CronacaPolitica

ELEZIONI PROVINCIALI : LUCA SANTAMBROGIO E’ STATO RIELETTO PRESIDENTE

MONZA – Minimo lo scarto fra il presidente uscente, candidato del centrodestra e sindaco di Meda, e il primo cittadino di Cesano Maderno, che correva per il centrosinistra. Sindaci e consiglieri comunali del territorio hanno votato domenica 3 marzo, con un’affluenza definitiva del 92,43%, anche per eleggere 16 consiglieri

Luca Santambrogio è stato rieletto presidente della Provincia di Monza, superando l’avversario di centrosinistra Giampiero Bocca. Lo scarto è stato minimo: 50,19% contro 49,81% dei voti ponderali. A riconfermare la carica a Santambrogio, che arriva dalle file della Lega e che era sostenuto da tutto il centrodestra, sono stati i voti dei sindaci e i consiglieri comunali dei 55 comuni della Brianza, dei quali ha votato il 92,43% degli aventi diritto. Si tratta di 794 rappresentanti amministrativi su 859 in tutto.

I due candidati alla poltrona di presidente erano Luca Santambrogio e Gianpiero Bocca. Santambrogio, sindaco di Meda, correva per il centrodestra. Bocca, candidato del centrosinistra, è il primo cittadino di Cesano Maderno.

La Lega resta la componente di maggioranza relativa nel centrodestra, a riprova del forte radicamento sul territorio e della maturità dei suoi esponenti, complimenti quindi ai consiglieri eletti dalla Lega: Marina Romanò, Antonella Casati, Alessandro Rossini ed Elisabetta Viganò. Questo risultato porta una ventata di rinnovata fiducia e mette un argine al ‘campo largo’ della sinistra in Brianza, ci prepariamo così con fiducia ai prossimi impegni politici, amministrativi ed elettorali” ha dichiarato  Andrea Villa Coordinatore provinciale della Lega di Monza e Brianza.

Dalla sede del Partito Democratico il segretario Lorenzo Sala:

“In democrazia le elezioni c’è chi le vince e chi le perde; dunque, in primis auguriamo a Luca Santambrogio buon lavoro. Siamo arrivati ad un passo da una clamorosa vittoria sul Presidente. La scelta di Gianpiero Bocca è stata la scelta più giusta e a lui va il nostro grazie per come si è speso e ha favorito un grande gioco di squadra. Crediamo che il lavoro fatto in questi mesi rappresenti un esempio da perseguire nelle prossime settimane in vista delle elezioni amministrative in una Brianza sempre più spaccata a metà. Rimaniamo sempre più convinti che Brianza Rete Comune sia l’intuizione politica corretta perché favorisce e risalta quella pluralità di mondi politici e civici che animano il campo del centrosinistra. La destra ha saputo capitalizzare al meglio un’unità seppur di facciata e questo non ci ha permesso di confermare gli 8 consiglieri. Affronteremo l’opposizione, come sempre con grande responsabilità ma anche con fermezza davanti a temi fondamentali come Pedemontana, il consumo di suolo, l’ambiente, la scuola e la cultura e i grandi problemi della sanità territoriale. Avevamo rispetto alla destra programmi alternativi ed alternativi a loro lo saremo sempre. Infine, un chiarimento lo dobbiamo alla nostra comunità definita “arrogante” da Italia Viva. Il PD e Brianza Rete Comune non hanno mai chiuso la porta a nessuno tanto è vero che gli esponenti di IV erano con noi al primo tavolo di coalizione, successivamente hanno legittimamente scelto di lavorare ad una loro lista autonoma. Non sono riusciti a fare la lista e alla fine hanno deciso di sostenere, come da loro stessi dichiarato, un candidato di centrodestra portando voti a Lega e Fratelli di Italia. È una scelta politica legittima di chi oggi non ha problemi nel dichiarare di essersi proposti sia al centrosinistra sia al centrodestra come se le differenze politiche e di merito non contassero nulla. Si intestino ciò che vogliono, ma se hanno scelto di stare con il centrodestra se ne assumano la responsabilità, senza la narrazione di un racconto che non corrisponde al vero e senza tacciare di arroganza chi ogni giorno è impegnato a costruire e non a distruggere. Ora andiamo verso le europee e le elezioni amministrative, non ci sono porte né da chiudere né da aprire ma c’è la condivisione di valori e di una visione del mondo e del territorio come comune denominatore, su queste basi il PD c’è e ci sarà consapevole della sua forza e della sua vocazione unitaria, se invece l’idea è quella di tornare alla stagione dei due forni e di una politica lontana dai cittadini noi non ci stiamo. “

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