SEREGNO – SCONTRO LEGA-PD SULLA RICANDIDATURA A SINDACO DI ALBERTO ROSSI
SEREGNO – “La ricandidatura del sindaco Alberto Rossi è non solo sfacciata, ma anche offensiva nei confronti di tutti i seregnesi per il danno provocato alla nostra città, privata della sua storica azienda per una incauta scelta”. Edoardo Trezzi, capogruppo della Lega in Consiglio comunale, parte all’attacco all’indomani della decisione di Rossi di partecipare alla prossima competizione elettorale per governare la città per altri cinque anni.
Trezzi non nasconde la sua delusione, perché per lui questa scelta è decisamente inopportuna: “Il comportamento incomprensibile del sindaco sull’aggregazione tra Aeb e A2A, le sentenze e le ordinanze non applicate degli organi giudiziari del nostro Paese, dimostra tutta la sua arroganza e la sua brama di potere che lo portano a volersi ricandidare malgrado risulti indagato per corruzione e per turbativa della scelta del libero contraente. Nei prossimi cinque anni ci aspettiamo che il Rossi venga chiamato dalla Corte dei Conti, a risarcire la città di Seregno per aver speso 800mila euro di consulenze per l’aggregazione tra Aeb e A2A, dichiarata bocciata dalla sentenza definitiva del Consiglio di Stato con la conferma della Suprema Corte di Cassazione a Sezioni Unite”.
Il sindaco evita di rispondere. La secca replica alle dichiarazioni di Trezzi arriva però da Patrizia Bertocchi, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale: “La ricandidatura di Rossi è stata fortemente voluta da tutte le forze politiche, civiche e sociali, che hanno sostenuto la importante attività amministrativa degli ultimi anni, e siamo contenti che la notizia abbia riscosso un’accoglienza estremamente positiva da un numero elevatissimo di cittadini. La qualità del lavoro svolto fino ad ora è sotto gli occhi di tutti. Anche di Trezzi che, nel maldestro tentativo di sminuire il valore dell’amministrazione in carica non può fare altro se non alimentare fantasiose narrative sulla vicenda Aeb”.
Bertocchi entra nel merito della questione: “Divenuta ormai non più attaccabile sotto il profilo giuridico, l’aggregazione è stata valorizzata dai risultati industriali (che attestano una crescita del margine operativo lordo da 35 milioni nel 2018 a 60 milioni in questi anni, nonostante il contesto internazionale tutto fuorché semplice) ed ha portato alla crescita dei dividendi da 1,9 a 3,8 milioni di euro, risorse importantissime per sostenere la crescita della comunità e investire su infrastrutture e servizi per i cittadini”.
Il Partito Democratico, insomma, fa quadrato attorno al sindaco. “Trovo fuori luogo che Trezzi parli di sfacciataggine – conclude Bertocchi -, pensi piuttosto ai danni recati dalla sua amministrazione: ci troviamo ancora sul groppone un auditorium non agibile a quattro anni dalla sua apertura e che, insieme al parcheggio di piazza Risorgimento, tra lavori e contenziosi è costato più di 20 milioni di euro ai nostri cittadini”.