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Sport

CARATE – PATRIZIA PENSA, DALL’OSPEDALE AL TOR DES GEANTS ( 330 KM A PIEDI )

CARATE BRIANZA –  Sono infermiera: dall’89 caposala o, come si dice oggi, coordinatrice della Medicina, all’Ospedale di Carate. In precedenza avevo lavorato al San Gerardo di Monza. Oggi, dopo oltre trent’anni, continuo ad amare questo lavoro” :  è Patrizia Pensa ( terza da sx in piedi )

Quando la conosci immagini che soltanto una come lei può riuscire a fare una gara di ultra rail come il Tor des Geants, e piazzarsi bene. Una competizione per runners di carattere: si sviluppa interamente in Val d’Aosta: partenza e arrivo da Courmayeur.

Un’impresa incredibile, il “trail più duro al mondo” si dice: 330 km con 24.000 metri di dislivello, da correre in una sola tappa, attraverso sentieri di montagna e alta montagna, a velocità libera e in un tempo limite di 150 ore, con diversi punti di assistenza prestabiliti dove mangi qualcosa e ti riposi. “Poco – dice Patrizia – perché il bello, ogni volta, è raggiungere e superare il traguardo”.

Lei partecipa al Tor des Geants dal 2009: non tutti gli anni, ma quasi, ritagliandosi un pezzo di ferie e distraendosi per qualche giorno dal suo ospedale. Per esserci ed è successo, anche quest’anno.

Da una ventina di giorni è tornata dalla Val d’Aosta e ha ripreso il servizio, a Medicina. I suoi 330 km se li ricorda tutti: li ha fatti in 107 ore (dormendone soltanto tre).

Si è classificata bene: ottava tra le donne. Due anni fa s’era piazzata sesta, l’anno scorso quinta. “L’obiettivo – ricorda la caposala – era arrivare tra le prime dieci. E ce l’ho fatta: obiettivo centrato. In verità, in un paio di occasioni – aggiunge –  sono salita anche sul podio”.

Una gara così lunga e con tanto dislivello è unica al mondo: partecipano atleti da ogni continente. Quest’anno sono stati più di 1.000 gli iscritti.

Le difficoltà maggiori? La gestione del sonno e della fatica. Ci vuole tanta forza mentale”, racconta.

Ho iniziato a correre una ventina di anni fa: prima le maratone su strada. Poi l’amore per la montagna ha preso il sopravvento (ho partecipato, fra l’altro, anche ad una spedizione sull’Himalaya, raggiungendo gli 8.000 metri). Così – ricorda – ho unito le due cose e nel 2009 mi sono iscritta al mio primo Tor des Geants”.

Fra tre anni Patrizia Pensa andrà in pensione: “certamente – dice- mi mancherà molto il mio lavoro e forse mi mancheranno di più le donne e gli uomini con cui ho lavorato con impegno e passione, tutti questi anni a Carate”.

 

Cronaca

BUSNAGO – TENTA DI RUBARE ABBIGLIAMENTO FORZANDO L’ANTITACCHEGGIO: ARRESTATO DAI CC

BUSNAGO – E’ entrato in un superstore di Busnago e, dopo aver prelevato dagli stand delle corsie dedicate all’abbigliamento alcuni capi di vestiario, si è diretto nei camerini. All’interno di uno di questi, è riuscito a togliere le placche antitaccheggio, ha indossato i capi   e alla fine , con fare disinvolto, si è diretto verso  l’uscita del negozio. Un colpo perfetto, ha pensato il 44enne, se non fosse che il suo comportamento aveva attirato l’attenzione di alcuni commessi che, dopo aver chiamato il 112, lo hanno seguito  fino all’uscita.

L’ intervento di una pattuglia deli Carabinieri di Vimercate ha consentito ai militari di rintracciare e fermare l’uomo, un italiano 44enne originario della provincia lecchese, con indosso ancora la refurtiva. La perquisizione personale ha permesso di rinvenire e sequestrare un tronchesino usata per forzare l’antitaccheggio. L’uomo, gravato da numerosi precedenti per truffa, è stato dichiarato in stato di arresto per furto aggravato e trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma di Vimercate. L’indomani mattina è stato accompagnato presso le aule del Tribunale del capoluogo brianzolo per essere giudicato con il rito direttissimo, conclusosi con la convalida dell’arresto e disposto l’obbligo di presentazione presso la competente Stazione Carabinieri tutti i giorni.

I capi di abbigliamento sono stati restituiti al responsabile del negozio.

Cronaca

DESIO – SONO 17 I NUOVI PUNTI DI RICARICA PER AUTO ELETTRICHE IN CITTA’

DESIO – Sono 17 i punti di ricarica (con due colonnine ciascuno) per auto elettriche in corso di installazione sul territorio, tra quelle a disposizione dei veicoli privati e le due postazioni di ‘car sharing’.  Prosegue l’iniziativa di mobilità green promossa dall’Amministrazione Comunale e dalle quattro società che si sono aggiudicate la gara per la realizzazione di un’infrastruttura di ricarica di auto elettriche, da realizzare in diverse fasi temporali. Gli impianti saranno tutti posizionati entro fine anno, mentre l’attivazione è in programma nei primi mesi del 2023.

“Intendiamo garantire sempre piu’ servizi al cittadino, valorizzando l’aspetto ambientale e di vivibilità degli spazi pubblici – spiega l’Assessore con delega alla Mobilità e Trasporti Cristina Riboldi –  utilizzando tecnologie innovative in tema di mobilità sostenibile e dotando il territorio comunale di una rete di infrastrutture di ricarica al fine di rispondere alla sempre crescente domanda di veicoli elettrici. Infatti l’offerta di tali mezzi sul mercato è in continua e rapida crescita e questo è un bene per l’ambiente e per il nostro futuro. Per questo è necessario agevolare la ricarica dei mezzi dando un segnale preciso: l’auto elettrica non è una opportunità per il futuro, ma una realtà di oggi che tutti possiamo utilizzare”.

Sono quattro gli operatori che hanno risposto alla manifestazione di interesse per i lavori di installazione delle colonnine di ricarica, con le quali il Comune ha sottoscritto un protocollo di intesa.
BE CHARGE S.R.L., RESSOLAR S.R.L., ENEL X MOBILITY S.R.L ed EWIVA S.R.L sono le ditte  che si sono occupate dell’individuazione dei precisi posizionamenti, concordati con l’Amministrazione comunale, delle stazioni di ricarica e che hanno realizzato la rete di infrastrutture sul territorio sulla base dei siti geolocalizzati con apposita delibera di Giunta.

Hanno un range di potenza che va dai 22 ai 150 kw e sono posizionate in: corso Italia (palazzo comunale), via Milite Ignoto, via Nizza (ospedale), piazza Carendon, corso Italia/palazzo comunale (carsharing), Stazione ferroviaria/parcheggio (carsharing), largo Atleti Azzurri d’Italia/via Gaetana Agnesi, via Monsignor Camnasio (stazione), via Caravaggio angolo via Milano, via Garibaldi/piazza Conciliazione/via Tripoli, via Milano (Banco Desio), via Giulio Tarra (ptb), via Prati (scuola elementare), via Pascoli (Unes), piazza Giovanni Paolo XXIII (mercato nord), via Di Vittorio (parcheggio).

Il quarto operatore, EWIVA S.R.L si sta occupando della realizzazione di una stazione di ricarica ad elevata potenza HPC (high power charging), tra i 150 e i 350 kw, in via Borghetto angolo via Milano presso il parcheggio dell’ipermercato COOP.

Per i modelli base l’accordo dura 10 anni, mentre per gli high power 15 anni.

Il Comune di Desio considera prioritari il risanamento e la tutela della qualità dell’aria, riconoscendo che la mobilità elettrica presenta grandi potenzialità in termini di riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico. Intende pertanto offrire all’utente valide motivazioni per un cambiamento culturale, favorendo lo sviluppo di una rete di ricarica di uso pubblico, diffusa, accessibile, veloce e interoperabile e dando un forte impulso allo sharing elettrico.

Il Libro Bianco della mobilità elettrica è un documento che include una lista di indicazioni operative per la Pubblica Amministrazione, tali da permettere un approccio integrato nella progettazione dell’implementazione dell’interoperabilità delle infrastrutture di ricarica elettrica e di una pianificazione territoriale ad hoc. Azioni che vanno dalla motivazione al cambiamento culturale dei cittadini allo sviluppo dello sharing con i mezzi a batterie, dallo sviluppo della rete di ricarica pubblica e privata fino all’elettrizzazione dei comparti della mobilità a maggiore percorrenza: taxi, veicoli del trasporto pubblico, della logistica o delle flotte aziendali.

Le colonnine sono accessibili 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Il sistema di ricarica non prevede alcun blocco fisico che non sia rimovibile tramite il sistema da remoto. Per ricaricare il veicolo, sarà necessario avere solo uno smartphone o una tessera identificativa cliente. Il sistema di gestione, di prenotazione e di fatturazione avverrà tramite un’ APP gratuita che consentirà, tra l’altro, la ricerca delle stazioni di ricarica su una mappa interattiva, compresa la verifica della disponibilità (con eventuale prenotazione) e monitoraggio dello stato della carica in corso, compresi l’avviso di termine della ricarica, la visualizzazione del costo e l’attivazione, nonché la gestione e il pagamento

Cronaca

SEREGNO DESIO – PROCESSO GELSIA AMBIENTE: 4 ANNI A MASSIMO BORGATO, 2 ANNI E 8 MESI A CAPOZZA

SEREGNO DESIO –  Emessa la sentenza sulla vicenda che riguarda alcuni  dipendenti di Gelsia Ambiente, la società  che si occupa della raccolta rifiuti, pulizia delle strade e  gestione di piattaforme ecologiche in oltre 20 comuni della provincia di Monza. Questo processo è uno di quelli seguiti alla prima inchiesta del 2017 chiamata Seregnopoli   ( leggi ) riguardante il malaffare e la corruzione nel comune brianzolo. Ricordiamo che in quell’occasione finì agli arresti l’allora sindaco Edoardo Mazza  . Al termine del processo celebrato con il rito abbreviato davanti al gup del tribunale di Monza Gianluca Tenchio la condanna più pesante 4 anni di reclusione  è toccata a Massimo Borgato, presidente del CDA della società che ha sede a Desio. Antonio Capozza ex direttore generale, riconosciuto colpevole di turbativa d’asta è stato  condannato a due anni e otto mesi di reclusione . Tre anni e 8 mesi e 3 anni sono state le pene concordate da Fabrizio Cenci e Gaetano Giannini. Agli imputati venivano contestate a vario titolo accuse di corruzione, turbativa d’asta, truffa, false fatturazioni e autoriciclaggio di denaro.

Cultura

CARATE – SANITA’: IMPORTANTE INTERVENTO CHIRURGICO CON METODICA MICROCHIRURGICA IN ORTOPEDIA

CARATE BRIANZAImportante e complesso intervento chirurgico a Carate con un team di specialisti diretti dal primario di Ortopedia Giuseppe Castoldi ( nella foto). Per la prima volta in chirurgia ortopedica, presso il Presidio Ospedaliero, è stata adottata una metodica microchirurgica.

L’intervento ha interessato una paziente di 44 anni, proveniente dalla provincia di Bergamo, affetta da pseudoartrosi del radio che, come noto, assieme all’ulna concorre a formare lo scheletro dell’avambraccio.

“Per pseudoartrosi – spiega Castoldi – si intende una mancata guarigione di una frattura, che non tende alla consolidazione”.

La donna, in altro centro ospedaliero, prima di giungere a Carate, aveva già subito diversi interventi, senza operò risolvere la frattura e senza guarire dal dolore sofferto. “S’era anche innestato – ricorda il primario di Carate – un prelievo di osso dalla cresta iliaca, ma senza alcun beneficio”.

Il trattamento delle pseudoartrosi dell’avambraccio rappresenta una bella sfida per la chirurgia ortopedica. “L’obiettivo dell’intervento chirurgico – sottolinea lo specialista ortopedico – deve essere quello di promuovere la guarigione della malattia, il recupero del normale rapporto fra le ossa dell’avambraccio e un ritorno alla motilità (la più possibile) fisiologica”.

In letteratura sono state descritte numerose tecniche chirurgiche per trattare questa complicanza.

A Carate è stato scelto un innesto osseo vascolarizzato, descritto dalla pubblicistica scientifica e con un alto tasso di guarigione, anche se comporta tempi chirurgici più lunghi e la presenza in sala di una équipe specializzata.

Così è stata chiesto la collaborazione dei microchirurghi dell’Ospedale San Gerardo e organizzato in sala operatoria un complesso intervento che ha coinvolto il team ortopedico (oltre a Castoldi, Luca Molteni e Francesca Colombo), i microchirurghi di Monza Antonio Peri di Caprio e Pietro Garrieri, personale strumentista e infermieri di sala operatoria.

L’intervento è durato più di sette ore: “in estrema sintesi – ricorda Castoldi – è consistito nel prelievo di un pezzo di perone con i suoi peduncoli vascolari e nel posizionarlo nella giusta lunghezza nella sede della pseudoatrosi del radio, fissandolo con una placca. La parte più critica è stata l’anastomosi ovvero il collegamento dei vasi venosi e arteriosi che ha funzionato perfettamente, con nostra grande soddisfazione”

La paziente, dopo due giorni di degenza, è tornata a casa, in buone condizioni, contenta soprattutto di non avvertire più il dolore che la accompagnava da tempo, costringendola ad una limitazione della sua vita quotidiana.

Ora, nei prossimi mesi, dovrà sottoporsi a programmate viste  ambulatoriali per il follow up.

Cronaca

GIUSSANO – VICINO ALLA SCUOLA DROGATO REAGISCE CONTRO I CARABINIERI

GIUSSANO – Ieri pomeriggio nel corso di un servizio di perlustrazione del territorio, i carabinieri  di Giussano nel transitare in via Giuseppe Aliprandi, in prossimità dell’omonima scuola dell’infanzia, si sono  insospettiti vedendo da un uomo entrare in una corte già nota all’Arma per la presenza di spacciatori e pregiudicati.

I militari, dopo essersi appostati e aver atteso l’uscita dell’uomo, gli hanno intimato l’alt. Questi, sorpreso dalla presenza dei carabinieri, ha tentato di fuggire a piedi ma è stato raggiunto e, dopo una brave colluttazione durante la quale ha tentato di liberarsi della dose di cocaina appena acquistata, è stato bloccato.

L’uomo, un 44enne calabrese incensurato, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e, in relazione alle dichiarazioni rese, anche per favoreggiamento aggravato. Inoltre è stato segnalato all’autorità amministrativa quale assuntore di sostanze stupefacenti. Lo stesso durante la colluttazione ha riportato escoriazioni alle ginocchia giudicate guaribili in cinque giorni.

Cultura

MONZA – IL SAN GERARDO DIVENTA IRCCS, ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO

MONZA – “Una decisione tanto attesa è oggi realtà: il San Gerardo di Monza è finalmente un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico”. Lo afferma la vicepresidente di Regione Lombardia e assessore al Welfare, Letizia Moratti, dopo la firma del provvedimento, da parte del Ministro della Salute, che trasforma in IRCCS il San Gerardo di Monza.

Era un obiettivo della nostra azione di governo – prosegue Moratti – e, grazie all’impegno di tutti i soggetti chiamati in causa, siamo riusciti a raggiungerlo. Un riconoscimento che rende merito a una struttura di eccellenza, punto di riferimento non solo della Brianza, ma di tutta Italia”. 

Con il San Gerardo salgono a 5 gli Irccs di natura pubblica in Lombardia, portando a 19 il numero complessivo di quelli presenti nella nostra regione.

 “La Lombardia – aggiunge la vicepresidente – possiede il numero più alto di questi istituti tra tutte le regioni d’Italia, più del 40%. Gli Irccs possono essere considerati a pieno titolo anche uno dei motori di sviluppo economico della Regione, in un comparto e in un momento storico in cui è più che mai necessario incentivare la ripresa complessiva del sistema lombardo e nazionale”.

 “Ringrazio il Governo – prosegue – per aver mantenuto l’impegno. Il completamento del percorso che porta a un nuovo Irccs lombardo pubblico, dopo 40 anni, rappresenta un risultato di grande prestigio per tutta la sanità pubblica regionale. Oltre che per la Brianza, che vede premiata una eccellenza non solo per il suo territorio, ma per l’intero Paese”. 

 “La ripresa dell’Italia e della Lombardia dopo la pandemia – spiega la vicepresidente e assessore al Welfare – passa anche dalla piena realizzazione di queste eccellenze”. 

“In Lombardia c’è una sanità sempre più al passo coi tempi – conclude Moratti – dove competenze, innovazione e ricerca sono al servizio della collettività, con qualifiche di altissimo profilo anche nel panorama internazionale”

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Il San Gerardo si conferma uno dei migliori presìdi della Lombardia che si è distinto negli anni anche per gli ottimi risultati nel campo della ricerca. La sua trasformazione in IRCCS è quindi un enorme valore aggiunto per il territorio nonché il giusto riconoscimento per il grande lavoro di tutti gli operatori e dei ricercatori”. Così l’assessore regionale alla Ricerca e Innovazione Fabrizio Sala commenta la firma del decreto per trasformare il San Gerardo di Monza in Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS).

Rivolgo sempre un ringraziamento doveroso – ha aggiunto Sala – a tutto il personale sanitario, alle Fondazioni coinvolte, ai ricercatori e a tutti coloro che contribuiscono ogni giorno a rendere questo ospedale un’eccellenza. Questa trasformazione sarà anche una grande occasione per supportare il lavoro sul territorio di tanti nostri ricercatori“.

“Investire con convinzione in ricerca – ha concluso l’assessore – è fondamentale per vincere le sfide del futuro. Questa è da sempre una delle priorità di Regione Lombardia e risultati eccellenti come quello del San Gerardo di Monza ci confermano che i nostri investimenti stanno andando nella giusta direzione” ha concluso Fabrizio Sala.

Cronaca

LISSONE – RIFIUTA L’ACCERTAMENTO SULL’ASSUNZIONE DI DROGA … COME PROFESSIONE GUIDA GLI AUTOBUS

LISSONE  BESANA – Ieri sera, attorno alle 21:50, i carabinieri di Besana in Brianza, durante un servizio di perlustrazione del territorio di competenza, nel transitare in via Giuseppe Verdi del comune di Veduggio con Colzano, area dove già in passato i militari erano intervenuti cogliendo soggetti avvezzi all’uso di stupefacenti, notando una Peugeot 208 di colore grigio transitare in maniera sospetta con due uomini a bordo, hanno invertito il senso di marcia, raggiunto il veicolo indicando con sirena, lampeggianti e paletta segnaletica di accostare su un lato per procedere al controllo.

Dopo poche centinaia di metri dove forse era stata accennata un titubante tentativo di fuga, nel comune di Inverigo, in via Cascina Cattafame  i carabinieri sono riusciti a far accostare l’autovettura e a bloccarne il conducente mentre invece il passeggero, si è dato alla repentina fuga nei campi limitrofi.

Atteso lo stato di alterazione dell’uomo, un 45enne di Lissone, autista di bus, con qualche precedente alle spalle, gli operanti lo hanno sottoposto prima all’accertamento preliminare etilometrico, risultato negativo, e poi gli hanno richiesto di sottoporsi agli accertamenti biologici presso una struttura ospedaliera per la rilevazione di sostanze stupefacenti, esami che lo stesso ha rifiutato e motivo per il quale è stato denunciato ai sensi dell’articolo 187 del Codice della strada con contestuale ritiro della patente di guida.

Cultura

DESIO – OSPEDALE : OPEN DAY PER LE MAMME E IL LORO BIMBI

DESIO – Una giornata dedicata alla promozione dell’offerta sanitaria in ambito Ostetrico e Neonatale organizzata dall’Ospedale di Desio e dai consultori dell’ambito desiano.

L’appuntamento è il 21 ottobre 2022: per l’occasione, nel corso della giornata, diverse aree dell’ospedale ospiteranno laboratori e incontri con gli specialisti del Pio XI.

I laboratori per le mamme e i loro bambini (tra gli altri,  belly mapping, rebozo, pilates e gravidanza, danza in fascia, massaggio al neonato, mindfulness in gravidanza, pavimento pelvico e shiatsu) saranno in parte esplicativi ed in parte dimostrativi.

Presso l’Aula Laboratorio, invece, ostetriche e clinici, terranno incontri rivolti a donne (già madri o in gravidanza) riguardanti la diagnosi prenatale, la sicurezza in età pediatrica, il ritorno a casa e lo svezzamento, le vaccinazioni, l’assistenza psicologica ed emotiva e la diagnosi precoce del tumore alla cervice.

Sarà possibile, inoltre, eseguire il pap test (ma con la prenotazione e l’impegnativa del medico curante) e fare una valutazione del pavimento pelvico.

Ci sarà anche l’opportunità di fare una visita alle sale parto e alla mostra fotografica allestita per l’occasione e intitolata “L’attesa, la nascita, l’incontro”.
La partecipazione all’open day è gratuita, ma dovrà essere prenotata telefonando allo 0362.38.32.24 (dalle 16.00 alle 19.00). L’accesso è consentito soltanto con Green Pass.