sindaco e l’essere “dalla parte sbagliata” della Lega. Pagano loro, ma non paga il principale responsabile di tutto questo: il Sindaco Simone Gargiulo, ovviamente.

Colui che ha scelto la sua maggioranza, la sua squadra di Giunta, le persone di cui circondarsi, le mani da stringere e poi ha ceduto passo passo, in un arretramento continuo, confermandosi pochissimo civico e tantissimo “vaso di coccio” tra i tanti “vasi di ferro” dei Partiti. Dopo aver sacrificato il “patto elettorale” con Forza Italia, Desio Popolare e Sìamo Desio, ora sacrifica due Assessori dopo poco più di un anno. Spogliato dalle deleghe di peso, senza più Bilancio, Lavori Pubblici e Partecipate si aggrappa alla poltrona di primo cittadino per come può. In mezzo, è stato pure abbandonato dal Comandante della Polizia Locale e dalla sua fotografa, alias “Responsabile Ufficio di Staff del Sindaco”, entrambi di sua nomina. Dopo poco più di un anno dalla sua elezione la manifesta incapacità del Sindaco e della sua maggioranza diventano evidenti a tutti. La realtà non può più essere mascherata dalle storie narrate sui social, così come l’arroganza ed i selfie non possono più nascondere l’incapacità di un sindaco che si è spacciato come novità ma che per il mantenimento della sua poltrona si è di nuovo dimostrato disposto a tutto.

Sarebbe forse il momento di chiamare a raccolta il briciolo di dignità che può essere rimasta e non per il bene della Lega, ma per il bene di Desio e dei Desiani.  Sarebbe forse il momento di un passo indietro. PARTITO DEMOCRATICO DESIO  “