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CESANO -SCONTRI TRA TIFOSI DURANTE L’INCONTRO TRA MOLINELLO E FC DAL POZZO

CESANO MADERNO – Fumogeni, bastoni, catene, bottiglie, bombe carta: sono immagini da guerriglia urbana quelle a cui si è assistito domenica scorsa nel parcheggio del centro sportivo di via Po a Cesano Maderno, mentre era in corso la partita di calcio di Seconda Categoria tra Molinello e Frazione Calcistica Dal Pozzo, quest’ultima una nota realtà di calcio popolare di Ceriano Laghetto. A scontrarsi, circa ottanta tifosi di entrambe le squadre, con diverse pattuglie di carabinieri e agenti della Digos presenti sul posto costretti a intervenire, per poi far tornare la calma dopo oltre mezz’ora. Una battaglia che le due tifoserie si erano promesse già da giorni, tanto che il Molinello aveva inizialmente richiesto al questore di disporre la disputa della partita a porte chiuse. Poco dopo il fischio d’inizio, l’inizio degli scontri, con la situazione che è degenerata in pochi attimi. Non è la prima volta che le forze dell’ordine si sono ritrovate a dover intervenire per scontri che hanno visto i tifosi della Dal Pozzo protagonisti: circa un anno fa, venne scongiurato in extremis lo scontro tra i tifosi della frazione di Ceriano Laghetto, vicini all’area anarchica, e quelli dell’Arese, di posizioni di estrema destra. Stavolta, però, la guerriglia urbana è andata davvero in scena.

Immediata la presa di distanze da parte di Florio Zanaga, presidente del Molinello: “Vogliamo esprimere il totale disaccordo e dissociarci da quello che è successo al di fuori del campo da gioco e che non rispecchia la nostra idea di calcio, che in 50 anni di storia è stata sempre promotrice e sostenitrice dei valori di rispetto, educazione, solidarietà e uguaglianza”.

Dura la nota anche del sindaco di Cesano Maderno Gianpiero Bocca: “Ringrazio le forze dell’Ordine sia per la loro presenza che per il tempestivo intervento. Queste situazioni non possono essere tollerate, ma soprattutto non appartengono alla cultura della nostra comunità. Alle stesse società, in un’ottica di condivisione ed esaltazione della pratica sportiva, è affidato il delicato compito di coinvolgere gli appassionati e i sostenitori, respingendo però frange violente e inappropriate. Sono concetti basilari e fondamentali ed è per questo che non possiamo che dissociarci e condannare quanto accaduto. Sono certo di interpretare il sentimento di tutta la nostra comunità, incredula e sconcertata davanti a episodi di violenza totalmente estranei allo sport e che mai troveranno spazio nella nostra città.”