SESTRI LEVANTE – SEREGNO 2-1
SESTRI LEVANTE – La pazza, incredibile stagione del Seregno si chiude in riva al mare. Con una sconfitta di misura sul campo di un Sestri Levante che ha dimostrato tutta la sua solidità e quanto di eccellente (campionato perso di un solo punto…) aveva già mostrato lungo l’intero arco della stagione. Non è bastata una chicca del solito Battaglino, ed una prestazione comunque molto generosa: alla quinta fase dei playoff, ovvero sia nelle ultime sei rimaste in Italia, accede la compagine rossoblu, trascinata al successo dal duo Longobardi.Firenze, già letale nel precedente turno contro il Borgosesia. Agli Azzurri resta tanta, ovvia amarezza, ma è un’uscita di scena a testa altissima, soprattutto con la consapevolezza di aver dato tutto e di aver raggiunto un traguardo importante e ad un certo punto del tutto insperato.
Dopo la bella impresa di Lecco, mister Sassarini non può che proseguire sulla via della continuità. Stesso undici per la terza volta consecutiva, e non potrebbe essere altrimenti. Sul fronte ospite, mister Bladini rinuncia ad una punta come Cardini per dare maggior peso a centrocampo, dove Olivieri affianca Pescatore nel 4-1-4-1 che vede in Longobardi unico (e pericolosissimo) terminale offensivo. I “corsari” possono contare su una notevole spinta del pubblico che affolla il “Sivori”, ma anche la solita frangia di ultras Azzurri sono accorsi in riviera per spingere il 1913.
Le due squadre poco si conoscono, e allora ecco che, su un campo in condizioni davvero rivedibili, ne nasce una partita a scacchi, con i padroni di casa che cercano di prediligere la massima copertura difensiva, ed il Seregno che dal canto suo mette in atto il palleggio a cui tutti siamo abituati. Di occasioni da gol nemmeno l’ombra, peccato che al primo affondo del Sestri, la partita prenda subito una brutta piega. Melli va via sulla destra e sforna un cross invitante per Longobardi, che attacca il primo palo e con il destro inchioda Simone Cortinovis. La seconda forza del girone A si porta avanti con il suo giocatore più rappresentativo, ma gli Azzurri hanno il merito di non scomporsi, e di giocare con calma e intelligenza, aderendo ai princìpi dettati da mister Sassarini. Sul finire della prima frazione di gioco, il Seregno guadagna un invitante calcio di punizione dal limite, in una delle zone predilette da Alessio Battaglino. Il capitano osserva il piazzamento di Stancampiano, scavalca la barriera col sinistro e la mette proprio sul palo del numero uno di casa, sorpreso dalla traiettoria e beffato dal dieci Azzurro. Parità ristabilita e conservata fino all’intervallo, dove la sensazione più evidente è che servirà un altro guizzo (da ambo le parti) per spezzare un equilibrio pressochè totale.
Nella ripresa è un Sestri molto più aggressivo e determinato, mentre le certezze dei nostri ragazzi cominciano a scricchiolare, Il pallino del gioco è quasi sempre nelle mani, o meglio nei piedi dei corsari, che affondano il piede sull’acceleratore, e già al 6′ hanno una grande occasione sugli sviluppi di un calcio d’angolo, dove Bettati colpisce bene di testa ma vede la sfera respinta con un ottimo guizzo da Cortinovis. Il forcing non cessa, e al 15′ gli uomini di Baldini passano nuovamente a condurre le operazioni. Il tutto, partendo da una palla persa seregnese. La ripartenza ligure è fulminea, con Longobardi che riesce ad imbeccare Firenze, ed il giocatore classe ’93 che pur strozzando il sinistro trova il palo più lontano dove Simone Cortinovis non può davvero arrivare. Il gol del nuovo vantaggio non fa altro che fortificare la posizione della squadra di casa, che si limita ad amministare il vantaggio con estrema sicurezza. Il Seregno prova ad alzare nuovamente la cresta, ma il fraseggio palla a terra non riesce ad essere produttivo come a Lecco, e la mancanza di una prima punta di peso, contro avversari del genere si sente eccome. Gli Azzurri non creano i presupposti per raggiungere il pareggio, la bolgia del “Sivori” accompagna il Sestri Levante fino al triplice fischio di De Tullio, che sancisce la fine della nostra stagione. Un grazie di cuore va a tutti coloro che ne hanno preso parte. Da ogni membro dello staff tecnico e dirigenziale, a tutti i giocatori che hanno tenuto alto il nostro nome con professionalità, devozione e spirito di sacrificio. Il secondo anno della gestione Di Nunno ha fatto registrare un significativo miglioramento, e non è finita qui…. ( Fabio Mariani )