Cronaca

VERANO – ARRESTATO UN UOMO CHE DA TEMPO PICCHIAVA LA COMPAGNA

VERANO BRIANZA – Nei giorni scorsi i carabinieri della Compagnia di Seregno hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Monza nei confronti di un 55enne di origini siciliane, residente in città, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi e lesioni personali aggravate.  L’uomo  dallo scorso mese di settembre a oggi si sarebbe ripetutamente reso responsabile di atti di violenza fisica e psicologica nei confronti della compagna convivente. Le indagini, condotte dai militari della Compagnia di Seregno e coordinate dalla procura di Monza, traggono origine da un episodio avvenuto nello scorso mese di febbraio in cui la vittima, coetanea e corregionale dell’uomo, al culmine di una lite domestica durante la quale  le avrebbe sferrato un pugno allo stomaco, era stata costretta a ricorrere alle cure della guardia medica.  Dopo una iniziale reticenza la donna aveva raccontato della violenza subita. Il sanitario di servizio aveva richiesto l’intervento dei militari  che conosciuta  la situazione e nonostante che la donna non avesse intenzione di sporgere denuncia, avevano comunque avviato le indagini informando l’autorità giudiziaria.

In breve tempo è stata riscostruita la vicenda della donna:  per uscire da un’altra storia sentimentale travagliata e violenta con un altro uomo, lo scorso mese di agosto, aveva trovato rifugio proprio presso il  55enne che l’aveva accolta manifestandole apertamente il suo disprezzo per coloro che alzano le mani contro le donne.

Dopo un mese di convivenza però aveva rivelato la sua vera natura, cominciando a porre in essere condotte violente e vessatorie dapprima solo di natura verbale e psicologica e poi anche fisica. Gli accertamenti condotti dai militari dell’Arma, attraverso la verifica degli accessi ai pronto soccorso da parte della donna, hanno permesso di scoprire che, lo scorso mese di dicembre, la stessa si era già recata all’ospedale di Carate Brianza da dove era stata dimessa con 25 gg. di prognosi per lesioni multiple tra cui la frattura di due vertebre.

Per tale episodio, a fronte di una iniziale giustificazione che riconduceva le lesioni subite a una caduta accidentale dalle scale, messa alle strette dai militari, la vittima aveva poi rivelato che in quel tragico giorno, con una scusa l’uomo l’avrebbe costretta a salire in macchina e l’avrebbe portata in un bosco isolato dove le avrebbe tirato i capelli e colpita con pugni al volto.

Il GIP, in accoglimento della richiesta avanzata dalla Procura di Monza sulla base delle risultanze investigative dei carabinieri, ha ritenuto quindi sussistenti i gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato in ordine all’ipotesi delittuosa per la quale si è proceduto  evidenziando che le condotte descritte risultano gravi e preoccupanti e andavani iscritte  in un quadro di reiterate vessazioni di tipo fisico, verbale e psicologico, in un crescendo di aggressività culminato con l’episodio di febbraio

In relazione a quanto sopra il GIP ha ritenuta sussistente l’assoluta mancanza di autocontrollo dell’indagato che, da settembre 2021 a oggi ha tenuto praticamente soggiogata la compagna, controllandola in ogni movimento, sottoponendola a continue vessazioni fisiche e morali, percuotendola violentemente, umiliandola nella sua dignità e offendendo gravemente la sua integrità fisica.

Il GIP ha ritenuto la richiesta di custodia  avanzata dal PM quale unica misura adeguata e proporzionata per evitare la reiterazione del reato. L’ordinanza, eseguita nei giorni scorsi dai carabinieri ha portato l’indagato a essere  rinchiuso nel carcere di Monza.