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MONZA- “BRIANZA PRIDE 2023” IL CENTROSINISTRA CHIEDE IL PATROCINIO COMUNALE ALL’EVENTO

MONZA  – Il prossimo 16 settembre si svolgerà a Monza la quinta edizione del “Brianza Pride”. Il gruppo di centrosinistra in Consiglio Provinciale, Brianza Rete Comune, torna a chiedere anche quest’anno il patrocinio della Provincia all’evento.

“Il Brianza Pride – spiega il capogruppo Vincenzo Di Paolo – è una manifestazione che vedrà la partecipazione di tantissime persone e di diversi enti, associazioni e movimenti del territorio. Ci ritroveremo in piazza per ribadire la libertà di ciascun individuo di essere e amare, nel rispetto di tutte le identità e gli orientamenti. Un appuntamento per promuovere la lotta contro ogni forma di sessismo, razzismo e omobitransfobia.”

“C’è chi pensa di poter affermare che le donne sono inferiori, che i gay sono malati o contro natura, che esistono le razze e che per essere cittadino italiano devi avere la pelle bianca, confondendo il diritto di opinione con l’incitamento all’odio. Queste esternazioni che provengono a diversi livelli da rappresentanti delle istituzioni – sostiene Di Paolo – contribuiscono a diffondere sempre di più una cultura dell’intolleranza.”

“Di fronte a questo pensiero che divide e discrimina occorre un impegno per ribadire i valori dell’inclusione e del rispetto. Per questo è importante che venga concesso il patrocinio ad un evento come il Brianza Pride. Molti Comuni brianzoli hanno già deliberato. Lo scorso anno la maggioranza di centrodestra in Consiglio Provinciale aveva bocciato la nostra proposta, ma noi continueremo ad insistere su questo punto” conclude il capogruppo del centrosinistra.

Il gruppo di Brianza Rete Comune ha depositato una mozione consiliare che sarà discussa nella prossima seduta di Consiglio. 

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MONZA – ASSEMBLEA DEI SEGRETARI DI SEZIONE DELLA LEGA DI MONZA E BRIANZA

MONZA  – Si è svolto lunedì 31 luglio un vertice della Lega di Monza e Brianza per fare un’analisi sulla situazione politica locale e nazionale. All’appuntamento, convocato dal referente provinciale Andrea Villa presso la sede di Monza, hanno partecipato tutti i segretari delle sezioni cittadine attive nella nostra Provincia insieme a Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, che ha colto l’occasione per riferire sull’azione politica portata avanti all’interno del Governo.

Andrea Villa coordinatore provinciale della Lega di Monza e Brianza : “Ringrazio tutti i segretari per avere partecipato a questo importante appuntamento, l’ultimo prima della pausa estiva. Abbiamo analizzato i risultati ottenuti dal Movimento, a partire dalle ultime elezioni amministrative che hanno visto un’altra grossa affermazione della Lega e del centrodestra nei Comuni che sono andati al voto. Sull’onda di questo successo ci stiamo organizzando per tornare attivi sul territorio a partire da fine agosto con una serie di iniziative e proposte”.

La Lega di Monza e Brianza riprenderà le proprie attività a partire da giovedì 31 agosto a Brugherio, in occasione della festa provinciale che si svolgerà presso l’area di viale Aldo Moro. La kermesse proseguirà nei giorni di venerdì 1, sabato 2, domenica 3 settembre e nel weekend successivo dai giorni 7 al 10. È prevista la presenza di esponenti del governo tra cui Matteo Salvini e del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. Già confermate le presenze degli esponenti locali. Oltre a Romeo saranno presenti l’onorevole Andrea Crippa, il consigliere regionale Alessandro Corbetta e il presidente della provincia Luca Santambrogio”.

“Stiamo lavorando per preparare anche il congresso provinciale, che si svolgerà in autunno, e sostenere la campagna elettorale per le elezioni suppletive del collegio monzese al Senato. Quest’ultimo sarà un appuntamento importante per dare un segnale al Governo e confermare la fiducia della Brianza al centrodestra”.

La Lega si distingue per il suo buon governo anche a livello locale. Mentre a Monza la giunta del PD sceglie deliberatamente di aumentare il numero dei parcheggi a pagamento, mettendo le mani nelle tasche dei cittadini, a Lissone la giunta guidata dal sindaco leghista Borella prende una decisione opposta diminuendo il numero degli stalli a strisce blu. Ringrazio tutti i nostri sindaci che lavorano instancabilmente ogni giorno e che anche nella gestione dell’emergenza profughi sta mantenendo la linea che la Lega porta avanti con coerenza da sempre“.
a.
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SEREGNO – LA LEGA REPLICA A ROSSI: ” NON DOBBIAMO CHIEDERE IL PERMESSO AL SINDACO PER ORGANIZZARE LE NOSTRE RIUNIONI “

SEREGNO – Il mancato incontro, durante la visita in Brianza, del sottosegretario Nicola Molteni ( leggi ) , con i sindaci di alcuni comuni brianzoli colpiti dai recenti eventi metereologici avversi , ha suscitato molte critiche negli ambienti politici di centro-sinistra .

Il Partito Democratico, in un comunicato della segreteria Provinziale, scrive :

Ancora una volta assistiamo a una grave scorrettezza istituzionale da parte dei rappresentanti della Lega al Governo nei confronti della Brianza. E’ questo il commento degli amministratori locali del centrosinistra in merito alla visita del sottosegretario agli Interni Nicola Molteni per verificare la situazione a seguito degli eventi disastrosi degli scorsi giorni che hanno colpito un intero territorio, causando terribili danni in tutti i Comuni. 

Qualcuno riesce anche in questa situazione a strumentalizzare politicamente un evento di fronte al quale non dovrebbero esserci contrapposizioni o divisioni di parte. Il sottosegretario Molteni ha scelto di rivolgersi soltanto a Comuni e amministratori del suo stesso partito. Nel suo giro ha incontrato sindaci e assessori del centrodestra, senza nemmeno preoccuparsi di avvisare o coinvolgere gli amministratori di altre città, che hanno subito gli stessi danni e vivono gli stessi disagi.
È l’ennesima dimostrazione dello stile con cui questa destra sta nelle istituzioni e la conferma di come la Lega mischi sempre aspetto politico e istituzionale, piegando quest’ultimo a esigenze di partito. È quantomeno curioso che il sottosegretario Molteni abbia incontrato a Seregno, nella sede del suo partito, gli amministratori locali del centrodestra mentre i sindaci del centrosinistra non fossero nemmeno a conoscenza della sua visita.
Chi sta al Governo dovrebbe sempre agire ricordandosi che non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B, in base al colore politico di una Giunta comunale. Soprattutto di fronte alle difficoltà di eventi tragici che hanno colpito tutta la Brianza. Molteni presti attenzione alla voce di un intero territorio e non solo a quella dei compagni di partito. 

Il comunicato è sottoscritto dai primi cittadini di diversi Comuni della Brianza: Gianpiero Bocca di Cesano Maderno, Francesco Cereda di Vimercate, Alberto Rossi di Seregno, Andrea Esposito di Bernareggio, Monica Buzzini di Caponago, Mauro Colombo di Bellusco, Luca Ornago di Villasanta, Kriistina Loukiainen di Ronco Briantino, Fabrizio Pagani di Nova Milanese, Samuele Consonni di Verano Brianza, Carla Della Torre di Sulbiate, Maria Fiorito di Muggiò, Simone Sironi di Agrate Brianza, Francesco Montorio di Lesmo, Vincenzo Di Paolo capogruppo in Consiglio Provinciale BrianzaReteComune.  ”

Al Partito Democratico ha indirettamente replicato il coordinatore provinciale della Lega, Andrea Villa :

Non partecipo con entusiasmo a questa polemica estiva, preferisco concentrare le mie energie verso questioni più urgenti ed importanti. Vedo però con rammarico che in una calda domenica di fine luglio qualcuno non abbia avuto di meglio da fare, mi dispiace per loro.
Il sottosegretario al Ministero degli Interni Nicola Molteni è stato a Lissone e Desio su invito di alcuni rappresentanti di queste amministrazioni che lo hanno contattato informalmente per un incontro sul territorio. Se fosse stato chiamato anche dal sindaco Rossi, o da altri primi cittadini della Brianza, dubito che avesse declinato gli inviti.
Quella che c’è stata a Seregno, in coda agli appuntamenti di Lissone e Desio, è stata una riunione nella sede della Lega, alla presenza di alcuni nostri Sindaci, rappresentanti in Regione Lombardia e Parlamento, con gli amministratori locali che avevano chiesto un confronto insieme a lui.
Non dobbiamo chiedere il permesso al sindaco di Seregno, che mi risulta essere iscritto ad un altro partito, o al PD per organizzare le nostre riunioni. Il messaggio che stanno cercando di fare passare in malafede è distorto e pericoloso, va stigmatizzato come esempio di cattiva politica e mala informazione”.

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SEREGNO – IL SOTTOSEGRETARIO NICOLA MOLTENI (LEGA), VISITA LA BRIANZA DOPO IL MALTEMPO, MA NON INCONTRA IL SINDACO ROSSI

SEREGNO – Sabato mattina  il sottosegretario agli Interni Nicola Molteni ( LEGA )  ha visitato in Brianza alcuni paesi colpiti dal maltempo. Con lui erano c’erano il deputato Andrea Crippa, il senatore Massimiliano Romeo, il capogruppo nel consiglio regionale Alessandro Corbetta, il commissario provinciale Andrea Villa ed il segretario cittadino Edoardo Trezzi

Nel suo giro per i vari paesi Molteni , ha visitato  Lissone e Desio, accompagnato dai rispettivi  Sindaci, e poi è venuto  a Seregno, dove ha  incontrato i militanti della Lega  e altri Sindaci e assessori del suo stesso partito .
Molteni, come riferisce il collega Paolo Colzani de il Cittadino, ha dichiarato: “Siamo in contatto con le amministrazioni locali e, quando le amministrazioni locali alzano un grido, è dovere del governo rispondere. Abbiamo voluto toccare con mano le ferite ed i danni prodotti dal maltempo. A Lissone, c’è stata l’occasione per ringraziare gli operatori del soccorso pubblico, dai vigili del fuoco alla protezione civile, i volontari e le associazioni. Nelle difficoltà, serve saper fare rete. La Regione Lombardia ha dimostrato sensibilità, con la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale. Il percorso che abbiamo davanti è ben chiaro. Il primo step è costituito dalla perimetrazione delle aree. Poi seguiranno la stima dei danni, i sopralluoghi per gli accertamenti ed infine l’istruttoria per portare il tutto sul tavolo del consiglio dei ministri. Nel governo c’è tanta Lombardia: il nostro compito sarà quello di monitorare l’evoluzione dell’iter. I Comuni stanno raccogliendo le schede con la quantificazione dei danni, che poi dovranno essere consegnate entro fine mese».

Pare che il Sindaco di Seregno Alberto Rossi non sia nemmeno stato informato della visita del sottosegretario e di conseguenza non abbia potuto accompagnarlo per mostrargli i gravi danni che anche la nostra città ha subito dopo i recenti nubifragi .

Sulla vicenda tramite i canali social, Rossi ha commentato : ” Non so se il sottosegretario ha avuto occasione di girare e vedere qualcosa o se sia andato solo nella sede del partito. Lo avrei accolto volentieri, per mostrargli ad esempio il sottopasso della stazione, o lo stadio, o il Cimitero di San Carlo, o un altro dei 15 edifici pubblici danneggiati, o una delle altre 17 aree pubbliche danneggiate tra vie, parchi, giardini.
Avrei portato le istanze di tanti seregnesi che hanno avuto e hanno grosse difficoltà per questo, e soprattutto lo avrei volentieri accompagnato da una delle 22 nostre famiglie ancora sfollate, che immagino avrebbero apprezzato la vicinanza del Governo e dello Stato, che erano sul territorio dove stanno vivendo questo disagio.
E dunque mi dispiace di non essere stato informato e di non avere avuto occasione di incontrarlo, come hanno avuto i miei colleghi del suo stesso colore politico che lo hanno giustamente accompagnato nei due comuni limitrofi.
Io, nonostante la sua presenza a Seregno, non ne ho avuto possibilità, evidentemente perché non sono della stessa parte. Ma non si possono confondere il livello politico e quello istituzionale: davanti a danni e disagi di questa entità non può esserci colore politico o giochino di parte che tenga.
Cerco ogni giorno di interpretare il mio ruolo di Sindaco al servizio di tutti: non mi interessa chi voti cosa, se si è di una parte o dell’altra, ho a cuore unicamente il bene della Città. Mi auguro che sia così anche per gli altri livelli istituzionali. Questa volta mi pare sia andata diversamente, ed è un’occasione persa, non certo per me, ma per la nostra Città e per tutti i Seregnesi.”

 

La nostra redazione, dopo il commento del sindaco, ha interpellato il segretario cittadino della Lega, Edoardo Trezzi, che ha dichiarato : ” Trovo il commento del sindaco alquanto di cattivo gusto e fuori posto, se in un momento come questo, trova il modo per fare polemiche anzichè rimboccarsi le maniche e fare l’impossibile per trovare le risorse per sistemare la propria città …

Pare comunque, secondo quanto dichiarato dal Trezzi,  che la visita del sottosegretario sia stata sollecitata dagli amministratori locali della Lega e che la sua visita a Seregno non fosse nemmeno prevista .
Sono stato io – conclude Trezzi- che, saputo della visita del sottosegretario in Brianza, ho chiesto se fosse stato possibile per lui fare un giro anche a Seregno .”  ” Poi – continua Trezzi-  ho messo a disposizione la nostra sede per la conferenza stampa con i giornalisti .

Se Rossi   avesse chiamato Molteni o avesse sollecitato la sua visita – conclude Trezzi – il sottosegretario non avrebbe avuto nessuna difficoltà ad incontrarlo”

Sulla medesima vicenda non è mancato nemmeno il commento del Partito Democratico :

Ancora una volta assistiamo a una grave scorrettezza istituzionale da parte dei rappresentanti della Lega al Governo nei confronti della Brianza.” E’ questo il commento degli amministratori locali del centrosinistra in merito alla visita del sottosegretario agli Interni Nicola Molteni per verificare la situazione a seguito degli eventi disastrosi degli scorsi giorni che hanno colpito un intero territorio, causando terribili danni in tutti i Comuni.
Qualcuno riesce anche in questa situazione a strumentalizzare politicamente un evento di fronte al quale non dovrebbero esserci contrapposizioni o divisioni di parte. Il sottosegretario Molteni ha scelto di rivolgersi soltanto a Comuni e amministratori del suo stesso partito. Nel suo giro ha incontrato sindaci e assessori del centrodestra, senza nemmeno preoccuparsi di avvisare o coinvolgere gli amministratori di altre città, che hanno subito gli stessi danni e vivono gli stessi disagi.”
È l’ennesima dimostrazione – dichiara Vincenzo Di Paolo, capogruppo del centrosinistra in Consiglio Provinciale e responsabile Enti Locali del PDdello stile con cui questa destra sta nelle istituzioni e la conferma di come la Lega mischi sempre aspetto politico e istituzionale, piegando quest’ultimo a esigenze di partito. È quantomeno curioso che il sottosegretario Molteni abbia incontrato a Seregno, nella sede del suo partito, gli amministratori locali del centrodestra mentre i sindaci del centrosinistra non fossero nemmeno a conoscenza della sua visita.”
Chi sta al Governo dovrebbe sempre agire ricordandosi che non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B, in base al colore politico di una Giunta comunale. Soprattutto di fronte alle difficoltà di eventi tragici che hanno colpito tutta la Brianza. Molteni – conclude Di Paolo – presti attenzione alla voce di un intero territorio e non solo a quella dei compagni di partito.”

 

 

 

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SEREGNO – PGT (PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO ): PARTITO L’ITER PER LA VARIANTE GENERALE

SEREGNO – Dopo più di nove anni, la Città di Seregno rinnova il Piano di Governo del Territorio. Lo ha deliberato la Giunta Comunale nella riunione dello scorso 11 luglio, decretando l’avvio formale del percorso di redazione della Variante Generale dei documenti che costituiscono il Piano, Variante che dovrà recepire, oltre agli adeguamenti normativi sopravvenuti, le linee strategiche che l’Amministrazione intende proporre per lo sviluppo della città.

Le linee strategiche della Variante saranno la declinazione di quanto già espresso in sede di Documento di Inquadramento dei Piani di Intervento per le aree dismesse (gli ambiti di “Rigenerazione urbana”) e, soprattutto, nell’Agenda Strategica “Seregno 2030. Un crocevia di opportunità”.

Dal Documento di Inquadramento dei Pii derivano due assi strategici principali: innanzi tutto si mira a creare un ambiente urbano di maggiore qualità, che sia il punto di partenza per una più complessiva qualità della vita. Poi, ci si propone di indirizzare il territorio verso una maggiore capacità di resilienza nei confronti del cambiamento climatico.

Nell’Agenda 2030, invece, sono identificati quattro sotto-temi, ciascuno dei quali è articolato in diversi ambiti di policy e alcune proposte concrete.

Il primo tema mette al centro la riqualificazione del polo della stazione, con la ricerca della ricucitura della città, in particolare tra nord e sud, la riqualificazione degli spazi residuali e interclusi, lavorando sulla loro permeabilità con le aree circostanti, la attivazione di policy di sviluppo economico per favorire lo sviluppo dei servizi e la localizzazione di imprese innovative nell’ambito della stazione ferroviaria.

Una seconda tematica è data dalla ricomposizione del sistema ambientale e paesaggistico, declinata nella progettazione di connessioni affidate a una rete capillare di mobilità dolce, con l’individuazione di punti strategici quali tasselli di un progetto ampio. E non solo: proporre indirizzi volti alla valorizzazione delle aree verdi a est e sud della Città, alla ricucitura delle aree verdi urbane e di quartiere, all’innalzamento del livello di qualità dell’ambiente e riduzione dell’inquinamento.

Un ulteriore linea di intervento sarà declinata verso la razionalizzazione della mobilità su gomma, il collegamento dell’asse asse est-ovest in ottica sostenibile, l’analisi delle opportunità legate alla mobilità elettrica.

Centrale sarà, ovviamente, il tema della rigenerazione urbana: il recupero delle aree già utilizzate sarà un tema più che prioritario rispetto all’utilizzo di porzioni di territorio inutilizzate. L’obiettivo è di lavorare a regole che consentano in maniera più semplice e certa di recuperare spazi oggi inutilizzati e inutilizzabili.

 

Giuseppe Borgonovo, assessore alla Pianificazione Territoriale: “L’Iter per la redazione della Variante Generale prevede una ampia fase iniziale di confronto con la cittadinanza. In questa fase, ci aspettiamo soprattutto proposte ed idee per indirizzare gli obiettivi strategici indicati, per portare alla trasformazione di aree dismesse e riuso di parte di territorio già urbanizzato, cercando di evitare il consumo di ulteriore suolo naturale”.

 

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BRIANZA – PEDEMONTANA: LA CORTE DEI CONTI CERTIFICA L’INSOSTENIBILITA’ ECONOMICA

BRIANZA  – Il gruppo di centrosinistra in Provincia fa il punto sulla realizzazione dell’opera

“La politica di chi governa Regione Lombardia è miope e dannosa per il nostro territorio” questo il giudizio del gruppo provinciale Brianza Rete Comune. “L’intenzione della Giunta Fontana di realizzare Pedemontana pare prescindere dalle gravi criticità sul versante economico-finanziario, oltre che dalle recenti risultanze trasportistiche raccolte dalla Provincia di Monza e della Brianza, sufficienti a dimostrare l’inutilità della tratta D-Breve.”

“Nonostante il gravoso aumento dei prezzi – spiega il consigliere provinciale Francesco Facciuto – Regione Lombardia intende proseguire nell’iter di realizzazione delle tratte B2 e C senza procedere con le doverose ottimizzazioni più volte richieste dai Comuni interessati. A tal proposito, il dispendio irragionevole di risorse pubbliche – già all’attenzione dalla Corte dei Conti – è ulteriormente aggravato dagli ultimi sviluppi.  La Giunta Fontana sta infatti predisponendo un nuovo prestito e un ulteriore aumento del capitale sociale per Pedemontana, per complessivi 606 milioni di euro di soldi pubblici.”

“Nell’udienza del 14 luglio – aggiunge Facciuto – il Procuratore della Corte dei Conti ha messo in evidenza come l’operazione finanziaria a sostegno di Pedemontana appaia fragile e svantaggiosa, con conseguenti profili di insostenibilità economica. Occorre dirlo, le gravi criticità ad oggi rilevate dalla magistratura contabile non potranno che aggravarsi.”

“Nonostante lo studio approntato dalla Provincia di Monza e della Brianza mostri come la tratta D-Breve risulti inutile sul piano trasportistico – sostiene il consigliere Giorgio Monti – l’attuale governo regionale insiste nel presentarla come la soluzione ottimale. Il tutto dimostrando una totale incuranza per le richieste dei Comuni, una completa mancanza di rispetto istituzionale per la posizione documentata dalla Provincia e un convinto disinteresse per le gravi ricadute ambientali per il Vimercatese in assenza di comprovati benefici sul traffico. Lo studio della Provincia di Monza e della Brianza evidenzia come le previsioni di utilizzo di Pedemontana appaiano sovrastimate, anche tenuto conto dei notevolissimi costi del pedaggio. Un punto su cui Regione pare incapace di offrire le doverose garanzie.”

“Per anni – dichiara il capogruppo del centrosinistra Vincenzo Di Paolo – ci hanno raccontato che quest’opera dovesse concorrere al collegamento autostradale est-ovest. Oggi, questo collegamento est-ovest viene archiviato e sostituito da una versione monca, inutile e dannosa sul piano ambientale. Un mutamento che dimostra come il progetto di Pedemontana non risponda più alle esigenze del nostro territorio e che manchi un serio inquadramento strategico ed un’accurata analisi dei bisogni.”

“Regione Lombardia – conclude Di Paolo – ignora una comunità territoriale che però non sta ferma a guardare. Continueremo a sostenere cittadini e Comuni nelle iniziative in corso ad ogni livello. Sul piano istituzionale e politico e sul fronte giuridico e legale.”

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SEREGNO – LA SOLIDARIETA’ DEL PARTITO DEMOCRATICO A ROSSI E BORGONOVO

SEREGNO – Anche il circolo locale del Partito Democratico, dopo la nota della Procura di Monza, esprime  la propria solidarietà al sindaco Rossi e all’assessore Borgonovo.

Siamo con il sindaco Alberto Rossi e con il nostro assessore Giuseppe Borgonovo. A loro riconosciamo da sempre un grande lavoro al servizio della nostra città e dei nostri cittadini. Raramente in Comune abbiamo visto persone che ci mettono così tanto impegno, tempo ed energia per amministrare Seregno. Il Partito Democratico è fiero di lavorare insieme a loro e a tutta la squadra di assessori e consiglieri comunali che collaborano alla vita amministrativa. Ad Alberto e Giuseppe va tutta la nostra solidarietà e il nostro supporto per lavorare al meglio nella loro quotidianità.

Prendiamo atto delle conclusioni delle indagini legate all’integrazione societaria tra AEB e A2A. Siamo sereni nel leggere che è sparito il reato di corruzione. Ci amareggia invece pensare che occorre dedicare ancora tempo ed energie per spiegare – soltanto adesso infatti c’è la possibilità di interagire con chi ha svolto le indagini – le azioni e i percorsi che hanno portato a questa importante valorizzazione per la città di Seregno.

Verranno finalmente chiariti tutti i dubbi, emergerà esclusivamente la bontà di un progetto ambizioso che ha portato solidi e misurabili risultati per la città, in termini di dividendi e di posti di lavoro mantenuti. E ora guardiamo avanti.”

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SEREGNO – AEB-A2A: I COMMENTI DEL SINDACO, DELLA LEGA E DI FDI

SEREGNO – I sindaco Rossi, dopo la notizia della chiusura delle indagini sulla vicenda A2A-AEB ci ha rilasciato questa dichiarazione:

Prendo atto che rispetto all’iniziale iscrizione che contemplava il reato di corruzione la Procura abbia autonomamente deciso di escludere la sussistenza di quel reato.
Prendo atto che l’avviso di conclusione delle indagini, che non comporta secondo il codice di procedura penale il conseguente esercizio dell’azione penale ma solo la possibilità dell’indagato di confrontarsi con chi ha svolto le indagini, sia stato reso pubblico.
Provvederò ad esaminare la copiosa documentazione che ho avuto oggi e nei termini che mi sono concessi valuterò l’utilità di confrontarmi con la Procura.
Sono convinto che il mio operato abbia giovato al comune di Seregno, dai cui cittadini sono appena stato rieletto. Sono certo di aver agito solo nell’interesse esclusivo della città e sono fiducioso del fatto che questo possa essere riconosciuto. “

Sulla vicenda anche la Lega, che a Seregno è partito di opposizione ha emesso una nota :

In merito al comunicato emesso dal Procuratore della Repubblica di Monza abbiamo potuto constatare che tutte le sentenze ivi richiamate sono state ritenute fondate e probabilmente le condotte di Alberto Rossi, Giuseppe Borgonovo, Loredana Bracchitta, Alfredo Ricciardi, Giovanni Valotti e Pierluigi Troncatti hanno ipotizzato all’Illustrissimo Magistrato una serie di reati contro la pubblica amministrazione, ed in particolare con danni economici rilevantissimi (si parla di danni intorno ai 60 milioni di euro) nei confronti del Comune di Seregno, oltre ad una condotta degli stessi amministratori molto discutibile.
A nostro giudizio, non foss’ altro per pudore, ci aspetteremmo una presa di coscienza degli attuali amministratori che dovrebbe indurli quanto meno alle dimissioni.

Anche Fratelli d’Italia partito di opposizione in città, ha commentato la notizia :

Apprendiamo dal Comunicato Stampa della Procura della Repubblica di Monza che il Sindaco Alberto Rossi risulta indagato per il delitto di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente non solo per aver recepito supinamente tutte le  indicazioni provenienti da Bracchitta, Troncatti e Valotti intese ad escludere la gara di evidenza pubblica per l’integrazione delle due società e per essere “intervenuto su sollecitazione della Brachitta, presso il comune di Bovisio Masciago tramite il segretario provinciale del PD Luigi Ponti, al fine di eliminare dall’ordine del giorno del consiglio comunale del 28.11.2019 qualsiasi riferimento all’adozione dell’evidenza pubblica con riguardo alla più volte citata integrazione societaria.” Tali contestazioni , di cui la cittadinanza non era a conoscenza appaiono gravi e pertanto chiediamo al sindaco di fare chiarezza al più presto nel massimo consesso cittadino che è il consiglio comunale

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SEREGNO – A2A-AEB: INDAGATO IL SINDACO ROSSI, L’ASSESSORE BORGONOVO E IL SEGRETARIO ALFREDO RICCIARDI

SEREGNO – La Procura della Repubblica di Monza ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini nell’ambito della complessa indagine della Guardia di Finanza sulla fusione tra l’azienda pubblica multiservizi di Seregno Aeb e il colosso energetico A2A. Gli indagati – come rende noto la stessa Procura – sono Loredana Bracchitta, presidente del Consiglio di Amministrazione di Aeb, società partecipata al 54,8% dal Comune di Seregno e per la parte rimanente da altri Comuni della Brianza), il sindaco di Seregno Alberto Rossi, recentemente rieletto, Giuseppe Borgonovo, in qualità di assessore alle partecipate del Comune di Seregno, Alfredo Ricciardi, segretario generale del Comune di Seregno, Giovanni Valotti, presidente di A2A e Pierluigi Troncatti, partner della società di consulenza Roland Berger.

L’accusa sarebbe di avere agito in concorso per turbare il procedimento amministrativo relativo all’operazione di integrazione societaria e industriale con Aeb “conclusosi, con delibera del 20 aprile 2020 del Consiglio Comunale di Seregno effettivamente in favore di A2A con collusioni e mezzi fraudolenti”, in particolare attraverso il “mancato ricorso alla prevista procedura di evidenza pubblica e nella manipolazione dei dati di concambio degli asset di A2A”.

Il sindaco Rossi e l’assessore Borgonovo – si legge nella nota della Procura – sono accusati di “aver supinamente recepito tutte le indicazioni provenienti dai coimputati” per “escludere la gara”. E lo avrebbero fatto, tra l’altro, “fraudolentemente impedendo all’opposizione in Consiglio Comunale  di Seregno di conoscere tutta la documentazione relativa”. Tutta l’operazione sarebbe stata ritagliata su misura per affidare alla società di consulenza Roland Berger l’operazione di fusione “turbando la procedura di scelta dell’Advisor industriale” con affidamenti diretti alla società di consulenza; la nota della Procuratore Gittardi ne cita quattro (due da 39 mila euro, uno da 35 mila e uno da oltre 34 mila).

Tutta la vicenda era partita dalle battaglie in Consiglio Comunale e dagli esposti dell’ex capogruppo della lista NoiXSeregno, Tiziano Mariani, che aveva ottenuto ragione anche in sede di giustizia amministrativa, fino in Cassazione. Mariani che oggi commenta: “Finalmente la legge trionfa e non si gira dall’altra parte”.

Le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Seregno e il fascicolo assegnato ai sostituti procuratori Salvatore Bellomo e Stefania Di Tullio.  L’attività di indagine ha avuto come oggetto il procedimento amministrativo relativo all’operazione di integrazione societaria e industriale con AEB, conclusosi, con delibera nr. 17 del 20.4.2020 del Consiglio Comunale del Comune di Seregno, effettivamente in favore di A2A s.p.a. E proprio nell’ambito di questa operazione sono state ravvisate le ipotesi di reato ora contestate agli indagati. Le indagini, precisano dalla procura, hanno reso necessaria una complessa attività di accertamento preliminare, attraverso “l’acquisizione di copiosa documentazione oggetto di consulenza tecnica, nell’assunzione di dichiarazioni e nello svolgimento di attività di intercettazione”.

Il sindaco Rossi e l’assessore Borgonovo avrebbero invece “supinamente recepito tutte le indicazioni provenienti dai coimputati sopraindicati, intese a escludere la gara ad evidenza pubblica per la integrazione delle due società, in violazione dell’ art. 17 co. I D.Lvo 19/08/2016 nr. 175 (Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica), fraudolentemente impedendo all’ opposizione in sede di consiglio comunale di Seregno di conoscere tutta la documentazione relativa sia alla valorizzazione degli asset sia alla procedura da adottare, tanto da determinare l’ intervento del Tar per la Lombardia che con pronuncia del 15.02.2021 ha annullato la delibera stessa, imponendo al Comune di Seregno con provvedimento del 29.04.2021 l’esibizione ed il deposito della documentazione ricevuta dal Comune di Seregno da parte di AEB nonché il verbale della seduta straordinaria e segreta del consiglio comunale del 27.4.2021”. E per “avere, nonostante le varie pronunce del Tar, del Consiglio di Stato e della Corte di Cassazione, mantenuto in essere quanto già illegittimamente deliberato circa la integrazione societaria e industriale, omettendo di procedere con la prevista e legittima evidenza pubblica”.

I fatti sarebbero stati commessi a Seregno dal 17.10.2019 (data della lettera di intenti) al 30.10.2020 (data dell’ ultimo atto che ha perfezionato l’aggregazione, rappresentato dalla stipula tra AEB e “RetiPiù” dell’ atto di conferimento del ramo distribuzione gas Unareti).

Alla presidente del consiglio di amministrazione di Aeb Bracchitta e a Troncatti, partner di Roland Berger s.r.l., la procura contesta anche l’artt. 110 c.p., 353 c.p., 61 nr. 2, “perché, in concorso tra loro, nelle qualità indicate al capo che precede), al fine di condizionare la scelta del contraente e favorire la società ROLAND Berger, turbavano la procedura negoziata relativa alla scelta dell’ Advisor industriale, con collusioni e mezzi fraudolenti”.

In pratica avrebbero pilotato la “procedura negoziata al fine di favorire la assegnazione dell’incarico alla Roland Berger, peraltro soggetto già destinatario di due precedenti affidamenti diretti (del 18.10.2019 per la somma di euro 39.000,00 e del 22.10.2019 per la somma di euro 39.000,00) nonché di un terzo incarico per importo di euro 35.000,00, formalmente non affidato alla società Roland Berger, ma di fatto dalla stessa società svolto e remunerato in data 10.4.2020 (e quindi successivamente alla citata procedura negoziata) con una somma pari a euro 34.720,00 col sistema del “sestoquinto” di cui all’art. 106 co XII D.Lvo 50/16”

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LISSONE – “HO PIU’ AMICI GAY CHE NORMALI” DICE SCAFFIDI (FDI). IL PD CHIEDE UNA DISCUSSIONE IN C.C.

LISSONE – Oggi 3 luglio il Partito Democratico di Lissone ha protocollato, insieme alle altre forze politiche di minoranza, un Ordine del giorno urgente sul caso della consigliera Scaffidi ( nella foto ) da discutere il prossimo Consiglio comunale del 6 luglio.
Al centro dell’ODG, le gravi affermazioni pronunciate nel Consiglio comunale dello scorso 22 giugno dalla Capogruppo di Fratelli d’Italia durante la discussione di una mozione per l’adesione alla rete RE.A.DY, Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.
Queste le affermazioni più gravi: “E’ un dato di fatto che la Carta RE.A.DY. Serve per dare soldi alle associazioni LGBT+ per organizzare progetti dentro e fuori le scuole per propagandare le teorie transgender”.
Successivamente: “Ho più amici gay io che forse tu… li tratto come qualsiasi persona normodotata.”  e poi: “Ho più amici gay che normali”.

“Non essendoci stata ancora nessuna dichiarazione pubblica dell’amministrazione Borella da quando sono successi i fatti – spiegano gli esponenti del PD di Lissone – chiediamo al sindaco e alle forze politiche di maggioranza di prendere pubblicamente le distanze da queste affermazioni e di invitare la Consigliera Scaffidi a rassegnare le dimissioni da Presidente della Commissione VI – Politiche sociali e servizi alla persona.
Si chiede alla Consigliera Scaffidi di smentire o documentare anche quanto da lei dichiarato secondo cui, la finalità dell’adesione alla Carta RE.A.DY., sarebbe quella di finanziare le associazioni LGBT+.”

“Le dimissioni da Presidente di una commissione così importante come quella dei servizi alla persona che si occupa, tra le altre cose, di politiche per l’inclusione, sono un gesto inevitabile e di responsabilità perché il linguaggio utilizzato dalla Consigliera Scaffidi rileva inadeguatezza e poca sensibilità istituzionale, peraltro condizionata da pregiudizi culturali, che non la rendono idonea a ricoprire quel ruolo” affermano i consiglieri comunali del Partito Democratico.