Politica

“Fontane comunali sporche e ferme ” protesta Stefano Sala (PD)

Desio – Dal circolo del Partito Democratico riceviamo e pubblichiamo:

Le fontane a Desio: storie di domande poste ripetutamente e di socialità negata.

Era il giugno del 2023 quando si predisponeva una – ennesima – Interrogazione da presentare in Consiglio Comunale sul tema, tristemente noto, del degrado e mancata attivazione delle fontane presenti in Città, tutte a ricircolo d’acqua (e quindi senza spreco di tale risorsa preziosa), fontane pressoché sempre ferme, non soltanto nei periodi “freddi” (ormai ridotti ad un paio di mesi all’anno, vista la situazione climatica), ma per gran parte dell’anno, negando innanzitutto in questo modo ai cittadini l’opportunità duplice di fruire di spazi pubblici destinati alla socialità, spazi appunto caratterizzati dalle fontane, dal loro gorgoglio, dalla possibilità di svago e giochi, ed inoltre negando il beneficio assolutamente fondamentale, come gli studi riportano ormai diffusamente, di ottenere dalle fontane tutte, ed in particolare da quelle “a sfioro”, dato dall’effetto significativo di mitigazione delle “isole di calore”, determinante soprattutto nelle recenti stagioni estive particolarmente calde, come ricordiamo.
Non è trascorso ancora un anno e la situazione non è migliorata affatto. Anzi…

Sporche, con le vasche piene di rifiuti e acqua putrescente e maleodorante quelle in piazza Conciliazione (non protette a Carnevale e quindi con i coriandoli dentro le vasche fino a Pasqua), in un contesto generalmente di abbandono e degrado, che si tratti di quelle a sfioro, spente ovviamente, o di quelle in piazza Conciliazione, con il monumento a Papa Pio XI ridotto in condizioni indecenti, dato che vasche, aiuola, faretti divelti e sporcizia rendono il contesto indecoroso, a dir poco.

Eppure, ci sono, o c’erano, contratti di manutenzione periodica appositamente creati per il mantenimento in efficienza di tutte le fontane in Desio, tutte nessuna esclusa, compresa quella in piazza Don Giussani.

Una attivazione delle fontane, prima o poi, avverrà.

Forse non verranno attivate tutte subito, ma qualcuna, probabilmente con qualche piccolo intervento manutentivo, verrà attivata.  

La riflessione però, dopo più un paio di anni ormai, si sposta su un altro piano, non più e non soltanto tecnico manutentivo, ma urbanistico e sociale.

Cosa si nega, cosa succede quando uno spazio pubblico con un elemento come quello delle fontane, vede mancare l’acqua e, tra l’altro, vede aumentare il degrado conseguente alla mancata attivazione?

Semplicemente tali spazi pubblici, tutti, perdono la loro funzione che, principalmente è quella aggregativa, socializzante, confidenziale, di fiducia che permette a chi ne fruisce di sentirsi “a casa” insieme ad altre persone, in uno spazio curato, attraente e, di nuovo, reso vivace anche dai giochi d’acqua, la cui tradizione e funzione è nota, certamente almeno in Italia.

Non rendere appetibili gli spazi pubblici, lasciandoli pressoché fermi e mal curati, oltre a dare l’idea di profondo degrado e abbandono, li rende vuoti e, privati della frequentazione delle persone, questi ormai “non luoghi” generano, di fatto, il contrario dell’incontro, ovvero la lontananza, la distanza, la non condivisione con gli altri. In ultima analisi l’abbandono.

Lasciare per gran parte dell’anno questi spazi pubblici, caratterizzati dalle fontane, fermi e mal curati, produce quindi tutto il contrario rispetto alle scelte per le quali le fontane, antiche e moderne, son sempre state pensate, ovvero la condivisione piacevole di spazi pubblici.

Non è solo e soltanto una questione “tecnica”, e mai è stata soltanto tale.

Si tratta della vita stessa della Città, di tutte le Città, Città che sono fatte di persone e relazioni, relazioni ultimamente in seria difficoltà a Desio, come è stato recepito in vari ambiti.

STEFANO SALA, DIRIGENTE DEL PD DI DESIO CON DELEGA ALL’URBANISTICA E AMBIENTE