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DESIO – OSPEDALE : DOPO 33 ANNI VA IN PENSIONE TIZIANA VARISCO

DESIO –  Un medico che non solo cura, ma che sa prendersi cura”, così la salutano le sue coordinatrici infermieristiche Daniela Mattiolo e Olivia Casati che hanno lavorato al suo fianco per molti anni. Tiziana Varisco  ( (nalla foto terza in piedi da sx ) dopo 33 anni di inesauribile attività, ha lasciato in questi giorni la direzione della Pediatria e Neonatologia dell’Ospedale Pio XI ed è andata in pensione.

La sua collaborazione con la struttura di Desio, tuttavia, non si interromperà perché continuerà a seguire, a titolo gratuito, i progetti da lei avviati e non ancora ultimati. Sarà una presenza, anche in questo caso, segnata da slancio e passione, come sempre.

Tiziana Varisco era entrata all’Ospedale di Desio, nel settembre del 1989, con la specialità di Pediatria, Neonatologia e Patologia Neonatale e di Cardiologia Pediatrica.

Nella struttura di via Mazzini ha percorso tutte le tappe sino a diventare prima primario facente funzione e poi Direttore a tutti gli effetti.

“La dottoressa Varisco – sottolineano le due coordinatrici – ha sempre creduto nell’importanza di una costante formazione clinica, organizzando audit intra ed extra ospedalieri, garantendo alla sua équipe medico-infermieristica la partecipazione a convegni e corsi specialistici, per erogare un’assistenza sempre più mirata ed innovativa”

Durante la sua carriera è stata promotrice delle principali attività di screening neonatali tra cui quello elettrocardiografico, per la prevenzione della morte in culla e quello audiologico, per la diagnosi precoce delle ipoacusie in epoca neonatale.

“La sua incredibile capacità di empatia e di ascolto, unita alle innegabili competenze professionali – aggiungono Mattiolo e Casati – le hanno permesso di creare, negli anni, relazioni e contatti con specialisti multidisciplinari, pediatri di libera scelta, servizi socio sanitari, per migliorare non solo i percorsi diagnosti e terapeutici, ma anche creare una rete sempre più efficace per la presa in carico delle situazioni di fragilità dei piccoli pazienti e delle loro famiglie”.

E’ giusto ricordare il successo delle diverse edizioni dell’evento “Bimbi sicuri”, incontri formativi sulla sicurezza in età pediatrica, aperto a tutta la popolazione. L’ultima delle quali messa in campo il 14 maggio scorso, dopo due anni di “silenzio” costretto dalla Pandemia, ospitata, con la partecipazione di oltre 1.000 persone, al PalabancoDesio.

E poi il progetto “Nati per Leggere”, con la creazione in reparto di uno spazio dedicato alla lettura per i bambini. Grazie alle donazioni delle Librerie Giunti, ogni bambino ricoverato o in visita ambulatoriale, ha potuto e può continuare a scegliere un libro da tenere con sé al ritorno a casa.

La collaborazione con le associazioni di volontariato (come Abio Brianza da più di trent’anni presente all’ospedale), alcuni privati ed industriali locali, le hanno permesso di dotare la sua struttura di nuove apparecchiature, per migliorare l’assistenza e le cure erogate.

“Saluto la dottoressa Varisco, anche a nome di tutta la nostra comunità ospedaliera e territoriale – dice Marco Trivelli, Direttore Generale di ASST Brianza, augurandole ogni bene -. La ringraziamo moltissimo per tutto quello che ha fatto. Sono le persone e i professionisti come lei che fanno la differenza e danno anche agli altri lo stimolo per far bene e meglio. Potremo, tuttavia, ancora contare sulla sua collaborazione prestata con il suo solito entusiasmo contagioso e la sua provata professionalità e competenza”.

Il ruolo lasciato da Tiziana Varisco, sarà svolto, come facente funzione, da Patrizia Calzi a cui vanno gli auguri di buon lavoro di tutta l’ASST.

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CESANO – NASCE LO SPORTELLO CLIMA, SERVIZIO INFORMATIVO ONLINE

CESANO MADERNO – Dal mese di settembre i cittadini, le imprese e i professionisti della Brianza ovest hanno a disposizione uno strumento in più per rispondere attivamente al cambiamento climatico: lo Sportello Clima. Si tratta di un servizio informativo online gratuito erogato da Agenzia InnovA21 per il territorio dei Comuni di Barlassina, Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio, Lentate sul Seveso, Meda, Seveso, Varedo, promosso nell’ambito del progetto “La Brianza Cambia Clima” finanziato da Fondazione Cariplo.

Il nuovo servizio è stato presentato a Cesano Maderno, nella Sala Giunta del Comune, nel corso di una conferenza a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Sindaco Gianpiero Bocca, l’assessore all’Ambiente Manuel Tarraso, il Dirigente dell’Area Tecnica, ing. Fabio Fabbri, il Vice-Sindaco di Bovisio Masciago Massimiliano Zanierato, oltre che il Presidente di InnovA21, Marzio Marzorati.

Collegandosi al sito internet labrianzacambiaclima.it ed entrando nella pagina dedicata dello Sportello è possibile accedere a diversi materiali informativi, quali schede tecniche, news e approfondimenti, per conoscere quali siano gli interventi e gli incentivi per l’efficienza energetica degli edifici e la produzione di energia da fonti rinnovabili, così da ridurre i consumi energetici, risparmiare in bolletta e contenere le emissioni della CO2 responsabile dei cambiamenti climatici. In caso di ulteriori dubbi o necessità di approfondimento, gli utenti che possiedono un immobile nell’area degli 8 Comuni possono inoltre inviare una richiesta di supporto ad un esperto che, sempre gratuitamente, provvederà a rispondere alle domande per orientare i cittadini verso scelte energetiche più consapevoli.

Una sezione dello sportello fornisce inoltre informazioni riguardo ad interventi innovativi per la casa, e relativi incentivi, per rendere le città più vivibili, belle e al sicuro da allagamenti, esondazioni e ondate di calore, diventati più frequenti e intensi a causa dei cambiamenti climatici. Vengono infine illustrati i rischi locali derivanti dai cambiamenti climatici e le buone pratiche che ciascun cittadino può mettere in atto per affrontarli.

Ai materiali informativi e alle attività attualmente disponibili se ne aggiungeranno di nuove nei prossimi mesi e fino a dicembre 2023.

La partecipazione è la modalità con la quale possiamo realizzare la transizione ecologica: partecipazione degli Enti locali, come dimostra in modo molto positivo il nostro territorio, e partecipazione dei cittadini e delle famiglie. Con i cambiamenti degli stili di vita e con la possibilità di scegliere ed essere informati, le sfide ambientali diventano più facilmente affrontabili. L’aumento dei costi dell’energia e la prospettiva di una riduzione della disponibilità di risorse energetiche diventano anche un’opportunità per cambiare rotta e scegliere con più decisione la via delle energie rinnovabili – ha dichiarato Marzio Marzorati, Presidente di Agenzia InnovA21 –Per permettere però alle comunità locali e alle singole persone di assumere un ruolo attivo per la transizione energetica e climatica è necessario informarle su quali siano le azioni che possono davvero mettere in campo e, allo stesso tempo, facilitare l’accesso alle reali opportunità di cambiamento sia tecnologiche che gestionali. Lo Sportello Clima sarà anche un luogo per informare sul verificarsi di fenomeni come alluvioni e lunghi periodi di siccità. Gli eventi estremi richiedono una nuova progettazione delle nostre città e anche in questo caso le comunità locali devono essere protagoniste.”

Lo sportello, realizzato e gestito da InnovA21, è il risultato della collaborazione tra i Comuni di Cesano Maderno, Bovisio Masciago, Meda e Varedo che, attraverso il progetto La Brianza Cambia Clima, stanno cercando di affrontare la crisi energetica e climatica con una visione condivisa. La sovracomunalità di questa iniziativa è un aspetto determinare per affrontare la sfida ambientale, modalità che è stata valutata positivamente dalla Fondazione Cariplo tanto che, grazie al suo contributo, possiamo erogare gratuitamente questo servizio ai cittadini della Brianza Ovest.” – ha concluso Marzorati.

Per accedere al servizio Sportello Clima basta collegarsi al sito labrianzacambiaclima.it ed entrare nella sezione dedicata. Ulteriori informazioni e aggiornamenti sulle iniziative promosse da Agenzia InnovA21 sono disponibili sulla pagina Facebook La Brianza Cambia Clima.

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BRIANZA – RICORDATO A 40 ANNI DALLA SCOMPARSA IL GENERALE CARLO ALBERTO DALLA CHIESA

BRIANZA –  Nel 40° anniversario della morte del Generale C.A. Dalla Chiesa, le città della Brianza ne espongono i manifesti celebrativi. Numerosie le scuole, i negozi e i palazzi delle istituzioni che hanno accolto l’iniziativa di esporre la locandina a ricordo.

Il 3 settembre 1982, sotto i colpi sparati della mafia, morirono il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa,Prefetto di Palermo, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente della scorta Domenico Russo. A quaranta anni dal quel terribile e vigliacco agguato, l’Arma dei Carabinieri ha ricordato il Generale con locandine che affisse nelle scuole, luogo di formazione dei nostri giovani, ma anche nelle sedi delle istituzioni e nelle vetrine di molti negoni .

Come ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo scorso anno “La loro barbara uccisione rappresentò uno dei momenti più gravi dell’attacco della criminalità organizzata alle Istituzioni e agli uomini che le impersonavano, ma, allo stesso tempo, fini per accentuare ancor di più un solco incolmabile fra la città ferita e quella mafia che continuava a volerne determinare i destini con l’intimidazione e la morte. Pur nella brevità dell’incarico svolto a Palermo, il sacrificio del prefetto Dalla Chiesa e il suo lascito ideale contribuirono ad orientare molte delle scelte che, negli a successivi, hanno consentito un salto di qualità nell’azione di contrasto ai fenomeni di infiltrazione mafiosa nell’economia e nella pubblica amministrazione”


Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei nostri figli“. ( Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa )

La resistenza, la lotta al terrorismo, quella al banditismo e alla mafia. Carlo Alberto Dalla Chiesa, generale dei Carabinieri, è artefice di tutto questo e la sua vita si intreccia con la storia del nostro Paese. Il futuro generale Dalla Chiesa è nato a Saluzzo, in Piemonte nel 1920 ed è morto a Palermo  il  settembre del 1982. Era in Sicilia da appena 120 giorni, lui, l’uomo che aveva sconfitto le Brigate Rosse, mandato, come prefetto, a combattere la guerra di mafia che faceva più di un morto al giorno in quegli anni a Palermo.

Lo uccise, quarant’anni fa, la mafia. Uccise lui, la seconda moglie, Emanuela Setti Carraro, e l’agente di scorta Domenico Russo. Lo uccise quasi prima ancora che potesse davvero cominciare a lavorare.

L’Arma era nel suo dna. Figlio di un generale dei Carabinieri entrò nell’Arma durante la seconda guerra mondiale, dopo aver fatto parte dell’esercito. Il giorno dell’armistizio, l’8 settembre del 1943 era al comando della tenenza di San Benedetto del Tronto per poi passare al comando provinciale di Ascoli Piceno. Si era appena laureato in giurisprudenza.

Si rifiutò di partecipare alla ricerca e agli arresti dei partigiani. Fuggì prima di essere catturato delle forze tedesche occupanti e si unì alla resistenza, diventando uno dei responsabili delle trasmissioni radio clandestine di informazioni per gli americani. Nel dicembre del 194 passò le linee nemiche e entrò nella parte d’Italia già liberata. Fu incaricato di garantire la sicurezza della Presidenza del Consiglio dei ministri dell’Italia liberata a Roma e poi passò a Bari dove studiò scienze politiche e conobbe Dora Fabbo, che nel 1946 sarebbe diventata sua moglie e madre dei tre figli, la conduttrice televisiva Rita, Nando e Simona.

Passò dalla Campania e dalla Toscana prima di essere inviato a Palermo. Qui il suo impegno fu rivolto alla lotta al banditismo contro gruppi come quello di Salvatore Giuliano. Indagò sulla scomparsa, a Corleone, del sindacalista socialista Placido Rizzotto, per cui venne accusato il boss della mafia Luciano Liggio. Negli anni fu a Como, Roma e Milano per tornare in Sicilia dal 1966 al 1973, anni in cui le sue esperienze si intrecciarono con quelle di altre personalità dello Stato che sarebbero state uccise dalla mafia come Pio La Torre e Boris Giuliano.

Dalla Chiesa fece rapporti, studiò la mafia. Conoscere il nemico, impararne metodi e personalità fu metodo fondamentale per gli anni che sarebbero venuti, quelli della lotta al terrorismo delle Brigate Rosse. Selezionando dieci ufficiali, creò nel maggio del 1974 il Nucleo Speciale Antiterrorismo, che riuscì a catturare a Pinerolo Renato Curcio e Alberto Franceschini. Determinante la collaborazione di Silvano Girotto, detto frate mitra. In nucleo fu sciolto due anni dopo criticato per i metodi usati nell’infiltrazione degli agenti tra i brigatisti.

Nel febbraio del 1978 perse, per un infarto, la moglie Dora. In quell’anno, quello del sequestro e dell’uccisione di Aldo Moro, riprese la sua lotta contro le Brigate Rosse. Il 9 agosto fu nominato Coordinatore delle Forze di Polizia e degli Agenti Informativi per la lotta contro il terrorismo, con poteri speciali per diretta determinazione governativa. Aveva poteri speciali, contestati soprattutto a sinistra come atto di repressione. Anche questi portarono al blitz nel covo di via Montenevoso a Milano, dove furono ritrovate carte riguardanti Aldo Moro, tra le quali un presunto memoriale dello leader democristiano.

Dell’anno successivo è il rapporto con il pentito brigatista, Patrizio Peci. Con le sue rivelazioni contribuì alla sconfitta delle BR, come l’irruzione di via Fracchia, a Genova. Seguì un periodo di indagini, con operazioni non sempre di successo, a causa anche di false e mancate informazioni, periodo di isolamento all’interno dell’Arma.

Il 16 dicembre 1981 dalla Chiesa venne nominato Vicecomandante generale dell’Arma, massima carica raggiungibile per un ufficiale generale dei Carabinieri. Il 6 aprile del 1982 il Consiglio dei ministri lo nominò prefetto di Palermo. Si insediò in città il 30 aprile, giorno dell’omicidio di Pio La Torre. Il governo Spadolini sperava che l’uomo che aveva sconfitto le brigate rosse potesse fare lo stesso con la mafia. «La mafia è cauta, lenta, ti misura, ti ascolta, ti verifica alla lontana» diceva, non convinto che si potesse affrontare come era stato affrontato il terrorismo.  Nell’estate di quell’anno sposò in seconde nozze Emanuela Setti Carraro. Mai arrivarono i poteri speciali che gli erano stati promessi: «Mi mandano in una realtà come Palermo con gli stessi poteri del prefetto di Forlì».

Studiò le famiglie mafiose, ne fece un organigramma e spiegò, anche in una intervista a Giorgio Bocca, che la mafia doveva essere combattuta strada per strada, rendendo evidente alla criminalità la massiccia presenza di forze dell’ordine.

La sua fu una morte annunciata, dal clima di quella Palermo, ma anche da una telefonata anonima fatta fine agosto ai carabinieri di Palermo: «l’operazione Carlo Alberto è quasi conclusa, dico quasi conclusa». Alle 21 e 15 del 3 settembre 1982, ventiquattro giorni prima del suo sessantaduesimo compleanno, la A112 sulla quale viaggiava il prefetto, guidata dalla moglie, fu affiancata in via Carini a Palermo da una BMW, dalla quale partirono alcune raffiche di Kalashnikov AK-47, che li uccisero entrambi. Morì 12 giorni dopo in ospedale l’agente di scorta Domenico Russo che seguiva con un’altra auto quella del generale.

Nel giorno dei funerali ci furono proteste contro i politici accusati di aver lasciato solo il generale, unico risparmiato il presidente della Repubblica, Sandro Pertini. La figlia Rita chiese che fossero immediatamente tolte le corone di fiori inviate dalla Regione Siciliana. Sul feretro del padre volle il tricolore, la sciabola, il berretto della sua divisa da Generale con le insegne e la sciarpa. Il cardinale Pappalardo citò Tito Livio:  «Mentre a Roma si pensa sul da fare, la città di Sagunto viene espugnata dai nemici e questa volta non è Sagunto, ma Palermo. Povera la nostra Palermo». Per i tre omicidi sono stati condannati all’ergastolo come mandanti i vertici di Cosa nostra: Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Pippo Calò, Bernardo Brusca e Nenè Geraci.

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MONZA – S.GERARDO: ISTALLATO UN NUOVO ACCELERATORE PER LA RADIOTERAPIA

MONZA  – Il nuovo acceleratore lineare “Versa HD”, installato nel mese di luglio 2022 presso l’Unità operativa complessa di Radioterapia diretta dal prof. Stefano Arcangeli, di cui potranno beneficiare fino a 40 pazienti ogni giorno, ha sostituito l’acceleratore “Precise”, impiegato dal 2003 e in uso fino ad aprile 2022. Il nuovo acceleratore è una macchina gemella a quella installata nel 2019. Entrambi sono tra i più avanzati acceleratori per terapia con fotoni attualmente in commercio, in grado di erogare con elevatissima precisione la dose di radiazioni in tempi significativamente più brevi nel corso di ciascuna singola seduta di radioterapia, con evidente vantaggio per il comfort dei pazienti. Una caratteristica peculiare del nuovo acceleratore è quella di assicurare il monitoraggio del bersaglio tumorale e degli organi sani circostanti grazie al sistema ecografico “Clarity” che non prevede l’utilizzo di radiazioni ionizzanti aggiuntive o di clips metalliche inserite chirurgicamente. I benefici attesi da questa implementazione tecnologica sono di permettere una maggiore precisione dei trattamenti, la possibilità di aumentare la dose per frazione e/o la dose totale erogata, riducendo significativamente il coinvolgimento dei tessuti sani peritumorali. Ciò si traduce nella possibilità di tempi di trattamento più brevi, che favoriscono un turn-over più rapido delle liste di attesa, con un’ottimizzazione delle risorse del sistema sanitario.

L’implementazione e l’utilizzo clinico di queste apparecchiature per l’esecuzione di trattamenti sempre più mirati ed accurati ha visto coinvolta l’équipe di fisici afferenti alla struttura complessa di Fisica Sanitaria – sottolinea la dr.ssa Elena De Ponti, direttore della stessa struttura.Il team dei fisici medici ha inizialmente partecipato ai tavoli tecnici organizzati dalla centrale ARIA per la definizione e valutazione delle caratteristiche tecniche dell’apparecchiatura da acquisire e successivamente alla valutazione delle performance e alla configurazione dell’acceleratore per l’avvio dell’utilizzo clinico.
L’opportunità di erogare trattamenti ad elevate dosi per frazione, possibile con questa tecnologia, richiede da parte del fisico medico la realizzazione di piani di cura molto complessi ed una puntuale verifica dosimetrica preliminare, che rendono l’erogazione del ciclo di radioterapia sicura ed efficace per la cura del paziente”.

L’acquisizione del nuovo acceleratore lineare – aggiunge il prof. Stefano Arcangeli, responsabile della Radioterapia – si innesta in un processo di rimodernamento delle risorse del San Gerardo, quanto mai necessario per una disciplina che negli ultimi anni ha avuto una forte accelerazione tecnologica. L’elevato livello qualitativo delle apparecchiature oggi disponibili rappresenta un punto chiave per assicurare ai pazienti oncologici la disponibilità di trattamenti più brevi, efficaci e sicuri, in grado di massimizzare il controllo tumorale senza penalizzare la qualità di vita. Tra il 2023 e il 2024, anche un altro acceleratore lineare in dotazione alla Radioterapia sarà sostituito, grazie agli stanziamenti previsti dal PNRR, completando così l’aggiornamento delle apparecchiature e garantendo i più elevati standard qualitativi richiesti dalla moderna radioterapia”.

L’installazione del nuovo acceleratore è stata realizzata nell’ambito dei finanziamenti previsti dalla DGR n. XI-2468 del 18/11/2019, con uno stanziamento di Regione Lombardia pari a 2.400.000 euro. Questo nuovo gioiello tecnologico si aggiunge agli altri due acceleratori già in uso presso lo stesso reparto: – l’acceleratore “Synergy” collaudato nel mese di dicembre 2010 e sottoposto nel novembre 2019 a un fondamentale aggiornamento hardware e software che ha reso possibile un completo back up delle nuove apparecchiature garantendo la continuità delle cure; – l’acceleratore “Versa HD”, in uso clinico dal novembre 2019, dotato di tecnologia che permette di effettuare trattamenti con modulazione d’intensità.

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SEREGNO – SANITA’: LE NOVITA’ PER LA SCELTA E REVOCA DEL MEDICO DI BASE

SEREGNO –  La gestione dell’emergenza nella fase pandemica in un momento in cui la mobilità era inibita e l’accesso alle strutture sanitarie era raccomandato solo in casi di urgenza, ha consentito ad ASST Brianza di sviluppare modalità di accesso ai servizi on line che hanno riscosso (e continuano a riscuotere) l’apprezzamento degli utenti.

“L’esperienza – ricorda l’Azienda Socio Sanitaria – ha avuto un esito positivo e la proposta è stata colta in modo positivo dalla maggioranza dei cittadini, dal momento che consente loro di presentare la domanda 7 giorni su 7, nella fascia oraria preferita, avendo la certezza di evasione della pratica ordinariamente entro 3 giorni”.

Al fine di agevolare i cittadini, che non dispongono immediatamente di PC o di smartphone collegati in rete, nel contatto con gli operatori, è stata mantenuta la modalità telefonica mediante un Contact Center per ogni singolo Ufficio di Scelta e Revoca, attivo nei giorni e nelle ore riportati sul sito istituzionale di ASST Brianza (www.asst-brianza.it).

“Pur continuando a privilegiare, per la comodità e versatilità, la modalità telematica – spiega Guido Grignaffini, Direttore Socio Sanitario di ASST Brianza – si è sperimentato, negli ultimi mesi, un modello organizzativo ad accesso regolamentato utile ad incrementare il numero di appuntamenti che quotidianamente vengono fissati e destinati ai cittadini che ne abbiano davvero necessità e ne facciano richiesta”.

La sperimentazione ad accesso regolamentato, su prenotazione, agli sportelli di Scelta e Revoca è già stata avviata a Meda e Lentate sul Seveso, con slot dedicati alle persone più fragili che hanno difficoltà all’accesso on line. Modalità che pure viene mantenuta e che si continua a raccomandare alla maggioranza della popolazione.

 

Questo modello misto on line /su prenotazione, dal prossimo 3 ottobre sarà esteso anche a Seregno e Desio. L’attività sarà erogata dal lunedì al venerdì a Seregno e dal martedì al venerdì a Desio. In entrambe le sedi di Scelta e Revoca verranno garantire 52 prenotazioni settimanali.

 

“Come Amministrazione – dice il Sindaco di Seregno, Alberto Rossi -, accogliamo con soddisfazione il doppio binario attivato d Asst Brianza in tema di Scelta e Revoca: se, infatti, il potenziamento dei servizi on-line è una strategia moderna assolutamente da perseguire, parimenti è assolutamente un dovere per ogni ente pubblico prevedere strategie inclusive per fasce di popolazione fragile sotto il profilo digitale. Su questo ultimo passaggio eravamo stati sollecitati da tanti cittadini, in particolare da alcuni seguiti dal nostro Servizio Sociale: ringrazio Asst per aver condiviso e fatto proprie le segnalazioni che avevamo posto all’attenzione dell’Assemblea di Ambito”.

“Parola d’ordine: <non lasciare indietro nessuno>. Condividendo questo motto – spiega il Sindaco di Desio Simone Gargiulo – apprendiamo con grande soddisfazione la scelta di ASST Brianza di riattivare lo sportello dedicato alla scelta/ revoca dei medici di base presso gli uffici di Desio in via Foscolo. In questo modo si darà la possibilità ai cittadini, impossibilitati ad usare altri strumenti, di potersi recare personalmente per accedere a questo servizio. Ringrazio la direzione dell’ASST Brianza per l’attenzione che riserva alla cittadinanza e per il costante e proficuo dialogo con la nostra amministrazione comunale”.

Ricordiamo alcune informazioni di servizio relative agli Uffici Scelta e Revoca (sedi, indirizzi e numeri utili):

 

Seregno

Via Stefano da Seregno, 102

Indirizzo di posta elettronica dedicato:

sceltarevoca.seregno@asst-brianza.it

Contact Center: Tel. 0362/984767

 

 

Desio

Via Ugo Foscolo, 24

Indirizzo di posta elettronica dedicato:

sceltarevoca.desio@asst-brianza.it

Contact Center: Tel. 0362/383614

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DESIO – OSPEDALE : PUBBLICATO UN PROTOCOLLO PER IL TRATTAMENTO DIVERTICOLARE

DESIO – Pubblicato in questi giorni, sull’autorevole rivista scientifica Updates in Surgery, un innovativo protocollo per il trattamento della malattia diverticolare, introdotta da qualche tempo presso la struttura di Chirurgia Generale dell’Ospedale Pio XI di Desio. Significativa la risonanza presso gli specialisti.

La diverticolite del colon (una delle patologie addominali che determina maggiormente perforazioni intestinali) è assai frequente nella popolazione in generale.

Negli ultimi anni è stata documentata una esponenziale crescita della sua incidenza non solo nell’anziano, dove è praticamente sempre presente, ma anche nella popolazione sotto i 50 anni.

Il numero dei ricoveri ospedalieri per attacchi acuti di diverticolite e il numero di accessi in pronto soccorso per problemi legati ai diverticoli si è incrementato, in modo considerevole, negli ultimi 5 anni, senza diminuire nemmeno durante l’emergenza Covid.

Con l’introduzione della tecnica laparoscopica e la sua applicazione anche alla chirurgia d’urgenza – ricorda Giulio Mari, chirurgo dell’Ospedale di Desio – si è iniziato ad approcciare anche la perforazione colica su base diverticolare in modo mini invasivo. Questo approccio ha sì ridotto la percentuale di interventi eseguiti con tecnica open, ma non ha tuttavia ridotto la quota di stomie eseguite”.

Da due anni, presso la Chirurgia di Desio (che si occupa in modo sistematico della patologia diverticolare colica, tanto da esserne diventata punto di riferimento a livello internazionale), viene applicato un protocollo unico nel suo genere. In proposito è già stato applicato con successo a 40 pazienti, evitando il posizionamento di una stomia.

Poter offrire un trattamento mini-invasivo, risolutivo e definitivo della malattia diverticolare, anche quando complicata da una perforazione, è un grande successo e rappresenta un deciso miglioramento della pratica chirurgica che vogliamo offrire a tutti i pazienti a cui può giovare” spiega Dario Maggioni, direttore della Chirurgia Generale del del Pio XI di Desio.

Questo protocollo – aggiunge il primario – è l’esito del miglioramento anche delle terapie mediche, radiologiche e intensive che utilizziamo a Desio e che permettono la stabilizzazione della maggior parte dei pazienti con perforazione intestinale. Purtroppo vi sono ancora alcuni pazienti (fortunatamente una minoranza) che si presentano in pronto soccorso con situazioni cliniche talmente gravi da non poter applicare questa tecnica. I nostri sforzi oltre che a rendere sempre meno invasivo il trattamento della diverticolite anche nella sua fase più acuta, mirano a individuare quei pazienti a rischio per problematiche urgenti e procedere a un intervento chirurgico elettivo risolutore precocemente”.

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DESIO – OSPEDALE: DONATA AL REPARTO DI PEDIATRIA UNA NUOVA APPARECCHIATURA

DESIO –  A distanza di poche settimane un’altra apparecchiatura donata alla Pediatria e Neonatologia di Desio. Si tratta di un tiralatte del valore di circa 1.800 euro realizzato per imitare lo schema naturale di suzione del neonato e dotato di due programmi innovativi, come supporto nei primissimi giorni di allattamento e ottimizzazione del flusso di latte durante l’allattamento stabilizzato.

 

“Accade a volte – spiega Tiziana Varisco, primaria della struttura del Pio XI – nei primi giorni di ricovero ospedaliero di neonati e lattanti, quando le loro condizioni cliniche sono compromesse per insufficienza respiratoria o altri motivi, che la mamma non possa e non riesca ad allattare direttamente il proprio bambino.  Avere a disposizione un tiralatte, e in questo caso con tecnologia avanzata, ci permette di proseguire e perseguire il nostro obiettivo di promozione e sostegno dell’allattamento al seno con la consapevolezza di quanto sia importante il latte materno per tutti i bambini.”

Il tiralatte è stato acquisto con i fondi raccolti in occasione del 2° Torneo di calcio delle Forze dell’Ordine, in memoria del Maresciallo Bernabei, tenutosi lo scorso 9 aprile presso il Centro Sportivo Comunale di Desio.

Torneo promosso e organizzato dall’Associazione Contrada S.S. Pietro e Paolo, come sempre animato dal Sig. Tino Perego, e vinto quest’anno dalla Guardia di Finanza.

Sponsor e benefattori dell’evento le Forze dell’Ordine e diverse imprese cittadine: Carabinieri di Desio, Guardia di Finanza di Seregno, Polizia Provinciale e Sindacato autonomo Polizia di Milano, Arienti Autogru, Arienti Arreda, Marta Trasporti, Fotocopie Elio Desio e Zambonin Autotrasporti.

 

Sempre con i fondi raccolti in quell’occasione è stata inoltre effettuata una donazione di 3.000 euro all’Associazione ABIO Brianza che si aggiunge al ricavato di 3.200 euro incassati con l’iniziativa Torta del Cuore, svoltasi ad ottobre 2021, evento coordinato dal Sig. Ampelio Colombo Presidente della bocciofila locale, e sempre versato ad ABIO Brianza che ha deciso di sostenere e finanziare il nuovo progetto del PS pediatrico di Desio.

 

“In questi anni – aggiunge Varisco – davvero molta è stata l’attenzione ricevuta e grande la solidarietà da parte di associazioni, negozianti, imprenditori e cittadini che a vario titolo si sono impegnati con noi per rendere più accoglienti i nostri spazi di ricovero in Pediatria e Neonatologia e nei nostri ambulatori. Un ringraziamento particolare va a tutti i “Nonni di Desio” che abbiamo sentito particolarmente vicini e instancabili nel proporre iniziative a nostro favore”.

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VIMERCATE – SANITA’ : 23 SETTEMBRE INCONTRO CON GLI UROLOGI DELL’OSPEDALE

VIMERCATEFrancesco Dell’Aglio e Valeria Tringali, urologi dell’Ospedale di Vimercate, parteciperanno, venerdì 23 settembre, a Cavenago, ad un incontro pubblico promosso dalla Farmacia Comunale.

L’appuntamento (si parlerà di prostata e di prevenzione delle sue patologie) è alle 20.30, alla Sala Polifunzionale di via San Giulio: al centro del dibattito il tumore della prostata, un adenocarcinoma, ossia un tumore che si sviluppa dal tessuto ghiandolare.

Molto raro prima dei 50 anni, il tumore diviene sempre più frequente con l’avanzare dell’età: si passa da un 15% di affetti nei sessantenni a un 60% di casi tra i novantenni.

Oggi l’arma più efficacie a nostra disposizione – spiega Francesco Dell’Aglio – è la diagnosi precoce: individuare, cioè, i segni della presenza della malattia prima che questa abbia iniziato a fare danni è fondamentale”. Oggi sono disponibili, in proposito, strumenti che permettono di riconoscere la presenza del tumore anche in stadi molto iniziali.

Presso il nostro ospedale abbiamo la possibilità di eseguire la diagnostica più all’avanguardia – racconta lo specialista di Vimercate-. La Risonanza Magnetica prostatica multiparametrica, associata alla biopsia prostatica ecoguidata con metodica fusion, permettono un’individuazione precocissima della malattia. Ciò ci consente di poter scegliere la soluzione terapeutica migliore per ciascun paziente: dalla sorveglianza attiva (biopsie ripetute nel tempo), alla terapia chirurgica e medica”.

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MONZA – SETTIMANA DELLA DIAGNOSI DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI

MONZA – Nell’ambito della settimana promossa dall’Osservatorio ONDA per la salute femminile e dedicata alle malattie cardiovascolari, gli ambulatori di Cardiologia dell’ASST Monza organizzano degli incontri individuali di controllo ed educazione sanitaria nei pomeriggi del 26 e 27 settembre.

La settimana ha l’obiettivo di promuovere presso la popolazione l’importanza della prevenzione primaria e della diagnosi precoce delle malattie cardiovascolari con particolare riferimento all’aneurisma aortico addominale, all’infarto cardiaco, alle patologie valvolari e allo scompenso cardiaco.

Durante gli appuntamenti, destinati alle donne di età compresa tra 18 e 65 anni senza patologie cardiovascolari, verrà misurata la pressione e fatta una valutazione del profilo di rischio cardiovascolare.

Le visite si terranno presso il day hospital cardiologico, 1° piano Settore C, dalle ore 15.00 alle 17.00.

Per prenotarsi occorre telefonare al numero 039 233 6635, dal 20 al 23 settembre, dalle ore 11.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 15.30.

Lunedì 26 settembre, alle 16, il Direttore di Cardiologia, dott.ssa Maddalena Lettino, terrà una diretta Facebook, sulla pagina di ASST Monza, sul tema “La salute cardiologica delle donne”.

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SEREGNO – “CULTURE SENZA FRONTIERE”: RIPRENDONO LE LEZIONI DI ITALIANO PER STRANIERI

SEREGNO – Vanta ormai un’ attività lunga 23 anni “Culture senza frontiere”  la scuola di lingua italiana per stranieri portata  avanti con dedizione ed entusiasmo sul nostro territorio.
Martedì 27 settembre per i corsi di lingua e mercoledì 28 per il corso di taglio/cucito inizieranno le lezioni che si terranno presso la Casa della Carità in via Alfieri, 8 a Seregno.( vedi volantino)
I corsi rappresentano un appuntamento molto atteso da numerisi cittadini stranieri che vedono in questo servizio un’opportunità di riscatto professionale e sociale in grado di garantire loro l’attuarsi di alcuni progetti e aspettative spesso all’origine dell’abbandono della loro terra natia.
Gli insegnanti, quaranta in tutto, alle prese con test d’ingresso, materiale didattico e sistemazione delle aule studiano anche strategie diversificate così da accogliere ed aiutare concretamente tutti coloro che accederanno ai corsi tenendo conto del loro background  e dell’attuale percorso di vita.
La scuola di italiano non è solo lo studio della lingua: è anche un incontro di culture, apertura alle problematiche legate alla mobilità migratoria, studio per convertire le emergenze umanitarie in risorse da governare attraverso patti di cittadinanza.
Preziosa e continua è la collaborazione con le scuole medie e superiori per il sostegno didattico durante il corso pomeridiano.