Cronaca

LOMBARDIA – F.SALA: “NESSUNA PIETA’ PER CHI SPEZZA LE NOSTRE VITE”

MILANO –  «Regione Lombardia è vicina alla famiglia di Bruno Gulotta e si unisce al suo immenso dolore: faremo tutto quanto di nostra competenza per sostenere la moglie e i figli». Così il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, commentando la notizia della scomparsa del cittadino di Legnano, tra le vittime di Barcellona. «Questa mattina ho sentito al telefono il sindaco di Legnano Gianbattista Fratus – ha aggiunto Maroni – e ho manifestato il cordoglio della Regione alla sua comunità, così come la nostra presenza e il nostro sostegno». Maroni ha dato mandato di mettere a mezz’asta le bandiere sia a Palazzo Lombardia che in tutte le sedi della Regione nei capoluoghi di provincia. A Brescia il tetto di Palazzo della Loggia illuminato con i colori della bandiera della Spagna.

“Nessuna pietà per chi spezza le nostre vite, i nostri ragazzi, il nostro futuro. Regione Lombardia piange il giovane di Legnano Bruno Gulotta e si stringe forte intorno ai suoi bambini, a sua moglie, alla sua famiglia e a tutte quelle coinvolte nel brutale attentato terroristico di Barcellona”. Lo scrive sul suo profilo Facebook il vice presidente di Regione Lombardia e assessore alla Casa, Housing sociale, Expo e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala, commentando quanto accaduto nell’attentato terroristico di ieri pomeriggio sulla Rambla di Barcellona, costato la vita a 13 persone.

” Siamo vicini alla famiglia e a tutti i suoi cari” ha aggiunto  Simona Bordonali, assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia in merito alla morte del lombardo Bruno Gulotta in seguito all’attentato islamista di Barcellona.  “Due settimane fa – ha spiegato l’assessore Bordonali – ho portato in Giunta una proposta di legge sugli interventi regionali di aiuto e assistenza alle vittime del terrorismo e ai loro familiari. La Regione Lombardia, con un fondo da 100.000 euro, vuole rafforzare le misure di assistenza e di aiuto a favore delle vittime di un atto terroristico e promuovere, anche tramite accordi con gli organi dello Stato, attivita’ di informazione, formazione e ricerca per conoscere e prevenire i processi di radicalizzazione violenta”.

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