CronacaPolitica

SEREGNO – A2A-AEB : LE REAZIONI DEI POLITICI DOPO LE RICHIESTE DI RINVIO A GIUDIZIO DI ROSSI & C

SEREGNO -Dopo che abbiamo reso pubblica la comunicazione del Procuratore della Repubblica di Monza ( leggi ), riguardante la richiesta di rinvio a giudizio per il sindaco Alberto Rossi, l’assessore Giuseppe Borgonovo, il segretario comunale Ricciardi Alfredo nonchè dei vertici delle due società, sono giunti in redazione reazioni e commenti dei politici locali .

Alberto Rossi ci ha dichiarato : ”  Prendo atto della richiesta del Pubblico Ministero di rinvio a giudizio, che ho appreso dalla stampa, relativamente alla vicenda che riguarda l’aggregazione industriale fra A2A e AEB. Io continuo il mio lavoro, sapendo di aver guardato solo all’interesse pubblico e al bene della città.

Poco dopo la maggioranza ( Cambia Seregno – Partito Democratico – Scelgo Seregno – Seregno al Centro) che in Consiglio comunale sostiene il sindaco ha diffuso una nota in cui afferma :
Nella giornata odierna abbiamo appreso i recenti sviluppi in merito alle indagini in corso, coerenti con la comunicazione di conclusione indagini comunicata dalla Procura della Repubblica la scorsa estate. Siamo, con la presente, ad esprimere tutto il nostro sostegno e la nostra vicinanza al Sindaco Alberto Rossi ed all’Assessore Giuseppe Borgonovo, che sappiamo avere lavorato e continuare a lavorare al meglio nell’esclusivo interesse della Città di Seregno.

Di tenore completamente opposto il commento della  Lega :

Apprendiamo la notizia del rinvio a giudizio per il Sindaco Rossi Alberto, l’assessore Borgonovo Giuseppe ed altri, chiedendo agli imputati una presa di coscienza e serietà, perché la vicenda non diventi terreno di scontro politico ma che vengano preservati gli interessi di Seregno e dei seregnesi.

Oggi si aggiunge un altro tassello ad un’aggregazione che è già passata da numerose aule di tribunale e che oggi vede come imputati coloro che hanno promosso questa operazione con accuse molto gravi. Giungendo sul piano penale la vicenda diventa estremamente delicata per la Città e chiediamo pertanto al Sindaco un comportamento adeguato, al fine di non creare ulteriori danni rispetto a quelli ipotizzati dalla Procura.

Per la Lega di Seregno tutta questa operazione ha destato serie perplessità fin dall’inizio ed in Consiglio Comunale abbiamo sempre chiesto chiarezza e trasparenza in merito ad un così importante argomento, ma dai banchi della maggioranza ci sono sempre state zone d’ombra ed assordanti silenzi alle nostre richieste, come dimostrato dalla sentenza della Corte di Cassazione del gennaio scorso. L’operazione in sé avrebbe potuto anche avere dei riscontri positivi per Seregno se solo fosse stata gestita con coscienza, lungimiranza e rispetto delle leggi nella tutela dei cittadini delle finanze pubbliche, ma così non è stato e la Procura della Repubblica di Monza ha acceso dei fari su tutto ciò per fare chiarezza.

Ci teniamo a ringraziare l’ex consigliere Tiziano Mariani, con cui abbiamo condiviso i banchi della minoranza nella scorsa consigliatura, che si è sobbarcato tutte le iniziative giudiziarie che hanno delineato il quadro di irregolarità nel quale si è svolta l’operazione.

Infine ci auguriamo che il consenso ottenuto alle elezioni amministrative non spinga il Sindaco a sostenere incondizionatamente le proprie posizioni, ma metta davanti a tutto l’interesse della Città. Da parte nostra faremo il possibile affinché l’ingente danno economico provocato da questa iniziativa temeraria non vada a ricadere sui cittadini seregnesi; per questo preannunciamo già fin d’ora che daremo vita a un comitato regolarmente costituito al quale potranno aderire tutti i cittadini di qualsiasi orientamento politico con lo scopo di costituirci parte civile del giudizio, affinché l’eventuale risarcimento debba ricadere unicamente su coloro che hanno avuto parte attiva in questa lunga tormentata e assolutamente folle vicenda.

Infine Tiziano Mariani, che non siede in Consiglio Comunale in questa legislatura ma che è stato da subito  il vero artefice di tutto il percorso che attraverso diverse azioni giudiziarie ( leggi ) , anche ai livelli più alti, ha portato all’indagine della Procura e alla successiva richiesta di rivio a giudizio dei protagonisti della fusione tra A2A e AEB , ci ha dichiarato  :

La Procura di Monza ha comunicato il rinvio a giudizio dei politici coinvolti nella vicenda della “svendita” della società AEB spa alla A2A spa, che, come noto, il Consiglio di Stato, con sentenza passata in giudicato, ha deciso che dovesse essere effetuata tramite procedura ad evidenza pubblica. Grave l’affermazione contenuta nel comunicato stampa diffuso dalla Procura di Monza , per cui taluni imputati “nonostante le pronunce del Consiglio di Stato e della Cassazione hanno mantenuto in essere quanto già illegittimamente deliberato circa l’integrazione societaria omettendo di effettuare  la procedura ad evidenza pubblica”.
Il danno come dichiarato sarebbe enorme per i citadini. Pertanto ritengo che le figure politche coinvolte dovrebbero  avere il pudore e la responsabilità di dimettersi, in quanto le sentenze amministratve sono già passate in giudicato e si contnua a reiterare il danno. Fatta emergere la verità giuridica e processuale delle sentenze citate dalla stessa Procura, nessun Comune, nemmeno dopo le sentenze del Consiglio di Stato, ha revocato le delibere illegittime, in un clima di connivenza e omertà bipartsan.
Ora con il rinvio a giudizio si apre una nuova sfda: la costituzione di parte civile nel processo penale. Sollecitamo i Comuni soci affinchè si costituiscano parte civile per ottenere il giusto risarcimento da parte di A2A spa.
Dal canto nostro, annunciamo che provvederemo a costituirci parte civile come eletori ai sensi dell’artcolo 9 del TUEL. Riportamo a casa tutti i soldi dei cittadini