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Cronaca

MONZA – SAN GERARDO : EFFETTUATA LA PRIMA DONAZIONE A CUORE FERMO CON CIRCOLAZIONE EXTRACORPOREA

MONZA –  Per la prima volta giovedì 26 maggio all’Ospedale San Gerardo è stata effettuata una donazione a cuore fermo con circolazione extracorporea, in un paziente con grave danno cerebrale emorragico, ricoverato in Terapia Intensiva ad indirizzo neurologico.
Nei giorni successivi al ricovero il paziente, nonostante un intervento neurochirurgico eseguito in emergenza, è peggiorato clinicamente senza raggiungere i criteri di morte con criteri neurologici (la cosiddetta “morte cerebrale”) per il permanere di una residua minima attività elettrica in assenza di attività respiratoria, a causa di un devastante danno del tronco encefalico.
Valutata ripetutamente la gravità del quadro clinico, l’irreversibilità delle lesioni cerebrali, la futilità delle cure mediche e la persistenza, data la sede della lesione, di modestissima attività elettrica cerebrale, vista l’intrattabilità del quadro clinico e l’inutilità della loro prosecuzione, si è decisa, d’intesa con i familiari, la sospensione delle cure e della ventilazione meccanica.
Si è considerata al contempo la possibilità di effettuare una donazione a cuore fermo di organi parenchimali addominali e di tessuti. Insieme al coordinamento regionale della donazione di organi e tessuti e il Nord Italian Transplant, si è attivato il processo di donazione a cuore fermo in circolazione extracorporea che ha visto collaborare il personale della neurorianimazione, cardiochirurgia, cardiorianimazione, perfusionisti, personale di sala operatoria, radiologia interventistica, direzione sanitaria e coordinamento locale per la donazione d’organi e tessuti.

La fattiva partecipazione di tutti, nello spirito di collaborazione che contraddistingue i professionisti dell’ospedale San Gerardo di Monza ha permesso il successo di questa donazione”, sottolinea il prof. Giuseppe Citterio, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze, nonché Direttore della Neurorianimazione del San Gerardo e coordinatore locale per il prelievo degli organi e dei tessuti.

Esprimo apprezzamento e stima a tutti i professionisti dell’ospedale San Gerardo di Monza che con le loro competenze e un grandissimo spirito di collaborazione hanno reso possibile effettuare per la prima volta questa procedura all’interno della loro struttura – commenta la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti –. Ancora una volta è stata confermata l’eccellenza della sanità pubblica lombarda. Un ringraziamento particolare va poi ai familiari che, in un momento così doloroso, seppur davanti a una situazione ormai irreparabilmente compromessa, hanno avuto la lucidità, la sensibilità e la generosità di acconsentire alla donazione, dando una speranza di vita ad altri”.

Il San Gerardo si è infatti distinto in questi anni per un impegno costante a promuovere la donazione d’organi e tessuti a scopo di trapianto. La donazione a cuore fermo si aggiunge alla possibilità di donazione a cuore battente, attiva al San Gerardo dal 1994. La recente DGR n. XI/6329 del 2.5.2022 “Sistema Regionale Trapianti: programma regionale per lo sviluppo della donazione di organi e tessuti a scopo di trapianto – 2022-2023” prevede questa attività intesa come percorso di donazione a cuore fermo controllato (come quello effettuato al San Gerardo) e non controllato (a Monza è attivo un programma di donazione di polmone a cure fermo da alcuni anni). Inoltre, la stessa DGR prevede per il San Gerardo un ruolo di coordinamento ospedaliero di procurement di secondo livello, quindi riferimento per un’area estesa che include anche il privato convenzionato dell’area metropolitana.

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Cronaca

LENTATE – GRAVE INCIDENTE STRADALE: FERITI 3 GIOVANISSIMI

LENTATE SUL SEVESO – Tre giovani feriti in un incidente stradale tra due auto nella notte tra sabato 28 e domenica 29 maggio. È successo in via Alessandro Manzoni, all’una di notte circa. Molto violento l’impatto, feriti due ragazzi di 19 e 22 anni e una ragazza di 16 anni. Sul posto quattro ambulanze, l’automedica, i carabinieri della Compagnia di Seregno e i vigili del fuoco del distaccamento di Lazzate e Seregno che hanno lavorato per soccorrere uno dei conducenti, il 19enne, incastrato all’interno dell’abitacolo dopo il ribaltamento della sua auto. Il ragazzo è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Niguarda di Milano. Un principio di incendio invece ha interessato l’altra macchina coinvolta. Gli altri due feriti sono stati portati in codice giallo negli ospedali di Desio e Monza San Gerardo.

 

Cronaca

VIMERCATE – STUDENTE MINORENNE SCOPERTO CON LA DROGA DURANTE UN COMPITO IN CLASSE

Uno studente, durante un compito in classe si rifiuta di consegnare il cellulare . L’insegnate chiama i Carabinieri che gli trovano hashish nel borsello

VIMERCATE –  Durante un  compito in classe l’insegnante ha chiesto  agli alunni di depositare i loro smartphones;  un giovane alunno ha incominciato a tergiversare e ha mostrato l’interno del  borsello per giustificare che non disponeva di nessuno smartphone.  Uno strano involucro in cellophane però ha insospettito  l’insegnate che ha chiamato i carabinieri .

Una pattuglia del NORM  ha raggiunto la classe e davanti ai militari  il ragazzo ha ammesso la sua responsabilità e ha consegnato un “pezzo” di hashish del peso di circa 30 grammi. I militari hanno verificato che non occultasse altro stupefacente ed hanno rinvenuto la somma di 130 euro ritenuta provento dell’illecita attività di spaccio.

Il minore accompagnato presso la caserma cittadina, è stato denunciato alla competente Procura per i Minorenni di Milano per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e riaffidato ai genitori.

Cronaca

SEVESO – TORNA IN CARCERE DOPO SOLI 2 GIORNI IL GIOVANE CHE MALTRATTAVA I GENITORI

SEVESO – Aveva ottenuto di poter lasciare il carcere per rimanere agli arresti domiciliari: un 28enne, residente a Seveso, ha sprecato questa opportunità. Non presente nella sua abitazione in occasione di un controllo dei Carabinieri, è stato riportato in cella dopo solo due giorni.

Si tratta dell’uomo che, all’inizio del mese di febbraio, ( leggi ) aveva ricevuto la visita dei militari della stazione di Seveso: avevano notificato e dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere poiché il 28enne si era reso protagonista di maltrattamenti in famiglia, nonché di estorsione, ai danni dei genitori di 71 e 73 anni e della sorella di 31 anni.

La scorsa settimana il giovane era finalmente riuscito a uscire dal carcere ottenendo il beneficio di passare agli arresti domiciliari. Ma, dopo solo due giorni, verso le 22, i Carabinieri di Seveso, durante un controllo del rispetto della permanenza a casa, dopo aver più e più volte citofonato al campanello dell’abitazione senza avere alcuna risposta per oltre 10 minuti, hanno segnalato la sua assenza all’autorità giudiziaria proponendo l’aggravamento della misura cautelare e il ritorno in carcere dell’indagato.

Il giudice per le indagini preliminari ha dato il suo assenso ritenendo che l’uomo ha un comportamento che desta grave allarme sociale. Considerato che non si è mostrato in grado di avere una buona condotta per evitare il carcere, è stata individuato nell’accompagnamento alla casa circondariale di Monza l’unica misura adeguata.

( fonte seietrenta.com – Gualfrido Galimberti )
Sport

MONZA – GRANDE RITORNO DELLA MONZA-RESEGONE IL 25 GIUGNO

Appuntamento al 25 giugno con la storica competizione podistica giunta alla 60° edizione.

MONZA   – 42 chilometri di percorso e 1.100 metri di dislivello, questi i numeri della più attesa ed emozionante gara podistica in notturna che porta le squadre iscritte quest’anno a cimentarsi nella grande sfida dall’Arengario, nel centro di Monza, al Monte Resegone. Giunta alla sua 60° edizione, la gara avrà inizio la sera del 25 giugno, con partenza prevista alle ore 21 e terminerà solo dopo che i corridori avranno percorso 42 km di percorso, lo stesso che nel 1924 aveva visto sfidarsi le prime 12 squadre partecipanti alla ora mai ben nota corsa. Dal centro di Monza al Monte Resegone, le squadre dovranno dimostrare spirito di sacrificio, responsabilità nei confronti della squadra, ma anche passione e desiderio di libertà. La competizione metterà alla prova gli atleti, che sfideranno fatica e stanchezza per raggiungere Rifugio Capanna Monza, in provincia di Lecco, ma per tutto il tragitto non saranno mai davvero soli. La natura sconfinata e la bellezza del paesaggio saranno compagni sempre presenti, per tutta la durata della gara. Una competizione diventata storica, sempre più attuale e amata. Dal 1924 tante sono le differenze, come ad esempio il numero delle squadre partecipanti, la divisa degli atleti (all’inizio di stampo militare) e anche il numero dei componenti delle squadre (la prima edizione prevedeva 4 corridori e non 3), ma numerosi sono anche gli elementi che si sono tramandati nel corso del tempo, per ben 60 anni. Il tracciato, i chilometri, la bellezza e la vastità dei paesaggi sono i medesimi, ma soprattutto non è cambiato lo spirito della gara, che prevede forza, allenamento, senso di squadra e amore per la libertà. Gli appuntamenti della manifestazione:

– Da lunedì 23 maggio, ore 21.00, a venerdì 3 giugno, ore 24.00, si potrà procedere con la finalizzazione delle iscrizioni. – Martedì 7 giugno verrà presentata la lista delle squadre ammesse alla gara. Nella stessa giornata si avrà anche il sorteggio dei pettorali e la pubblicazione dell’ordine di partenza delle squadre. .

– Da mercoledì 8 giugno a martedì 21 giugno sarà possibile sostituire un atleta della propria squadra.

– Giovedì 16 giugno, ore 20.00, si procederà con la consegna degli zaini agli atleti, con indumenti di ricambio.

– Sabato 18 giugno sarà dedicato al lavoro in Capanna Monza, per il trasporto delle attrezzature e dei rifornimenti necessari, oltre che per l’approntamento delle strutture per il ricovero e accoglienza degli atleti.

– Sabato 25 giugno, ore 19, è in programma il ritrovo degli atleti presso l’Arengario di Monza, in Piazza Roma, per le operazioni necessarie prima della partenza. Alle ore 21. prenderà il via la 60° edizione della Monza-Resegone.

– Domenica 26 giugno, ore 18, sarà reso noto l’ordine di arrivo delle squadre.

– Martedì 28 giugno verrà rilasciata la Classifica Ufficiale.

– Venerdì 1 luglio avrà luogo la festa di premiazione della 60° edizione della Monza-Resegone. L’evento avrà luogo nella futura nuova sede del CAI di Monza, in via Rosmini.

Cultura

DESIO – OSPEDALE : IL 1° GIUGNO GEMELLAGGIO TRA IL PIO XI E LA MAYO CLINIC

L’ospedale americano – il numero uno negli Stati Uniti – è tra i più importanti al mondo

DESIO – Appuntamento di straordinario rilievo medico-scientifico il prossimo 1 giugno, presso l’Ospedale di Desio. Si tratta dell’evento congressuale dal titolo “Desio Hospital meets The Mayo Clinic” che dà corpo ad un gemellaggio professionale tra l’Ospedale della Brianza e il centro clinico di Rochester, nel Minnesota, numero 1 negli Stati Uniti e tra i più importanti ospedali al mondo.

Diversi specialisti dell’Ospedale, recentemente intitolato a Papa Pio XI, incontreranno e si confronteranno, per l’intera giornata, con i loro omologhi americani sulle innovazioni terapeutiche, in diversi ambiti: dalla chirurgia colo-rettale, all’oncologia, alla terapia intensiva, alla neurologia e neuroradiologia, alla ginecologia (in particolare sul tumore dell’endometrio) e alla cardiologia.

“I medici dell’Ospedale di Desio pur nella loro profonda missione consolidata sul territorio – spiega Marco Trivelli, Direttore Generale di ASST Brianza- non hanno mai smesso di tessere rapporti internazionali, per essere costantemente in relazione con realtà mediche ai più alti livelli nel mondo”.

Il profondo legame fra la Mayo Clinic e l’Ospedale di Desio ha origini lontane. Nasce dall’amicizia professionale fra Dario Maggioni, direttore della Chirurgia Generale dell’ospedale di via Mazzini, e David Larson e Andrea Mariani direttori, rispettivamente, della Colorectal Unit e della Ginecologia della Mayo Clinic.

Questo rapporto ha generato negli anni collaborazioni scientifiche che hanno interessato e coinvolto altre strutture dell’ospedale e i loro principali specialisti direttori: in particolare Michele Bombelli (Medicina Generale), Ignazio Santilli (Neurologia), Carlo Pellegrini (Neuroradiologia), Luca Guatteri (Anestesia e Rianimazione), Anna Locatelli (Ostetricia e Ginecologia), Felice Achilli (Cardiologia).

Il primo Giugno, in mattinata, il team della Mayo Clinic visiterà i reparti del Pio XI con cui da tempo collabora; poi, nel pomeriggio, gli specialisti si riuniranno presso l’aula magna dell’ospedale per un confronto multidisciplinare e a trecentosessanta gradi.

Previsto, in streaming, un saluto di Pierpaolo Sileri, attuale Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute.

La Mayo Clinic, nata a cavallo tra Ottocento e Novecento, è stato nel tempo e in più occasioni precursore delle innovazioni organizzative e sanitarie più importanti a livello internazionale. Da diversi anni è la prima istituzione sanitaria degli Stati Uniti: un riferimento scientifico per tantissimi specialisti nel mondo.

Rilevantissima è la sua attività di ricerca: la Mayo raccoglie, ogni anno, in donazioni, due miliardi e 500 milioni di dollari, destinati esclusivamente alla ricerca.

Il team dell’ospedale americano invitato a Desio comprende: David Larson, Andrea Mariani, Allen e Timothy Aksamit, John Lane, Andrew Majka, Ed Creagan.

“L’opportunità di confrontarci con i maggiori specialisti al mondo – dice Dario Maggioni, Direttore della Chirurgia Generale di Desio – è una occasione unica per un ospedale a profonda vocazione territoriale e con l’obiettivo di coltivare e alimentare una attività all’altezza delle nuove domande di salute dei cittadini, offrendo ai propri pazienti un trattamento d’eccellenza”.

Nella foto allegata da sinistra a destra : Marco Trivelli (DG), Dario Maggioni, Carlo Tersalvi (Direttore Medico di Desio) e Giulio Mari (collaboratore di Maggioni).

 

Cronaca

MONZA – INCIDENTE : MUORE SUL COLPO GIOVANE 18ENNE IN SELLA AD UNA MOTO

MONZA – È morto sul colpo il ragazzo 18enne  che verso le 8.30 di ieri stava percorrendo via Pier Paolo Pasolini in direzione di viale Casiraghi.  Sul posto sono arrivati i carabinieri, gli agenti del comando cittadino di Polizia Locale  e i soccorsi inviati dal 118 che hanno cercato di rianimarlo. Purtroppoil ragzzo non c’è stato nulla da fare .   Sulla dinamica sta indagando la polizia locale, che sta cercando di capire cosa sia realmente successo ieri mattina.

Un’ipotesi sulla dinamica del sinistro è il 18enne abbia  sbandato perdendo il controllo del mezzo .Tuttavia, dalle immagini acquisite in mattinata dalle telecamere di una ditta privata della zona, il giovane centauro potrebbe essersi sbilanciato, per poi cadere mortalmente a terra, per tentare di evitare il contatto con un’automobile. Dalle immagini si vedrebbe il veicolo che gira due volte attorno alla rotonda: non ci sarebbe stato nessun contatto con la Yamaha, ma Simone avrebbe deviato la sua traiettoria per schivarlo.

( foto da archivio )

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Cultura

MONZA – SAN GERARDO : ALLA PELVIC FLOOR NUOVO DISPOSITIVO PER IL TRATTAMENTO DELL’INCONTINENZA URINARIA

MONZA  –  La Pelvic Floor Unit afferente alla Clinica di Ginecologia dell’Ospedale San Gerardo di Mo

nza – Università degli Studi di Milano-Bicocca diretta dal prof. Fabio Landoni, si è dotata di un dispositivo innovativo per il trattamento dell’incontinenza urinaria. Questo dispositivo terapeutico non invasivo interagisce con il tessuto neuromuscolare inducendo intense contrazioni attraverso un campo elettromagnetico specifico con tecnologia TOP FMS (Flat Magnetic Stimulation). Grazie a
questa innovativa tecnologia, il campo elettromagnetico è distribuito omogeneamente senza picchi di intensità, garantendo una migliore tolleranza ed efficacia. Questo campo elettromagnetico stimola i muscoli del pavimento pelvico e ripristina il controllo neuromuscolare. La terapia può essere eseguita con le pazienti che restano vestite.
La Pelvic Floor Unit della ASST Monza nasce dall’esigenza di offrire alle pazienti con disfunzioni del pavimento pelvico il miglior percorso diagnostico-terapeutico, offrendo un approccio integrato e personalizzato in un’unica infrastruttura dedicata alla donna – afferma il dott. Matteo Frigerio, coordinatore della Pelvic Floor Unit di Monza – I servizi offerti sono molteplici, e tra gli altri includono la riabilitazione del pavimento pelvico, le iniezioni intravescicali di tossina botulinica, le instillazioni vescicali di acido ialuronico, la laserterapia, sino a ricorrere, nei casi più complessi, a trattamenti chirurgici individualizzati. Con questo dispositivo l’unità potrà offrire una terapia innovativa e non invasiva alle donne affette da incontinenza urinaria”.
Una patologia che riguarda circa 5 milioni di italiani – di cui il 60% donne – e che porta anche a problematiche di natura psicologica. Sono questi i dati ufficiali, relativi
all’incontinenza urinaria, della Fincopp – Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico – che forniscono un quadro molto dettagliato su questa problematica.
L’incontinenza è un problema che spesso si vorrebbe non vedere ma che tuttavia riguarda il 13,7% della popolazione sopra i 65 anni – dichiara la dott.ssa Serena Maruccia, medico chirurgo specialista in Urologia, collaboratrice della Clinica Ginecologica del San Gerardo di Monza per la supervisione scientifica del progetto e docente di Riabilitazione del Pavimento Pelvico in ambito Uro-Andrologico per l’Università degli Studi di Milano-Bicocca –. Non è assente nei giovani ma è innegabile come l’invecchiamento della popolazione ci costringerà a fare i conti con questa che sarà una condizione sempre più comune, con una prevalenza delle donne maggiore di quella degli uomini. Preoccupante è il fatto che solo il 25% delle persone affette da incontinenza ha poi il coraggio di parlarne con il proprio medico”.
Continua il dottor Frigerio: “Nelle forme più lievi di incontinenza urinaria molto spesso le donne tendono a considerare il problema come una naturale evoluzione dell’avanzare dell’età e a posticipare il consulto medico solo all’aggravarsi dei sintomi. Al fine di sfatare questo tabù occorre sempre di più, anche mediante i mezzi di comunicazione, far presente alle donne che esistono numerose possibilità di cura e non basta utilizzare quotidianamente un assorbente per poter vivere serenamente la vita di tutti i giorni, ma bisogna affidarsi a medici esperti per migliorare la propria qualità di vita”.
Poter intervenire tempestivamente su queste problematiche permette di avere risultati migliori ed uscire da situazioni in cui si è condizionati anche nella vita sociale perché
l’incontinenza influisce in modo sostanziale sulla qualità della vita. Infatti, i costi psicosociali comprendono imbarazzo, rabbia, restrizione sociale e isolamento, perdita di autostima, attività sessuale inibita e assenteismo dal lavoro. È per questo che diventa necessario intervenire con le giuste tempistiche, come sostiene la dottoressa Maruccia: “Il vissuto emotivo delle donne affette da incontinenza ha un impatto negativo sulla quotidianità e sulla gestione delle relazioni interpersonali. L’imbarazzo che accompagna queste donne è forse più rumoroso del loro silenzio. La persistenza del problema non aiuta a rafforzare il tessuto sociale di queste donne. Anche dal punto di vista clinico, tuttavia, la tempestività di intervento terapeutico e riabilitativo, riduce la necessità di interventi invasivi. Prima si interviene sul sintomo, maggiori saranno le possibilità di evitare un intervento chirurgico”.

Cronaca

BESANA – FINGE IL FURTO DEL PC E ORA RISCHIA 3 ANNI DI CARCERE

BESANA  BRIANZA – L’11 maggio scorso si era presentata dai carabinieri di Cremella (LC) per denunciare che quel pomeriggio, verso le 15, mentre era alla guida della sua Audi, appena uscita dallo svincolo della S.S. 36 di Veduggio con Colzano , era stata affiancata da un’altra auto che, dopo averla seguita in superstrada per qualche kilometro, l’aveva improvvisamente costretta a fermarsi tagliandole la strada.

Poi, affiancandola sul lato di guida, era sopraggiunta una moto di grossa cilindrata con in sella un  uomo con un casco integrale scuro che, impugnando una pistola, aveva colpito il finestrino intimandole di aprire.

Il motociclista  senza proferire parola ma solo con i gesti  le aveva indicato di consegnargli la valigetta che aveva poggiata sul sedile del lato passeggero. Ottenuto quanto richiesto  era scappato via verso Renate seguito dall’auto che l’aveva bloccata.

All’interno della valigetta la donna, una 47enne di origini pugliesi ma da anni residente nel lecchese, aveva documenti di lavoro e il computer, fortunatamente assicurato.

La segnalazione del furto, giunta al comando stazione cc di Besana in Brianza, ha subito destato l’attenzione dell’Arma. La possibilità che nel territorio fosse giunta una banda dedita a rapine in strada aveva subito portato a innalzare il livello dei controlli alle uscite della s.s. 36.

Contemporaneamente però, ai carabinieri di Besana alcuni particolari raccontati dalla derubata sono risultati  strani e nei giorni successivi hanno convocato la donna in caserma . Il racconto presentava  alcune contraddizioni e alla fine la donna, incalzata dai carabinieri ha confessato  che, in realtà, quel giorno si era persa la valigetta con i documenti e il pc.  Per giustificarsi con il proprio datore di lavoro, aveva deciso di inventarsi la rapina.

A quel punto la “furbetta”  da vittima è passata ad essere indagata  e per il reato di simulazione dovrà affrontare un procedimento la cui pena varia  da 1 a 3 anni di reclusione.

Cronaca

USMATE VELATE – PRESO IL RAPINATORE SERIALE DELLE SALE GIOCHI

USMATE VELATE –  I carabinieri della compagnia di Monza  hanno rintracciato e tradotto in carcere un rapinatore 25enne proprio il giorno prima che potesse partire per la Spagna con già in tasca il biglietto aereo .

Il delinquente avrebbe colpito tre volte lo stesso centro scommesse situato a Usmate Velate. In pieno giorno è stato rirpreso dalle immagini delle telecamere del circuito di sicurezza mentre impugnando una pistola,  ha minacciato l’addetto e lo ha rapinatgo dei contanti dell’incasso. Abbigliamento sportivo, l’arma impugnata allo stesso modo e la fuga a piedi dopo aver usato il medesimo modus operandi per tutti i colpi: i carabinieri hanno capito subito che poteva essere lo stesso soggetto. E un contributo prezioso alle indagini lo hanno dato anche le telecamere installate nei pressi dell’attività che hanno consentito di ricostruire il percorso di fuga del 25enne presunto rapinatore seriale.
Durante l’ultima rapina, quella fatale, durante la fuga ha commesso un errore: ha abbandonato lo zaino che aveva portato con sé e all’interno i militari dell’Arma hanno rinvenuto una pistola da soft-air e il telefono cellulare. A casa sua sono stati ritrovati anche gli indumenti utilizzati durante i raid, circa seimila euro in contant e un biglietto aereo per la Spagna. L’uomo, che ha ammesso di essere il responsabile delle tre rapine, attualmente si trova ristretto presso la casa circondariale di Monza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria,