Cultura

DESIO – VILLA TITTONI: INIZIATI I LAVORI PER IL RESTAURO DELLA FACCIATA OVEST

DESIO -Garantire la conservazione del bene e renderne fruibili gli spazi a tutti i cittadini. Sono da poco partiti i lavori sull’ala ovest di Villa Tittoni, un progetto che prevede opere volte principalmente a preservare il monumento e le superfici decorate presenti nell’ala occidentale della villa, per assicurare la piena fruizione dei luoghi recentemente rifunzionalizzati dello spazio Stendhal. L’intervento prevede una spesa di circa 300 mila euro e sarà terminato indicativamente entro l’estate.

“Ha preso il via un cantiere tanto atteso, un intervento specialistico a tutela del piu’ importante patrimonio storico, architettonico, artistico e culturale del nostro territorio – racconta l’Assessore con delega ai Lavori Pubblici e Patrimonio Martina Cambiaghi il nostro intento è restituire il valore che merita a Villa Tittoni, un luogo dove si tramanda la tradizione, dove la storia racconta una Desio da custodire. L’obiettivo è continuare a valorizzare il bene anche attraverso l’organizzazione di eventi mirati alla sua fruizione, come mostre, visite guidate, conferenze e contenuti dedicati, oltre ad iniziative di intrattenimento e aggregazione”.
 I lavori previsti prevedono principalmente il restauro conservativo delle facciate esterne (lato corte d’onore, lato su via Lampugnani, lato su corte rustica), compresa l’integrazione dei serramenti esterni mancanti e la sistemazione di quelli esistenti, la bonifica delle lastre sottocoppo in eternit, il risanamento conservativo dell’orditura lignea, la revisione del manto di copertura, al fine di mettere in sicurezza la struttura da un punto di vista ambientale, nonché per prevenire e impedire il verificarsi di infiltrazioni di acqua, che potrebbero causare danni alle superfici e alle strutture esistenti in quel tratto di edificio.
 Dopo una prima fase di pulitura e lavaggio delle superfici, si procederà al risanamento della parte bassa di entrambe le facciate con la rimozione degli intonaci per la costituzione di un nuovo strato. Si procederà poi alla stesura di una rasatura uniformante su tutta la superficie dei pilastri verticali e alla tinteggiatura degli intonaci. Gli elementi lapidei verranno preventivamente pre-consolidati con silicato di etile in quei punti che potrebbero danneggiarsi in fase di pulitura. Per una più coerente lettura della facciata sulla corte, si prevede di rimuovere il tamponamento del secondo passaggio verso la villa – ora ingresso secondario allo spazio eventi – sostituendolo con un serramento vetrato in legno analogo a quelli presenti sul fronte opposto alla corte, sede della Biblioteca.
. Come per i locali posti al piano terra (ora destinati all’Urban Center), è in programma la sostituzione dei serramenti anche al piano superiore. Saranno poi ritinteggiati i serramenti della sala polifunzionale e le persiane del prospetto ovest, compreso l’androne.
. Questa fase include la rimozione del manto in coppi, con accurata selezione e pulizia degli elementi riutilizzabili, lo smaltimento e la bonifica delle lastre in cemento-amianto, oltre all’ispezione puntuale dell’orditura lignea. Si revisioneranno sostituiranno, laddove necessario, le lattonerie in rame e i collari in piombo dei comignoli.

UN PO’ DI STORIA.

Il Comune di Desio è proprietario del complesso di Villa Cusani Traversi Tittoni, costituito dalla Villa e dal parco storico, vincolati ai sensi del Decreto Legislativo 42/2004 (Codice dei beni culturali). E’ un complesso monumentale di grande pregio, nato nel XVIII secolo come “Villa di delizia”, cioè residenza di campagna della nobile famiglia Cusani, per la realizzazione della quale fu chiamato l’architetto Giuseppe Piermarini, che stava lavorando alla corte milanese degli Asburgo realizzando, tra l’altro, il Teatro alla Scala di Milano e la Villa Reale di Monza (che fu presa a modello per la villa di Desio). Nel corso del XIX secolo la villa e il parco furono interessati da lavori di trasformazione degli spazi, su progetto dell’architetto Pelagio Palagi, e di Angelo Mercanti, che ne realizzò la cappella nel 1860 circa. Durante il XX secolo l’edificio fu oggetto di un nuovo intervento strutturale, affidato al noto architetto Luca Beltrami, che completò lo scalone monumentale che porta ai piani superiori.